La Storia

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Nel 1974, Elsa Morante pubblica "La Storia", forse il più bel romanzo del decennio.

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Narra la vicenda drammatica di una maestra elementare di origini ebraiche, Ida Ramundo, ambientata a Roma negli anni dell'ultima guerra mondiale e nel periodo immediatamente successivo.
Ida, violentata da un giovane soldato tedesco nel 1941, dà alla luce un figlio, Giuseppe (detto "Useppe"), che negli anni successivi "accompagnerà" il racconto, spesso focalizzato dal punto di vista del bambino: il che vale a conferire alla narrazione un aspetto particolarmente realistico.


La Storia ripercorre le drammatiche vicende degli anni 1941-1947 (l'occupazione tedesca, la guerra partigiana, i bombardamenti, gli sfollamenti, l'arrivo degli Alleati) inframmezzandole con quelle, altrettanto tragiche, dei protagonisti.
Passionale e coinvolgente; quando si inizia a leggerlo, è veramente difficile smettere.

[Insight]

Stasera alle 21.40 su Raiuno vanno in onda le prime due puntate della fiction "La Storia", da oggi per 4 lunedì di seguito. Regia di Francesca Archibugi, una regista che giudico interessante fin dal suo esordio con "Mignon e' partita" del 1988, film che mi era piaciuto molto. Speriamo bene anche per questa serie tratta dal famoso romanzo della Morante, che quest'anno compie mezzo secolo.

[Insight]

Ahimè, pensavo molto meglio.... Un prodotto di qualita' scarsa. Ambientazione con scenari finti, poco realistica, recitazione e dialoghi bruttini. Useppe interpretato da un bambino troppo grande, che avra' gia un tre anni e mezzo quando dovrebbe averne due scarsi, e strafalcioni che denotano superficialita', come quello dei treni della morte che partono per i campi di sterminio carichi di ebrei e zingari già nel 1941 o quello della scena di squadrismo fascista in stile anni Venti e assai poco probabile nel 1943....

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In effetti da Jasmine Trinca mi aspettavo di più. Come sempre ottimo Mastandrea e come sempre imbarazzante Asia Argento, bravissimo Zenga. La scena del bombardamento di San Lorenzo è indimenticabile nella sua tragicità.