Storie dello Spazio Profondo

[Gius]

"Storie dello spazio profondo è una serie di storie a fumetti di fantascienza dai toni umoristici scritte da Francesco Guccini e Bonvi e da questi disegnata nel 1969; è incentrata su un avventuriero dello spazio accompagnato dal suo fido robot antropomorfo, direttamente ispirati ai due autori." (da Wikipedia)

I puristi trattengano l'orrore a causa della data riportata sopra, in realtà la prima pubblicazione è del 1970.

In un'intervista fatta a Guccini, a proposito del fumetto, il cantautore parlò della grande soddisfazione che lo colse guardando il primo (cioè il quarto) episodio di Guerre Stellari, dove in un bar veniva ripresa una curiosa band di musicisti alieni, con 8 anni di ritardo rispetto alla stessa scena presente in una delle storie ideate da lui e Bonvi.
Ahh, questi artisti italiani.

[Insight]

Si', loro sono sempre i primi e i migliori. Come Renato Zero, che in un'intervista disse di aver anticipato David Bowie nei travestimenti "glam"

[Whiteshark]

Interessante. Ho visto che sulla baia è in vendita ad una cifra onesta, quasi quasi...

[Gius]

Si', loro sono sempre i primi e i migliori. Come Renato Zero, che in un'intervista disse di aver anticipato David Bowie nei travestimenti "glam"

Ho colto la simpatica ironia e, sì hai ragione, per un artista italiano dotato d'inventiva ce ne sono altri 100 che copiano e mentono senza vergogna.
Però l'anedotto descritto da Guccini è la pura verità, come posso testimoniare avendo una delle ristampe delle storie fumetti.

[Gius]

Interessante. Ho visto che sulla baia è in vendita ad una cifra onesta, quasi quasi...

Volendo infierire, il robot che rappresenterebbe Guccini "sembra" anticipare implacabilmente le caratteristiche fastidiosamente razionali di C-3PO.

[Whiteshark]

Volendo infierire, il robot che rappresenterebbe Guccini "sembra" anticipare implacabilmente le caratteristiche fastidiosamente razionali di C-3PO.[/quote]


Vero anche questo.

[Guszti]

Anni fa c'è stato il caso dei robot Bender a Calculon di Futurama, di Matt Groening.
Erano molto simili, quasi uguali alle creazioni di Giorgio Rebuffi della serie "I Dispettieri", creata per il Corriere dei Piccoli negli anni '70.