Quando a scuola ci chiamavamo per cognome

[Betelgeuse]

Negli anni 70 era comune e usuale, soprattutto alle elementari e, in misura minore, alle medie, chiamare i compagnetti per cognome, anziché per nome.
Tuttavia, secondo me, ciò non inficiava assolutamente sull'affetto che potevamo avere per i nostri compagni, e non contribuiva a indebolire lo spirito di gruppo.
Io credo che noi bambini/ragazzi degli anni 70, avevamo soprattutto due doti: un cuore grande così e la mancanza totale di ipocrisia.
Se ci chiamavamo per cognome, lo facevamo in modo totalmente naturale e disinteressato, preoccupandoci, però, di difendere a spada tratta il compagno che magari aveva subito ingiustizie o discriminazioni.
Da quelle esperienze, da quelle classi, da quegli anni si sono formate, ne sono sicuro, amicizie VERE che sono durate in certi casi anche tutta la vita. Era preponderante il piacere di stare insieme: e non era un nome o un cognome che poteva fare la differenza.
E aggiungo anche un'altra cosa: quando ci capitava di innamorarci della compagna del primo banco, magari minuta, occhialuta e timida, era un'esperienza sconvolgente, che ti segnava per tutta la vita, perché quasi sempre COINCIDEVA CON LA PRIMA COTTA IN ASSOLUTO.
Ecco, ho detto tutto.

[lisa jean]

Sì, è vero: a scuola, soprattutto alle elementari, chiamarsi per cognome era naturale. Che strano, ora, a pensarci! Nessuno, fino a quel momento, ci aveva mai chiamato usando il nostro cognome, ma lì ci suonava normale...Alle medie, almeno per me, la cosa cambiò: il cognome era ancora usato dagli insegnanti (ricordo solo qualche professoressa, un po' più alla mano, che usava il nome di battesimo), mentre, tra noi compagne (ebbene, sì: alle medie frequentai una scuola in cui si distinguevano le sezioni maschili e femminili) cominciò l'uso regolare del nome. Anzi, per meglio dire, usare il cognome nei confronti di qualcuno che non piaceva troppo era un modo per prendere le distanze...Che simpatiche, vero?

[Betelgeuse]

Ciao Lisa. E' vero, anche per me alle medie ci fu un cambio d'atteggiamento in tal senso.
Si usava il nome con chi " faceva gruppo " con noi, e il cognome con chi avevamo un rapporto più distaccato o, peggio, d'indifferenza.
Cominciavamo a fare dei, tra virgolette, " calcoli ", insomma crescevamo.
Alle medie cominciavamo ad avere un atteggiamento più disincantato, a scuola sicuramente, ma nella vita di tutti i giorni, in genere.
Tuttavia, quando feci il militare, di nuovo ci si chiamava, tra noi commilitoni, per cognome. Anche in caserma c'era questa usanza.

[queen_of_chinatown]

Io non ho mai chiamato col cognome nessuno dei miei compagni di scuola, lo trovavo triste oltre che freddo e formale, usavo il nome anche con quelli che mi erano antipatici. A quelli che usavano abitualmente i cognomi chiedevo che con me usassero il nome

[queen_of_chinatown]

Comunque nella mia classe delle elementari ci si chiamava per nome, i cognomi entrarono in uso alle medie e alle superiori. Alle superiori ho avuto un periodo bellissimo in una classe unita, senza gruppetti, in cui qualche simpatia o antipatia più spiccata c'era ma non influiva più di tanto sullo spirito di gruppo; in questa classe prevalevano i nomi, ma c'era una ragazza che usava generalmente i cognomi forse per abitudine acquisita alle medie. Ricordo che una volta ero con alcune compagne in un Burghy, e una di loro era l'utilizzatrice di cognomi; nel locale suonavano della musica taroccata, come si usava in alcune compilation dell'epoca, p.es. la serie delle Mixada, per tenere basso il prezzo del disco. A un certo punto partì una versione tarocca di qualcosa dei Wham, e io pensai a una nostra compagna di classe, assente quel giorno, che li adorava, e dissi: "Ragazze, se ci fosse qui Elisa chissà come sarebbe disgustata". L'utilizzatrice di cognomi mi domandò chi era Elisa, e io le risposi: "Ma la M., quella che è in classe con noi!" Insomma pare che questa ragazza fosse talmente abituata a usare i cognomi delle compagne che non se ne ricordasse più nemmeno i nomi di battesimo. Provai una tristezza infinita

[Insight]

Alle elementari ci chiamavamo tutti esclusivamente per nome. Anche i maestri ci chiamavano così e a me tutto sommato stava bene, anche se, a dire il vero, il mio nome non mi è mai piaciuto. Ma pazienza.
Una cosa che invece mi dava un certo fastidio era che il maestro e di conseguenza anche tutti i miei compagni di classe aggiungevano l’aggettivo “piccolo” al mio nome, per distinguermi da un mio omonimo che era più alto di statura e che era chiamato “grande”.
Questo fastidio però durò solo fino in terza, perché dalla quarta in poi Insight grande cambiò casa e scuola, così non ci fu più motivo di distinguermi.

