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Dal punto di vista cinematografico, non ho mai ritenuto Montesano una "cima", anche se i due film con Alighiero Noschese mi erano piaciucchiati.
Stiamo comunque parlando di una comicità greve, per palati che si accontentano, e che ha raggiunte l'apice (si fa per dire) con i cinepanettoni attuali.
Invece dal punto di vista radiofonico mi piaceva moltissimo nelle storielle del nobile decaduto napoletano e i suoi amici, oppure le curiose disavventure della romantica donna inglese, che credo abbia avuto una visibilità anche in tv.
Una curiosità, possiedo un 45 giri promozionale del PSI, non ricordo come ne sono entrato in mio possesso (forse era in omaggio in qualche rivista), dove da un lato c'è L'Equipe 84 che canta una propria canzone con il testo modificato per scopi elettorali, mentre nell'altro lato c'è un monologo di Montesano ovviamente pro Partito Socialista.
Pensate un po', adesso è un fan di Salvini.
Ah, non mi era dispiaciuto insieme a Giancarlo Giannini ne "I Picari", ma siamo fuori contesto degli anni '70. E comunque in un paio di scene c'era Giuliana De Sio come mamma l'ha fatta ed era un bel vedere.
Sembra che il film sia finito nel dimenticatoio per parecchi anni... per venire riscoperto recentemente, con numerosi fan ed estimatori.
Personalmente ho scoperto per primo il sequel, dei primi anni duemila, che mi piacque molto ed al quale, non me ne voglia nessuno, sono piu' affezionato.
L'originale lo acquistai in dvd solo alcuni anni dopo.
mi dimenticai di scriverlo ma, il 5 settembre scorso, ha avuto un passaggio pomeridiano su rai3, ed è stato il programma più visto (senza contare i tg) della rete
Mah, Montesano è una sorta di arcobaleno vivente, avendo attraversato l'intero spettro della politica nazionale e non solo. Si parte dai già citati inizi con Pietro Nenni nei primi seventies, quando Montesano riempiva i teatri della Capitale assieme a Gabriella Ferri e cominciava ad affacciarsi sul grande schermo con un titolo che, a leggerlo oggi, suona beffardo: "Io non protesto, io amo".
Poi, arriva Tangentopoli, e Montesano si rimette in gioco in prima persona, questa volta con la 'gioiosa macchina da guerra' di Achille Occhetto che, alle politiche, andrà pero' a sbattere contro il muro eretto da Silvio Berlusconi contro il "pericolo comunista". Sempre con il Pds, Montesano si candida alle elezioni comunali di Roma risultando il più votato della lista con 8.300 preferenze. L'anno successivo si presenta alle europee e viene eletto con 144.004 preferenze. L'esperienza al Parlamento Europeo, tuttavia, lo delude. Mesi dopo la sua elezione dirà, tra l'altro, "Non vedo una Europa dei popoli, ma dei burocrati".
Da quel momento comincia un lento ma progressivo avvicinamento al centrodestra che culminerà con il sostegno a Gianni Alemanno alle elezioni di Roma nel 2008. Con i primi Vaffa Day e la nascita del M5s, tuttavia, Enrico Montesano comincia ad avvertire un certo interesse per il Movimento 5 Stelle e i temi di cui il partito del 'collega' Beppe Grillo si fa portabandiera. Partecipa ad alcune iniziative con i pentastellati, non si iscrive, tuttavia, preferendo aderire al Movimento Libertario.
È l'anticamera dell'impegno politico degli ultimi due anni. È attivo contro la diffusione del 5G e partecipa alla manifestazione del gruppo Alleanza Stop 5G: "La maggior parte dell'umanità è predisposta alla sottomissione ed è inconsapevole. C'è invece un piccolissimo gruppo di persone che sono 'difetti di fabbricazione', voi, perchè siete sfuggiti al controllo della linea di produzione", dice dal palco di Piazza del Popolo, presentandosi per la prima volta con il baschetto azzurro che diventerà suo personale (per ora) simbolo politico. E oggi, a settantasei anni, si spinge a prefigurare una nuova formazione: "Il futuro è creare una forza che ci rappresenti".
Dal Psi al Pds, da Alemanno ai grillini, fino alla piazza No-Vax. Un percorso non privo d'incongruenze. "Ma io non sono cambiato", assicura Montesano, "io non mi sono mosso. Sono i partiti ad essersi spostati". Se lo dice lui..... Fine OT.
Remember:
Cheap and fast is not reliable
Cheap and reliable is not fast
Fast and reliable is not cheap
Mauro Tozzi ha scritto:Questo film è ormai diventato un cult per tutti i cinefili, soprattutto a Roma. Passato quasi inosservato all'epoca della sua uscita nel 1976, con gli anni è stato rivalutato dagli spettatori. Clicca sulla miniatura per ingrandire
Per gli appassionati dell'ippica è davvero un oggetto di culto.
In particolare apprezzano Adolfo Celi .
G.K. Chesterton : "Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro. Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate".
