4 mosche di velluto grigio (1971)

[Whiteshark]

Beh, permettendoMi un OT, credo che non lo vincerà neppure la figlia del nostro con l'ultima fatica di Argento, "Occhiali neri", le cui recensioni oscillano tra il "tremendo" e il "micidiale". A quanto pare l'ormai ottuagenario regista è riuscito a fare peggio di "La Terza Madre" e "Dracula 3D", il che quasi quasi mi fa venire voglia di andarlo a vedere perchè se fosse vero sarebbe un'impresa che reputavo impossibile.

[Gius]

Vorrei aggiungere che, oltre alla pochezza recitativa degli interpreti del film, le faccine e le mossette del "batterista" mentre sta "suonando" sono di un ridicolo che quasi giustifica i tentativi di omicidio nei suoi confronti.
E pensare che il regista/sceneggiatore è un appassionato di musica, che quindi avrebbe dovrebbe essere a conoscenza dei movimenti che fa in generale chi suona la batteria.

[Whiteshark]

....dovevano chiamare Stewart Copeland, ma non era disponibile......

[Gius]

Beh, permettendoMi un OT, credo che non lo vincerà neppure la figlia del nostro con l'ultima fatica di Argento, "Occhiali neri", le cui recensioni oscillano tra il "tremendo" e il "micidiale". A quanto pare l'ormai ottuagenario regista è riuscito a fare peggio di "La Terza Madre" e "Dracula 3D", il che quasi quasi mi fa venire voglia di andarlo a vedere perchè se fosse vero sarebbe un'impresa che reputavo impossibile.

A volte mi sento molto autocritico e mi rimprovero, dandomi del supponente,
ma la tua testimonianza sulle recensioni di Occhiali neri, mi confermano che ogni tanto ci azzecco.
Fine OT.

[R come Ramon]

Se non ricordo male in questo film si vede per la prima volta, tra i film argentiani, l'assassino (qui non dirò chi è, per non spoilerare) che nel finale libera la sua follia con una mimica facciale assolutamente sopra le righe (ma ci sta), spaventosa, quasi animalesca. Potrei sbagliarmi, ma ho l'impressione che possa essere la prima volta in assoluto al cinema in cui si vede in un thriller l'assassino rivelare così platealmente la sua follia.
Se è così, va dato credito ad Argento di aver proposto per primo quello che poi è diventato un luogo comune nel cinema di genere.