Alle medie, invece, i professori ci chiamavano per cognome. All’inizio fu una specie di shock per me. Le prime volte, quando gli insegnanti mi chiamavano per cognome, mi pareva quasi che stessero a pigliarmi in giro o a chiamare qualcun altro.
Tra di noi, invece, ragazzi e ragazze, ci chiamavamo qualche volta per cognome ma più spesso per nome.

Ma a parte il nome e il cognome, una mia “croce” sono sempre stati i soprannomi e i nomignoli vari. Ne ho collezionati una caterva, tutti legati alla mia statura (piuttosto scarsa fino a 15-16 anni) e ancora di più al colore da magrebino della mia pelle. Specialmente all'ultimo anno delle medie, erano in pochi, tra gli studenti, compresi quelli delle altre classi, che mi chiamassero per nome o cognome.

[Quickdraw]

Sinceramente alle elementari la storia del chiamarsi per cognome, dalle mie parti, mai sentita.

Si iniziava alle medie, soprattutto i professori, ma tra di noi si usava spesso e volentieri il nome.

E' alle superiori che il cognome ha imperversato, e quasi ci si dimenticava del nome delle persone.

[queen_of_chinatown]

Alle elementari ci chiamavamo tutti esclusivamente per nome. Anche i maestri ci chiamavano così e a me tutto sommato stava bene, anche se, a dire il vero, il mio nome non mi è mai piaciuto. Ma pazienza.
Una cosa che invece mi dava un certo fastidio era che il maestro e di conseguenza anche tutti i miei compagni di classe aggiungevano l’aggettivo “piccolo” al mio nome, per distinguermi da un mio omonimo che era più alto di statura e che era chiamato “grande”.
Questo fastidio però durò solo fino in terza, perché dalla quarta in poi Insight grande cambiò casa e scuola, così non ci fu più motivo di distinguermi.

Alle medie, invece, i professori ci chiamavano per cognome. All’inizio fu una specie di shock per me. Le prime volte, quando gli insegnanti mi chiamavano per cognome, mi pareva quasi che stessero a pigliarmi in giro o a chiamare qualcun altro.
Tra di noi, invece, ragazzi e ragazze, ci chiamavamo qualche volta per cognome ma più spesso per nome.

Ma a parte il nome e il cognome, una mia “croce” sono sempre stati i soprannomi e i nomignoli vari. Ne ho collezionati una caterva, tutti legati alla mia statura (piuttosto scarsa fino a 15-16 anni) e ancora di più al colore da magrebino della mia pelle. Specialmente all'ultimo anno delle medie, erano in pochi, tra gli studenti, compresi quelli delle altre classi, che mi chiamassero per nome o cognome.

Nella mia classe delle elementari c'erano due Stefano e due Licia. La maestra distingueva i primi due chiamandoli Stefanino e Stefanone, perché uno dei due era piccoletto e l'altro era alto, ma poi a un certo punto non ce n'è più stato bisogno perché Stefanino ha lasciato la nostra classe, non ricordo se per bocciatura o per cambio di residenza; mentre distingueva le due Licia chiamandole con nome e cognome per esteso, erano "Licia C" e "Licia S", come Charlie Brown Ricordo anch'io qualche soprannome fra i miei compagni, dovuti soprattutto a caratteristiche fisiche: una ragazza con il mento sporgente era "Nonna Abelarda", mentre un'altra particolarmente bassa era "Topolino". Stupidaggini giovanili

[SembranoCinque]

Anche in caserma ci si chiama(va) spesso per cognome, se non addirittura per citta'...." ciao ravenna come stai?"..." io sto bene grazie e a te milano come va?"

[queen_of_chinatown]

Sinceramente alle elementari la storia del chiamarsi per cognome, dalle mie parti, mai sentita.

Si iniziava alle medie, soprattutto i professori, ma tra di noi si usava spesso e volentieri il nome.

E' alle superiori che il cognome ha imperversato, e quasi ci si dimenticava del nome delle persone.

Mi dissocio in parte sul discorso delle superiori. Io ho avuto addirittura dei prof che chiamavano gli studenti per nome, e ho notato che in genere questo atteggiamento confidenziale andava di pari passo con la capacità di trasmettere l'amore per il sapere e il rispetto per la dignità di esseri umani degli alunni. Invece chi chiamava gli studenti per cognome erano i prof più "carabinieri". Effettivamente, come ho già scritto nel post su Burghy e Wham, una compagna che aveva finito per dimenticare i nostri nomi c'era, ma era un caso isolato. Io pretendevo da tutte le compagne che mi chiamassero per nome; una volta, a una che insisteva ad usare il cognome, dissi che poteva chiamarmi per cognome solo se le piacevano i Pooh, e lei mi rispose chiamandomi per cognome che i Pooh le facevano schifo