Esistevano già anche prima, ma in quel periodo erano particolarmente di moda un po' perchè rispecchiavano la voglia di semplicità e di stare a contatto con la natura caratteristiche del decennio e probabilmente anche perchè ce n'erano per tutte le tasche.
Le vacanze camping erano così popolari che anche la famosa Barbie si era adeguata con accessori adatti:
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e persino il settantiano e terribilmente british Father Christmas, disegnato da Raymond Briggs, converte la sua slitta in camper volante
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e trascorre le sue "blooming vacations" in campeggio!
Clicca sulla miniatura per ingrandire Per chi preferiva il mordi e fuggi invece c'era il picnic, che non era più quello con tovaglia sull'erba e cestino di vimini che conteneva anche il servizio da tè del passato, ma, come già per il campeggio, era ora caratterizzato da accessori moderni come tavolini a valigetta contenenti le sedie pieghevoli
Clicca sulla miniatura per ingrandire frigo o borse termiche per mantenere bibite o cibi freschi grazie alle "mattonelle" che si usano ancora oggi
e tutta una serie di altri bellissimi e caratteristici accessori in plastica robusta e dai colori vitaminici, compresi contenitori vari e piatti e bicchieri lavabili e riutilizzabili:nei'70 si tendeva ad essere più ecologici (ed anche economici), abitudine che purtroppo è stata spazzata via dal consumismo sfrenato degli anni 80 che hanno portato quelli usa e getta, anche se oggi sembra ci sia la tendenza a tornare nuovamente all'ecologico e riutilizzabile.
Tra i pezzi che si vedono di più nelle foto del tempo c'è il thermos per il tè (o caffè) con la tazza avvitata sopra:
Clicca sulla miniatura per ingrandire di cui ho scovato una copia in cantina, insieme ad un altro di metallo con dei fiori dipinti sopra, ancora tutti e due con il vetro interno intatto! XD
Un'altro accessorio tipico, che è ritornato oggi quasi senza modifiche era la picnic ball, che conteneva in un solo oggetto quasi tutto l'occorrente per la tavola:
Queste informazioni sono solo frutto di ricerche in rete, film e documentari visti e qualche "intervista" in famiglia: se ci sono delle inesattezze, le correzioni sono le benvenute
Mia sorella ha avuto la fortuna di fare spesso picnic nei suoi primi anni di vita ed ha anche foto che lo documentano, poi, verso i primi anni 80 la moda delle vacanze si è spostata più verso la vacanza di lusso, in hotel e, visto che quasi tutti gli amici di famiglia sono diventati anche loro un po' gnè gnè e non volevano più fare campeggio nè picnic, i miei genitori hanno finito per optare per un appartamento in affitto sulle nostre montagne e quando sono arrivata io ormai i picnic erano rari, anche se qualcuno lo ricordo. Ricordo anche che c'era un oggetto, già presente nei '70 che era il mio spauracchio: il fornelletto a gas
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quando lo accendevano...andavo a giocare il più lontano possibile
Un'altra cosa che ricordo è che tra i cibi che la mamma preparava c'erano l'insalata di riso, frittate o crostate salate di diversi tipi,ciambella o torta di frutta, credo che li facesse già anche negli anni 70. E, come nei picnic australiani, non mancavano mai le banane.
Voi che ricordi avete?
Non l'avevo mai vista. Per quanto riguarda il camping, molti miei amichetti mi raccontavano le loro esperienze; stavo ad ascoltarli con molto interesse, perché mi sarebbe piaciuto tanto andarci, come loro, ma ai miei questo tipo di vacanza non andava proprio 
, oppure di andare in cerca di un fiume per pescare il pesce 
che avrei infilzato in un ramo e cotto alla fiamma viva (ma non avrebbe preso fuoco, quel ramo?). In realtà, i miei coetanei mi raccontavano di camping in aree attrezzate, dove dovevano effettuare anche lunghe attese per accedere ai servizi...Per i pic-nic, invece, da bambina, di tanto in tanto, ho avuto la fortuna di farne 
. Durante la primavera o l'estate, i miei preparavano insalate di riso e panini a bizzeffe (con frittata, o sottilette, o provola dolce a fettine) e bevande che venivano trasportate in uno splendido frigo-box di colore rosso, pieno di cubetti di ghiaccio (allora non c'erano, o, almeno, i miei non usavano le "mattonelle" di oggi). Non mancava mai, per loro, il caffé nel thermos di colore arancio. Era un vero piacere addentrarsi in campagna, alla ricerca di un luogo tranquillo dove stendere la tovaglia (rigorosamente di stoffa). Solo piatti e bicchieri erano di plastica (ma riutilizzabile), usati per il vantaggio di essere infrangibili: i piatti, piuttosto spessi, erano all'interno di un contenitore di plastica rosso con coperchio trasparente: quando era vuoto (conteneva sei piatti), poteva fungere da portapranzo(credo che lo abbiamo ancora per questa funzione, mentre non abbiamo conservato i piatti). I tovaglioli, però, erano di carta. Abitando in periferia, quando fui più grande (intorno ai 9-10 anni), con i miei amichetti andavamo nei luoghi circostanti (dove ora ci sono parecchi supermercati) per dei pic-nic veloci, durante le vacanze estive (soprattutto verso la fine dell'estate): ognuno di noi comprava qualcosa che consumavamo sul posto, poi giocavamo, di solito a nascondino, oppure ci raccontavamo storie o barzellette. Giusto un paio d'ore per restare a contatto con la natura (o quasi 
- sono le uniche che ho, con la roulotte.
