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Giochi senza frontiere
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- Settantiano attivo
- Messaggi: 56
- Iscritto il: dom 25 mag 2014, 14:44
Re: Giochi senza frontiere
Questa si che una scena mitica...
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- Settantiano VIP
- Messaggi: 1658
- Iscritto il: sab 2 ago 2014, 22:09
Re: Giochi senza frontiere
Quand'ero più piccolo mi piaceva, ma poi mi ha letteralmente stufato, anche perchè nazioni importanti non hanno più partecipato, nel corso delle varie annate.
E poi le gare si erano fatte stantie e ripetitive, tese più alla scenografia e alla spettacolarizzazione che alla sana competizione. Almeno questa fu la mia impressione.
Comunque, importantissima la sua funzione nel senso dell'integrazione tra nazioni diverse, e della cementificazione del concetto stesso di Europa.
E poi le gare si erano fatte stantie e ripetitive, tese più alla scenografia e alla spettacolarizzazione che alla sana competizione. Almeno questa fu la mia impressione.
Comunque, importantissima la sua funzione nel senso dell'integrazione tra nazioni diverse, e della cementificazione del concetto stesso di Europa.
- Insight
- Settantiano VIP
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- Iscritto il: lun 4 nov 2013, 17:20
Re: Giochi senza frontiere
Onestamente non mi è mai piaciuta questa trasmissione, non ce l'ho mai fatta a guardarla. Anzi, ho un ricordo del giorno della settimana in cui c'erano i "Giochi senza frontiere", che però non ricordo quale giorno fosse, in cui ero piuttosto scocciato perché nel pomeriggio pensavo "stasera non c'è niente alla tv". Infatti, credo che fosse l'unica sera in cui non guardavo la televisione insieme ai miei ma me ne stavo a leggere per conto mio.
Diciamo che grazie ai "Giochi senza frontiere", ho letto qualche fumetto e qualche libro in più
Diciamo che grazie ai "Giochi senza frontiere", ho letto qualche fumetto e qualche libro in più
"Lo stolto continua a parlare mentre gli strumenti dicono molto più di questo, stai tranquillo e ascolta quello che non puoi esprimere" (andromeda57)
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Anni 80? No, grazie- barbatrucco
- Settantiano VIP
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Re: Giochi senza frontiere
Beh, Insight, anche se per un meccanismo di negazione, il suo effetto positivo lo ha avuto
A mio parere, una trasmissione che ha pienamente espresso il suo potenziale proprio nei '70 e nei primi anni '80, anche se ricordo un'edizione dei tardi anni '80 commentata per l'Italia da Claudio Lippi, resa particolarmene gustosa dalla sua "distaccata verve" (meglio non saprei spiegarmi), e che mi pare (sottolineo, mi pare) fece infatti degli ascolti notevoli, quasi degni di un Sanremo o di un'importante partita di calcio.
Credo che il programma avesse un senso particolare soprattutto negli anni che ho citato, in cui c'era questa affascinante e palpabilissima tensione alla creazione di un'identità o, per meglio dire, una "coscienza", europea, grazie alla quale tutti, in diversa misura, ci siamo probabilmente sentiti un po' tali.
Poi, naturalmente, la saturazione è stata inevitabile, ma io penso che si sia trattato anche di una questione di tempi cambiati e di snaturamento della manifestazione: da un lato, a un certo punto si è data per scontata l'unità europea che tuttavia, per una larga fetta di cittadini e su un piano di fatto, è rimasta un dato puramente economico più che geografico e culturale, e si sono visti via via i limiti e i problemi di questa impostazione; dall'altro, nell'ultima edizione di cui abbia qualche memoria, credo risalente ai quasi tardi anni '90, dovrebbero essersi ridotti a stare sempre nella stessa città, in qualche parco o simile munito di piscina, nel mezzo di un'atmosfera un po' squallidina che oggettivamente sapeva di stantio, anche perché, "location" e limitazioni a parte, mancava proprio il viaggio da un punto all'altro del continente.
Evidentemente, l'epoca delle chiusure e delle "piccole patrie" che sanno di muffa e fiele era cominciata...
A mio parere, una trasmissione che ha pienamente espresso il suo potenziale proprio nei '70 e nei primi anni '80, anche se ricordo un'edizione dei tardi anni '80 commentata per l'Italia da Claudio Lippi, resa particolarmene gustosa dalla sua "distaccata verve" (meglio non saprei spiegarmi), e che mi pare (sottolineo, mi pare) fece infatti degli ascolti notevoli, quasi degni di un Sanremo o di un'importante partita di calcio.
