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Amarcord (1973)

Film, cast, attori e registi
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Insight
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Amarcord (1973)

Messaggio da Insight »

Addentriamoci sempre più in questa annata eccezionale, dove quasi ogni film della rassegna è un capolavoro o comunque un titolo rimasto nella storia del Cinema.
Come questo Amarcord del maestro Federico Fellini, talmente famoso che dal dialetto romagnolo è diventato un neologismo della lingua italiana con il significato di "ricordare con nostalgia".


Un film sul quale non c'è molto da raccontare, anche perché manca una vera e propria trama, ma che va guardato come se fosse un sogno o un insieme di sogni.

Ambientato a Rimini nella prima metà degli anni Trenta, probabilmente nel 1933 o nel 1935, Amarcord è un affresco della vita di provincia di quegli anni. La storia, che si sviluppa per un anno intero, da una primavera all'altra, è corale: vi sono tanti personaggi caratteristici, alcuni diventate delle vere e proprie icone: come la ninfomane Volpina, la provocante parrucchiera Gradisca, la tabaccaia formosa, il motociclista esibizionista, ecc.

I personaggi più centrali sono l'adolescente Titta e i suoi familiari (il padre anarchico, uno zia fascista, un altro zio ricoverato in manicomio, il nonno ancora in forma che seduce la domestica, ecc). Ma protagonisti sono un po' tutti i giovani del paese con i loro sogni ad occhi aperti e, soprattutto, con i loro primi turbamenti erotici.

Scorrono sulla pellicola scene di vita quotidiana ma anche situazioni più particolari, come le feste di paese, il ballo al Grand Hotel, l'adunata del sabato fascista, il passaggio delle auto impegnate nella Mille Miglia, nonché quella indimenticabile del transatlantico Rex.

Film ironico, ma anche pieno di poesia; amaro o "dolceamaro", com'è naturale che siano tutti i ricordi per cui si prova nostalgia. Nostalgia per un mondo che ormai non esiste più e che, pur non privo di difetti e brutture, nel suo complesso si rimpiange per una certa ingenuità e purezza da tempo perdute; e forse anche perché è legato all'età della giovinezza.

"Lo stolto continua a parlare mentre gli strumenti dicono molto più di questo, stai tranquillo e ascolta quello che non puoi esprimere" (andromeda57)
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Mauro Tozzi
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Re: Amarcord (1973)

Messaggio da Mauro Tozzi »

Una curiosità: la scena dell'arrivo del gerarca alla stazione fu girata nel lato interno dell'ingresso di Cinecittà. ;)
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Whiteshark
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Re: Amarcord (1973)

Messaggio da Whiteshark »

Altro capolavoro di Fellini. Il regista riminese, vent’anni dopo “I vitelloni”, ripensò evidentemente alle proprie origini e allo stesso tempo a quella stagione storica italiana, comunque spartiacque nella nostra storia, che fu il fascismo. Personaggi memorabili e sequenze da antologia.
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Mauro Tozzi
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Re: Amarcord (1973)

Messaggio da Mauro Tozzi »

Io, anzi, dico che secondo me "Amarcord" sembra quasi una sorta di prequel de "I vitelloni".
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Mauro Tozzi
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Re: Amarcord (1973)

Messaggio da Mauro Tozzi »

Memorabile anche la scena dello zio matto (Ciccio Ingrassia) che sale sull'albero e grida "Voglio una donnaaa!".
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