Era praticamente inevitabile, con l'affacciarsi della consapevolezza verso l'altro sesso e se ci si ritrovava in casa uno di questi cataloghi, andare a curiosare in quelle pagine
Ovvio però che in precedenza, ma anche poco dopo queste prime insorgenze di malizia, le pagine che interessavano di più erano quelle dei giocattoli, ma devo dire che mi incuriosiva un po' tutto, specialmente l'abbigliamento, gli accessori sportivi e l'altà fedeltà.
Ricordo perciò tutti i cataloghi citati compresa La Base, per quanto leggermente meno diffuso di Vestro e Postal Market che godevano del resto, almeno dai primi anni '80, di pubblicità televisiva e si trovavano forse persino in edicola. Non è un caso che molte note attrici, come l'Ornella Muti di cui prima, posarono per le loro collezioni.
Belle le "diapositive" preparate da Rebekah: i cataloghi inglesi erano anni '70 che più anni '70 non si poteva
(anche se l'impaginazione era la stessa in uso ancor oggi in questo tipo di strumenti commerciali, data la funzionalità) e ho sussultato al Doctor Who con annesso TARDIS nonché riso vedendo la versione inglese di un giocattolo distribuito in Italia: l'assurdo, ma probabilmente divertente - per un quarto d'ora - e magari giocandoci insieme ad altri, "Mr. Muscolo", che era in pratica un pupazzo di gomma raffigurante un uomo forzuto che poteva essere teso e allungato a dismisura dalle braccia 
Lo vende Amazon.it.
).