Credo che il programma avesse un senso particolare soprattutto negli anni che ho citato, in cui c'era questa affascinante e palpabilissima tensione alla creazione di un'identità o, per meglio dire, una "coscienza", europea, grazie alla quale tutti, in diversa misura, ci siamo probabilmente sentiti un po' tali.
Poi, naturalmente, la saturazione è stata inevitabile, ma io penso che si sia trattato anche di una questione di tempi cambiati e di snaturamento della manifestazione: da un lato, a un certo punto si è data per scontata l'unità europea che tuttavia, per una larga fetta di cittadini e su un piano di fatto, è rimasta un dato puramente economico più che geografico e culturale, e si sono visti via via i limiti e i problemi di questa impostazione; dall'altro, nell'ultima edizione di cui abbia qualche memoria, credo risalente ai quasi tardi anni '90, dovrebbero essersi ridotti a stare sempre nella stessa città, in qualche parco o simile munito di piscina, nel mezzo di un'atmosfera un po' squallidina che oggettivamente sapeva di stantio, anche perché, "location" e limitazioni a parte, mancava proprio il viaggio da un punto all'altro del continente.
Evidentemente, l'epoca delle chiusure e delle "piccole patrie" che sanno di muffa e fiele era cominciata...
Ultima modifica di barbatrucco il ven 18 mar 2016, 18:45, modificato 2 volte in totale.
Resta di stucco, è un barbatrucco!
- Mauro Tozzi
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Re: Giochi senza frontiere
Esatto, il dna del programma e il conseguente successo stavano proprio nell'essere una trasmissione itinerante e quindi nel fare ogni puntata in un paese diverso: non è un caso che gli ascolti siano crollati a partire dal '96, anno della prima edizione in sede unica.barbatrucco ha scritto:nell'ultima edizione di cui abbia qualche memoria, credo risalente ai quasi tardi anni '90, dovrebbero essersi ridotti a stare sempre nella stessa città, in qualche parco o simile munito di piscina, nel mezzo di un'atmosfera un po' squallidina che oggettivamente sapeva di stantio, anche perché, "location" e limitazioni a parte, mancava proprio il viaggio da un punto all'altro del continente.
Occhi di gatto, un altro colpo è stato fatto!
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- Ximanth
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Re: Giochi senza frontiere
...credo che GSF non avrebbero potuto resistere comunque negli anni Novanta e oltre. Si trattava, in fondo, della versione europea e "ricca" di una sagra paesana, di quelle che - anche a livello locale - stanno ormai cedendo il passo a qualcosa di diverso, più rumoroso, certamente meno genuino. I gusti sono cambiati in fretta, si è passati, mutatis mutandis, dal pane e salame "veri", ai fast food, ai panini in busta. E poi immagino siano intervenuti problemi economici, sia locali sia delle varie tv che trasmettevano il programma. Credo anche che l'organizzare una puntata avesse costi elevati... Se alla spesa non si fa corrispondere un introito che riesca a tener su il tutto, questo alla fine crolla. Purtroppo credo sia accaduta una cosa simile...
Noi siamo oggetto da parte di Dio di un amore intramontabile. Sappiamo: ha sempre gli occhi aperti su di noi, anche quando sembra ci sia notte. E' papà; più ancora è madre.
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- Emil Svensson
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Re: Giochi senza frontiere
Per me trasmissione imperdibile al giovedì sera d'estate. Questo negli anni 70. Dopo non l'ho più seguita e i tentativi di resuscitarla negli anni 90 mi sono sembrati patetici.
La sigla è entrata comunque nell'immaginario popolare e rivive nei cori da stadio anche ai giorni nostri.
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- lespaul
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Re: Giochi senza frontiere
Pienamente d'accordo!Emil Svensson ha scritto:Per me trasmissione imperdibile al giovedì sera d'estate. Questo negli anni 70. Dopo non l'ho più seguita e i tentativi di resuscitarla negli anni 90 mi sono sembrati patetici.
Quando faccio una cosa, mi piace farlO bene!
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Re: Giochi senza frontiere
Ricordo che in questo programma si sentivano nominare città di cui ignoravo l'esistenza, e se le risento nominare adesso le ricollego ancora proprio a JSF. Per esempio, la cantante che ha rappresentato il Portogallo all'ultimo Eurofestival era di Figueira Da Foz e io ho pensato: "Ah, sì, questa città ha partecipato a Giochi Senza Frontiere! "
- Mauro Tozzi
- Settantiano VIP
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- Iscritto il: gio 31 ott 2013, 15:33
- Località: Roma
Re: Giochi senza frontiere
In Italia già da anni si stanno facendo rivivere i Giochi senza Frontiere a livello locale, e tutte queste realtà hanno dato vita a un circuito chiamato "L'Italia gioca", che potete vedere qui: https://www.facebook.com/Italiagioca?fref=ts
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