In effetti, come un po' in altre occasioni (tipo compleanno o Natale), per i maschietti il look era ed ancora è piuttosto irrilevante: se mai pensano di più ai regali. A molte bambine invece i vestiti piacciono, ma penso che allora fosse per loro più importante sentirsi romanticamente femminili come nelle favole che pavoneggiarsi per fare lusso. Per me, anche se molti anni più tardi, è stato così: avrei messo volentieri uno di quelli "smessi" di famiglia, tranne quello di mia sorella che proprio non mi piaceva, se non mi fossero andati stretti, oppure uno preso al mercatino del riuso o addirittura uno "assurdamente" ricavato dalle tende di organza col volant di casa, come faceva la Giselle di "Enchanted", purchè fosse carino (quelle tendine fin dalla tenera età mi faceva pensare agli abiti da sposa e anni dopo ce l'ho fatta davvero a farne un abito per la mia bambola ). Forse mi sbaglio, ma mi piace pensare che la maggior parte delle bimbe settantiane, meno gnè gnè di quelle di oggi, la pensassero come me, che ai miei tempi invece ero un po' "mosca bianca". Il lusso, il prezzo alto e lo sfarzo invece, proprio come dici tu, sono, o almeno lo erano una volta, più che altro un'occasione di farsi notare per i genitori e i parenti. Andando avanti con gli anni penso che le cose siano cambiate: ai tempi di mia sorella sia per la Comunione che tre anni dopo per la Cresima (me lo ha detto lei) le bambine il giorno delle prove parlavano dei loro vestiti sottolineando dove erano stati comprati e il loro prezzo e anche alcune delle mie compagne lo hanno fatto, anche se l'epoca dell' "apparire più importante dell' essere" era già tramontata. Oggi di bimbe che si sentono un po' dive ce ne sono parecchie, ma probabilmente qualcuna semplice e sognatrice c'è ancora.Insight ha scritto:C'era però, in quegli anni e forse anche prima, una certa fissazione per il vestito, che oggi è superata perché mi pare - almeno per mia nipote è stato così - che ora mettono una tunichetta a tutti i bambini e le bambine, così sono tutti uguali; ed è giusto secondo me.
Onestamente non me ne importava nulla del vestito della Prima Comunione e anzi ero parecchio infastidito quando passammo un pomeriggio intero per negozi a cercare il mio abito. Era un particolare che interessava più a mia mamma e a mia nonna
Qui il tipo di abbigliamento dipende dalle parrocchie, alcune hanno l'uniforme, altre no e altre ancora fanno Comunione e Cresima insieme in seconda media. Potrebbe essere un buon compromesso, ma penso che non si faccia da nessuna parte, proporre un completo per i maschi e un vestitino bianco semplice per le bimbe, tutti uguali ed all'incirca dello stesso prezzo della tunica (un po' come si faceva nel passato nei collegi inglesi, da quelli per nobili ai più plebei, dove c'era l'uniforme feriale e quella della domenica). Forse avrebbero anche un vantaggio in più: poter essere usati in seguito per altre occasioni.