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Alan Ford
- ataru
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Alan Ford
Il gruppo Tnt... eccolo qui ! Chi non ricorda la famosa sigla che apriva i cartoni animati (termine esagerato visto che si trattava di semplici vignette) di Alan Ford in Supergulp, ma soprattutto chi non ricorda la banda di agenti segreti più scalcinata e divertente mai letta ? Alan Ford ha rappresentato probabilmente la punta più geniale del fumetto italiano, qualcosa di unico ed irripetibile, connotato da un'arguzia ed una satira pungente senza eguali.
Pink Floyd in the flesh !
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Re: Alan Ford
Un gran bel fumetto creato da Max Bunker (Luciano Secchi) e Magnus (Roberto Raviola).
Alan Ford diventa un agente del "famoso" gruppo TNT situato in un negozio floreale, rigorosamente con completo nero, il biondo e bello "ci sta proprio per quello" ! Imbranato e distratto, ha diversi problemi con il gentil sesso.
Ma i suoi compagni non sono da meno a partire da Bob Rock, "dal naso prominente", una caricatura di Sherlock Holmes sempre nervoso e pronto a scaldarsi per niente. Il capo del gruppo è un anziano signore sulla sedia a rotelle e con un bastone da usare contro il malcapitato di turno. "Cariatide" è il suo assistente (per modo di dire) e con lui collabora Geremia, sempre malato e infermo. Il genio del gruppo è Otto Grunf, "tetesco di Germania" che inventa e guida i veicoli della banda. Il più furbo sembra essere il Conte Oliver che rubacchia qua e là.
Ma il gruppo TNT ha anche delle mascotte, sono il cane Cirano e il pappagallo Clodoveo.
Il gruppo ha diversi super nemici a partire da Superciuk che ruba ai poveri per dare ai ricchi, ha il mantello e una maschera e molti gadget...
La sigla è molto divertente e descrive i vari personaggi in modo ironico.
Qui ci vorrebbe "Vanshil"...
Alan Ford diventa un agente del "famoso" gruppo TNT situato in un negozio floreale, rigorosamente con completo nero, il biondo e bello "ci sta proprio per quello" ! Imbranato e distratto, ha diversi problemi con il gentil sesso.
Ma i suoi compagni non sono da meno a partire da Bob Rock, "dal naso prominente", una caricatura di Sherlock Holmes sempre nervoso e pronto a scaldarsi per niente. Il capo del gruppo è un anziano signore sulla sedia a rotelle e con un bastone da usare contro il malcapitato di turno. "Cariatide" è il suo assistente (per modo di dire) e con lui collabora Geremia, sempre malato e infermo. Il genio del gruppo è Otto Grunf, "tetesco di Germania" che inventa e guida i veicoli della banda. Il più furbo sembra essere il Conte Oliver che rubacchia qua e là.
Ma il gruppo TNT ha anche delle mascotte, sono il cane Cirano e il pappagallo Clodoveo.
Il gruppo ha diversi super nemici a partire da Superciuk che ruba ai poveri per dare ai ricchi, ha il mantello e una maschera e molti gadget...
La sigla è molto divertente e descrive i vari personaggi in modo ironico.
Qui ci vorrebbe "Vanshil"...
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Re: Alan Ford
Lo adoravo. Così tanto che non ressi al cambio Magnus/Piffarerio.
Mi sono anche fatto l'idea che Magnus fosse non solo dietro ai disegni, ma collaborasse parecchio anche ai soggetti e ai testi. Visto il cambio di qualità, non solo nella grafica, dopo la sua dipartita...
Mi sono anche fatto l'idea che Magnus fosse non solo dietro ai disegni, ma collaborasse parecchio anche ai soggetti e ai testi. Visto il cambio di qualità, non solo nella grafica, dopo la sua dipartita...
I would trade all my tomorrows for a single yesterday...
- ataru
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Re: Alan Ford
Come lo stesso Secchi ammise più volte, Magnus era un disegnatore impareggiabile e chiunque lo avesse sostituito era inevitabile che venisse schiacciato dal paragone con quel genio della matita. Del resto disegnare 75 numeri non è uno scherzo vista la notevole usura psicofisica che comporta il fatto di disegnare sempre lo stesso personaggio (sempre parole di Secchi) ma credo che la parabola discendente del fumetto inizi a partire dal numero 110/120 in poi e non è solo una questione di disegnatori ma anche di creatività ed inventiva che con il passare del tempo inevitabilmente vengono meno.
