Pink Floyd

[ataru]

Beh, io credo di essere stato uno dei primi ad acquistare "The pros and cons of hitch hiking", e mentre tornavo a casa mi entusiasmavo nel leggere chi ci aveva suonato, da Eric Clapton a David Sanborn. Penso sia stata, con "Fly from here" degli Yes, la più cocente delusione musicale della mia vita. Una musica ignobile e soporifera. Roger, non sei fatto per i dischi da solista....

Per quanto possa sembrare impossibile o difficile da credere, il buon Roger è riuscito a fare recentemente di peggio: la riedizione di Dark side of the moon "rielaborato" da lui. Praticamente come snaturare e distruggere uno dei capisaldi della storia del Rock. Su Facebook qualcuno ha scritto che sembra di ascoltare un audiolibro e per quanto mi riguarda devo essere tristemente d'accordo.

[Whiteshark]

In effetti non avevo alcuna intenzione nè di acquistarlo nè di ascoltarlo, e a quanto pare una volta tanto avevo ragione.

[ataru]

Quanto a Waters, pur non potendosi negare, avendola riconosciuta lui per primo, la piega psicotica e dittatoriale che aveva preso la sua leadership, è giusto dire che un professionista con una precisa e metodica etica del lavoro, spesso citata con ammirazione da quanti hanno collaborato con lui anche ai tempi dei Floyd e senza nulla togliere ai suoi eccellenti compagni, avrebbe difficilmente tollerato a lungo un collega che, nel momento di maggior bisogno, andava a mettersi a pancia all'aria in Grecia e mandava pure a quel paese senza mezzi termini i soci che giustamente gli telefonavano per richiamarlo al dovere

Tutto questo è vero ma penso che il problema risiedesse anche altrove. Pare che prima di The Wall, Wright stesso confidò ad un suo amico le riserve che aveva riguardo il disco ed il "nuovo corso" del gruppo, arrivando a dire qualcosa come: "..oddio, ancora con queste storie, l'infanzia traumatica, il padre morto in guerra, ho sempre sperato che superasse questi problemi ma a quanto pare non è proprio possibile...". Sfoghi a parte, mi pare chiaro che Wright fosse stufo del fatto che oramai Pink Floyd sembrava essere diventato il biografo di Roger Waters. Forse il povero Richard fu solo in anticipo sul percorso rispetto agli altri, i quali portarono pazienza più a lungo ma alla fine sbottarono anche loro.

[Whiteshark]

Evidentemente Wright esternò questi malumori o a Waters stesso o a qualche gola profonda amica del bassista, se è vero che Roger pretese l'allontanamento di Wright al termine delle registrazioni, minacciando che o avrebbe lasciato la band pacificamente alla fine della registrazione o The Wall non sarebbe uscito come album dei Pink Floyd. Alla fine Wright non ebbe altra scelta.