Jarno Saarinen

[KentoStraker]

[Whiteshark]

Bel servizio. Non mi ero tra l'altro accorto che delle foto postate nella pagina precedente l'ultima è sicuramente stata scattata prima della tragica partenza a Monza 1973: Il tracciato è quello brianzolo (la torre Gulf c'era soltanto li) e Jarno veste i colori ufficiali Yamaha, con la quale aveva firmato un biennale a fine 1972. Per cui quella è l'ultima immagine del fuoriclasse finlandese.

[Insight]

Ma quella domenica 20 maggio non c'entrava qualcosa anche Agostini? Mi pare di ricordare mio papa' che diceva che Agostini era sotto shock e non voleva più correre...

[Whiteshark]

"Sono morti due grandi campioni, a Monza, una giornata molto triste, che mi ha fatto anche pensare se ne valeva la pena. Però poi mi son detto ne vale la pena, perchè è il mio grande amore, l'ho scelto io, so che è pericoloso, so che può succedere, ma si pensa sempre che non succederà mai a te. E questo ti da la forza di continuare". (Giacomo Agostini da SFIDE)

[Insight]

Ah, ecco, grazie. Qualcosa ricordavo....

[Insight]

Del secondo incidente sul curvone maledetto non ho memoria, mio papa' non ne aveva parlato.... strano, perché in quel periodo era " matto" per la moto.... comunque mi ricordo il negozio Galtrucco che c'era fino agli anni Novanta a Trieste nella centralissima piazza Carlo Goldoni. Ora al suo posto c' e' un .Mc Donald...

Comunque, insomma, hanno aspettato davvero troppo a interdire Monza alle moto... pur non essendo io un esperto, credo che un circuito come Monza, già pericoloso per le auto, per le moto proprio non era fatto.... Cinque uomini sono morti nel giro di un mese e mezzo... ma che aspettavano a chiuderla?

[Whiteshark]

All'epoca c'erano sensibilità ben diverse sulla sicurezza, e nelle moto mancava un catalizzatore assoluto come Jackie Stewart che spronava tutti a seguirlo. Monza era una pista certo pericolosa, ma non dimentichiamoci che mentre si chiudeva Monza (giustamente) tutte le classi tranne la 500 continuarono a correre su piste come Abbazia (un suicidio legalizzato), e le mezzo litro fino al 1981 corsero ad Imatra, dove si scavalcavano le rotaie dei tram ad oltre 200 km/h.

[Insight]

Ma la peggior pista in assoluto, per pericolosita' e vittime, credo fosse quella dell'isola di Man, denominata "serpente d'asfalto" o anche "circuito assassino". Qui nel 1972 perse la vita anche un promettente pilota della mia citta'.

Per saperne di piu':

https://www-gazzetta-it.cdn.ampproject. ... gara.shtml

[Whiteshark]

Beh, il TT non è una "pista", ma una sfida. Per me che vado in moto da 44 anni, una sfida alla logica ed al buonsenso. Massim rispetto comunque per chi la corre.