Il reparto dischi per me era un luogo delle meraviglie! Durante gli acquisti, mettevano in sottofondo i successi del momento e invitavano ad acquistarli al reparto apposito, in realtà uno stanzino, dove trovavi... una signora di mezza età (o, almeno, allora tale mi pareva, ma quanto la invidiavo!) dietro una consolle: faceva tanto "radio libera" (a quando un thread?). Nel '77, mia madre, per consolarmi di una seduta dal dentista mi ci comprò il MIO primo 45 giri: "Mi vendo" di Renato Zero (allora stravedevo per lui).queen_of_chinatown ha scritto: Diciamo che da piccola, nel nostro decennio, preferivo l'Upim perché aveva maggiore scelta di giocattoli e perché aveva il reparto dischi
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La Standa
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Re: La Standa
- galerius
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Re: La Standa
Ricordo che fra gli 'accessori' della Standa a un certo punto c'erano delle borse di carta a strisce biancoazzurre...è un ricordo condiviso ?
La notazione di Jacovone sulla "proletaria" Standa mi ha fatto sorridere, dato che anch'io avevo un po' quell'impressione, la Upim aveva in effetti un so che di classy....erano solo impressioni, dovute a non so quali particolari.
Io preferivo la Standa - oltretutto quel nome, Standa, riempiva la bocca, mi faceva venire in mente i regali di natale impacchettati - ma naturalmente mi piaceva anche andare alla Upim, come quella di Saluzzo sulla strada del mare cui ho accennato prima.
La notazione di Jacovone sulla "proletaria" Standa mi ha fatto sorridere, dato che anch'io avevo un po' quell'impressione, la Upim aveva in effetti un so che di classy....erano solo impressioni, dovute a non so quali particolari.
Io preferivo la Standa - oltretutto quel nome, Standa, riempiva la bocca, mi faceva venire in mente i regali di natale impacchettati - ma naturalmente mi piaceva anche andare alla Upim, come quella di Saluzzo sulla strada del mare cui ho accennato prima.
Attento, Black Jack, perché adesso ti tingo...sarebbe "ti tengo", ma è per far rima con...GRINGO...!
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- Mauro Tozzi
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Re: La Standa
Della Standa dove andavo io ricordo il reparto dei poster: erano in un espositore, contenuti in protezioni rigide e si potevano sfogliare come un libro.
Occhi di gatto, un altro colpo è stato fatto!
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Re: La Standa
Altro classicissimo anni '70 !Mauro Tozzi ha scritto:Della Standa dove andavo io ricordo il reparto dei poster: erano in un espositore, contenuti in protezioni rigide e si potevano sfogliare come un libro.
Non c'era grande magazzino che non avesse almeno uno di questi girevoli...tramonti, panorami alpini o nordamericani, innamorati mano nella mano sulla battigia...
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Re: La Standa
Le strisce biancazzurre le ricordo, ma più che borse di carta mi pare che si trattava di sacchettini di carta, più o meno grandi, dipendeva dall'articolo. Forse tu per borse di carta intendi proprio sacchetti più grandi.galerius ha scritto:Ricordo che fra gli 'accessori' della Standa a un certo punto c'erano delle borse di carta a strisce biancoazzurre...è un ricordo condiviso ?
Una caratteristica della Standa che mi è rimasta impressa è rappresentata dalle scale mobili: strette e, mi pare di ricordare, anche piuttosto veloci. Così come gli ascensori, piuttosto piccoli, ma che davano sensazioni strane, tipo da " entrata in orbita " . Poi magari era tutta una mia impressione...
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Re: La Standa
Immagino che tutto quello era visto con gli occhi di allora. anche per me negli anni 70 la Standa del mio paese sembrana un immenso supermercato.
Visto oggi lo stesso immobile è a malapena paragonabile ad un supermecato ben fornito.
Come il mio papà grande e alto, poi appunto una volta che ebbe un attacco di ernia lo presi in braccio per portarlo al pronto soccorso ed era piccolo e leggero.
Visto oggi lo stesso immobile è a malapena paragonabile ad un supermecato ben fornito.
Come il mio papà grande e alto, poi appunto una volta che ebbe un attacco di ernia lo presi in braccio per portarlo al pronto soccorso ed era piccolo e leggero.
Dei miei anni 70 non posso dimenticare un solo istante, non vorrei ricordare nemmeno un attimo.
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Re: La Standa
Precisamente ; sacchetti piuttosto capienti, abbastanza robusti e con un bell'odore 'cartoso'.Betelgeuse ha scritto:Le strisce biancazzurre le ricordo, ma più che borse di carta mi pare che si trattava di sacchettini di carta, più o meno grandi, dipendeva dall'articolo. Forse tu per borse di carta intendi proprio sacchetti più grandi.
I motivi ricordavano un po' quelli di un pigiama o della divisa da carcerato delle comiche
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Re: La Standa
La Standa era proprio di fronte casa mia,alle spalle del Corso Garibaldi,posso affermare di esserci cresciuto,e questo sia sotto il profilo alimentare,dal momento che il piano inferiore era adibito a supermarket,che in quello "Umano",passando dai giocattoli alla scolastica dai dischi all'abbigliamento e alle prime cotte per le commesse.....Li ho comprato alcuni dei giocattoli più belli della mia infazia(tra questi il Bat-Scafo motorizzato del primo film di Batman,no,non quello di Tim Burton,quello del 1966 con Adam West....al costo di 1750 lire!!!),Li ho comprato i miei primi LP (Nell'ordine; Aqualung,Dolce Acqua,Collage,Storia di un minuto......non cito i gruppi perchè li conoscerete quanto e più di me)Anche i primi capi d'abbigliamento "Trendy" come si dice ora,Ricordo un giubbino (Oggi si direbbe "Ecopelle",allora era finta pelle)di un colore avion screziato un pò opaco un pò "Metallico",in una parola tipico dei tempi.La commessa addetta ai dischi era la mia passione segreta,ce ne sono state anche altre che hanno attirato la mia attenzione,ma Lei costituiva un punto fermo,molte duravano poco,lei ha attraversato tutta la parabola di quel garnde magazzino fino alla sua chiusura che credo risalga ai primi anni '80.
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Re: La Standa
A Pavia la scala mobile nel negozio di corso Cavour c'è stata finché è stato Standa, scomparendo poi con la trasformazione in Benetton. Confermo che era stretta, ma non ricordo se fosse anche veloceBetelgeuse ha scritto:Le strisce biancazzurre le ricordo, ma più che borse di carta mi pare che si trattava di sacchettini di carta, più o meno grandi, dipendeva dall'articolo. Forse tu per borse di carta intendi proprio sacchetti più grandi.galerius ha scritto:Ricordo che fra gli 'accessori' della Standa a un certo punto c'erano delle borse di carta a strisce biancoazzurre...è un ricordo condiviso ?
Una caratteristica della Standa che mi è rimasta impressa è rappresentata dalle scale mobili: strette e, mi pare di ricordare, anche piuttosto veloci. Così come gli ascensori, piuttosto piccoli, ma che davano sensazioni strane, tipo da " entrata in orbita " . Poi magari era tutta una mia impressione...
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Re: La Standa
Allora è la stessa che oggi è diventata Oviesse. Il supermercato di generi alimentari che gli stava subito di fianco era anch'esso Standa ed ha conservato la vecchia insegna fino a pochissimi anni fa.Mauro Tozzi ha scritto:La Standa dove andavamo noi si trovava in via Appia Nuova: c'era un piano superiore e uno inferiore, e ricordo anche una macchinetta per il popcorn all'ingresso.
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