Pink Floyd in the flesh !
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Re: Alan Ford
Ritengo i primi 50/100 numeri di questo straordinario fumetto tra i migliori mai prodotti.
- Mauro Tozzi
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Re: Alan Ford
Il nostro admin, visti il suo nick e il suo avatar, dovrebbe trovarsi a suo agio in questo topic... speriamo che intervenga al più presto!
Occhi di gatto, un altro colpo è stato fatto!
Per far vincere i cattivi, basta che i buoni non facciano niente.
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- Mauro Tozzi
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Re: Alan Ford
Di Grunf ricordo le sue magliette con i motti fascisti e dannunziani (in particolare "Chi vale, vola, chi vola, vale, chi non vola è un vile").
Cirano, invece, è una chiara caricatura di Pluto.
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- naufrago
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Re: Alan Ford
Credo che rappresenti una delle punte massime raggiunte per un fumetto in Italia,satira,ironia complicità era un concentrato di tutto quello che a parer mio era mancato nel panorama del fumetto italiano fino a quel momento,con l'abbandono di Magnus inizio la sua lente e inesorabile discesa ma resta penso non solo nei miei ricordi il compagno di lettura preferito di tante serate e non solo
"Nessun uomo è un fallito se ha degli amici"
(La vita è Meravigliosa)
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- barbatrucco
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Re: Alan Ford
Indubbiamente un'icona degli anni '70 che ha, meritatamente, vissuto di rendita in seguito.
Per quanto non ci siano dubbi sull'inarrivabilità della fase storica guidata da Bunker e Magnus, anche in seguito è rimasto un valido fumetto. Piffarerio, nonostante il paragone con Raviola "Magnus Pintor" sia sempre duro da reggere, è stato un degno erede da porsi una o più spanne sopra dei pur volenterosi e dignitosissimi successori: il famoso ciclo di Gommaflex, pur esprimendo la fase discendente della saga TNT, regala sempre divertimento e così altre storie, pur meno a fuoco, disegnate dai "volenterosi" e risalenti già agli anni '80.
Da notare come Alan Ford, pur rimanendo un fenomeno essenzialmente italiano, abbia avuto grande fortuna nell'allora Jugoslavia, tanto da essere considerato formativo dal famoso regista Emir Kusturica che vi ha attinto a piene mani per il suo Gatto nero, gatto bianco.
E come più o meno direbbe lo stesso Kusturica, chi non conosce Alan Ford si è perso qualcosa...
Per quanto non ci siano dubbi sull'inarrivabilità della fase storica guidata da Bunker e Magnus, anche in seguito è rimasto un valido fumetto. Piffarerio, nonostante il paragone con Raviola "Magnus Pintor" sia sempre duro da reggere, è stato un degno erede da porsi una o più spanne sopra dei pur volenterosi e dignitosissimi successori: il famoso ciclo di Gommaflex, pur esprimendo la fase discendente della saga TNT, regala sempre divertimento e così altre storie, pur meno a fuoco, disegnate dai "volenterosi" e risalenti già agli anni '80.
Da notare come Alan Ford, pur rimanendo un fenomeno essenzialmente italiano, abbia avuto grande fortuna nell'allora Jugoslavia, tanto da essere considerato formativo dal famoso regista Emir Kusturica che vi ha attinto a piene mani per il suo Gatto nero, gatto bianco.
E come più o meno direbbe lo stesso Kusturica, chi non conosce Alan Ford si è perso qualcosa...
Ultima modifica di barbatrucco il sab 11 ago 2018, 16:09, modificato 2 volte in totale.
Resta di stucco, è un barbatrucco!
- naufrago
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Re: Alan Ford
La cosa più amara è che Alan Ford è praticamente sconosciuto anche alla maggior parte dei giovani amanti del fumetto i quali però una volta conosciuto ne restano affascinati ma la reperibilità resta difficile e per cui il cerchio si chiude sempre prima del dovuto
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