Film sovietico diretto dal celebre regista Andrej Tarkovskij e tratto dall'omonimo romanzo dello scrittore polacco Stanislaw Lem.
Tra fantascienza e introspezione psicologica, il film è ambientato nel futuro, quando ormai l'uomo è riuscito a superare i confini del sistema solare. Uno dei pianeti più interessanti è Solaris, attenzionato dagli studiosi al punto che negli anni è venuta a costituirsi una vera e propria branca scientifica denominata "Solaristica".
Solaris ha delle indubbie particolarità: è un pianeta in cui vi sono due soli, uno rosso e uno azzurro. Su quel lontanissimo mondo, dunque, vi sono due albe e due tramonti spettacolari a distanza di qualche ora, durante i quali la luce si tinge alternativamente di rosso e di azzurro. La superficie planetaria, inoltre, è quasi interamente composta da un mare gelatinoso che emette degli impulsi sulla cui origine gli studiosi sono ancora assai divisi.
Ma, soprattutto, negli ultimi anni su quel pianeta si stanno verificando fenomeni molto strani e i contatti tra la Terra e gli abitanti di una stazione orbitante che si trova nei pressi di Solaris si sono interrotti.
Lo psicologo Kris Kelvin riceve così l'incarico di raggiungere la stazione orbitante per scoprire che cosa sta accadendo lassù...
Kris raggiunge la stazione orbitante dopo un viaggio siderale a bordo di un'astronave e la trova in stato di abbandono. L'unica persona che lo riceve (niente affatto contenta di vederlo) è il dottor Snaut, mentalmente affaticato, che lo rende subito edotto del recente suicidio di un altro abitante della stazione, il dottor Gibarian, e gli conferma il verificarsi di fenomeni inspiegabili...
Ritiratosi nel suo alloggio, Kris assiste a un messaggio video lasciato dal suicida prima di togliersi la vita: nel messaggio, Gibarian afferma che il pianeta Solaris esercita un'influenza negativa sui terrestri al punto da indurli alla follia...
Ben presto Kris scopre che la stazione orbitante è abitata anche da strane creature che si muovono come automi e che, a parte le sembianze, non sembrano terrestri. Egli stesso viene visitato da uno di questi "ospiti": si tratta, incredibilmente, di sua moglie, morta suicida dieci anni prima...
Gli ospiti di Solaris, tra i quali la moglie di Kris, non sono reali, ma provengono dall'inconscio degli stessi terrestri. Il misterioso pianeta, infatti, attraverso gli impulsi trasmessi dal mare gelatinoso che lo avvolge, è in grado di penetrare nell'intima psiche degli umani e di replicare e materializzare ciò che essi hanno dentro, mettendoli così faccia a faccia con le creature che abitano la parte più nascosta o "rimossa" della loro coscienza. Il che, comprensibilmente, causa un turbamento emotivo e psichico piuttosto forte ai terrestri che vivono nella stazione orbitante, anche se ormai sono soltanto tre: Kris, il dottor Snaut e il dottor Sartorius.
I modi per contrastare le influenze negative di Solaris sono sostanzialmente due: bombardare di radiazioni il mare gelatinoso del pianeta, composto da neutrini, oppure cercare un "dialogo" con quello stranissimo "mare pensante"....
Kris, fautore del dialogo con Solaris, dovrà anche gestire il suo delicatissimo rapporto con la ritrovata "moglie", andando a rivivere vecchie questioni e conflitti interiori che non aveva mai risolto, ma soltanto "rimosso"...
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Solaris (1972)
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Solaris (1972)
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Re: Solaris (1972)
come realizzare un buon film di fantascienza con pochi mezzi
peccato che l'edizione italiana abbia massacrato sia i dialoghi che la durata
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Base Luna chiama SHADO, SHADO chiama comandante Straker
Er Fibbia: scusi lei sarà un pò sordomuto ma non si meraviglia che ho fatto il pieno con
l'acqua? Giraldi: no perchè io il pieno lo faccio de stronzi
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Re: Solaris (1972)
Essendo stato definito "la risposta sovietica" a "2001:Odissea nello spazio", posso dire che, pur apprezzandolo, lo ritengo inferiore al capolavoro di Kubrick (del quale, a sua volta, non sono proprio innamorato come tanti altri estimatori). Li trovo entrambi "pesantucci", ma il film di Tarkovskji, se possibile, e' ancora piu' lento e meno "sognante" e immaginifico di quello di Kubrick. Se invece parliamo dei rispettivi romanzi, direi che non ci sono confronti. "Solaris" di Stanislaw Lem e' stupendo e superiore al film. Mentre il romanzo di Clarke non mi e' piaciuto per nulla e credo che il film lo abbia cancellato.
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Re: Solaris (1972)
il romanzo infatti fu scritto sull'onda del successo del film, tra l'altro partendo dallaInsight ha scritto: Mentre il romanzo di Clarke non mi e' piaciuto per nulla e credo che il film lo abbia cancellato.
sceneggiatura del film scritta da Clarke stesso, in realtà a Kubrick l'idea venne da un racconto
breve di Clarke: "La sentinella", in cui si racconta solo della scoperta di quello che nel film
era il monolite, (nel racconto una piramide), poi seguirono i 2 sequel, che devo ammettere
non sono all'altezza di altri romanzi di Clarke.
Il romanzo di Lem, hai ragione è un capolavoro.
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Re: Solaris (1972)
In realta' sono coevi, il romanzo e la sceneggiatura del film furono scritti contemporaneamente. Il romanzo venne pubblicato poco dopo il film.
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Anni 80? No, grazie- Whiteshark
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Re: Solaris (1972)
Film dal ritmo (?!??!) lentissimo e assassinato dal doppiaggio (se ben ricordo fatto in una casa del popolo in Emilia romagna): l'idea in se è valida, ma il film è veramente di una prolissità allucinante.
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