ma del termogene (magari facciamo un post a parte) non si ricorda nessuno ?hal9000 ha scritto: ma spesso aveva fuori la pubblicità del "Termogene" (non ricordo
la grafia giusta), una specie di pomata contro i dolori, che sulla pelle generava un effetto calore
terribile, la pubblicità era un diavolo che sputava fiamme o qualcosa del genere, non so perché
non venisse venduto in farmacia, oppure mi ricordo male io.
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Drogherie anni Settanta
- hal9000
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Re: Drogherie anni Settanta
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Re: Drogherie anni Settanta
Francamente no Comunque, riprendendo il discorso del topic, io non ho aneddoti specifici sui bottegai, soprattutto non così belli come quello di Barbatrucco. Però li ricordo simpaticamente, ci sapevano fare con la gente, erano molto comunicativi, faceva parte del loro mestiere... E poi quando c'era un bambino, avevano sempre qualche buona parola per lui o una carezza, un buffetto, ricordo il classico pizzicotto sulla guancia quando ero più piccolino, quando addirittura non ci scappava qualche regaletto
Un cosa che mi colpiva molto era la loro velocità nel fare i conti a mente, scrivendo le cifre su un foglio di carta grezza, tutte in colonna... poi tiravano una riga sotto e abbassavano i numeri in pochi secondi... Spesso, poi, tenevano la penna appoggiata sull'orecchio
Un cosa che mi colpiva molto era la loro velocità nel fare i conti a mente, scrivendo le cifre su un foglio di carta grezza, tutte in colonna... poi tiravano una riga sotto e abbassavano i numeri in pochi secondi... Spesso, poi, tenevano la penna appoggiata sull'orecchio
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Re: Drogherie anni Settanta
Ins, non ci crederai, ma prima ancora di finire di leggere mi si è figurata nella mente l'immagine della penna dietro l'orecchio, quando, credo, ancora non c'era l'obbligo del registratore di cassa
Resta di stucco, è un barbatrucco!
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Re: Drogherie anni Settanta
Quando ho dedicato il thread alle drogherie, intendevo riferirmi ai negozi dei cosiddetti "coloniali", non a quelli generici di alimentari, dove si compravano la pasta, i pelati, l'olio e quant'altro. La differenza era che, in questi ultimi, entravamo quotidianamente, nelle "drogherie" in senso stretto solo occasionalmente. E' pur vero che, talvolta, il termine "drogheria" veniva impropriamente usato per indicare qualunque esercizio vendesse alimenti, ma il commerciante con la penna dietro l'orecchio era il salumiere (spesso molto simpatico)dal grembiule bianco, mai il droghiere che, circondato da merci insolite e preziose, nella mia fantasia di bambina appariva più simile ad un alchimista.
- cyke67
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Re: Drogherie anni Settanta
Nel mio paese non ricordo per niente drogherie come le intende lisa jean, ricordo invece benissimo il negozio di "generi alimentari" (noi lo chiamavamo con il cognome della proprietaria) che era dall'altra parte della piazza in cui vivevo. Mi capitava di andare spesso, visto che non si faceva la spesa grossa come si fa ora, e ogni tanto mi capitava anche di desiderare qualche articolo che in casa non si usava per la sorpresa allegata.
- RebekahMikaelson
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Re: Drogherie anni Settanta
Davvero interessanti tutte queste descrizioni delle vecchie drogherie, hanno acceso la mia immaginazione più o meno come la prima volta che, leggendo il "Canto di Natale" di Dickens, sono arrivata al punto dove vengono descritte le botteghe. Grazie per averle condivise anche con chi, come me, non ne ha mai viste di persona
L'unico negozio che ho visto che forse poteva avere qualcosa in comune è un negozietto di generi vari del paesino di montagna (in realtà un piccolo gruppo di case, con più mucche che abitanti, ma stupendo!) in cui andavo in vacanza da piccola. Era sia negozio che tabaccheria ed aveva la buca per la posta e la fermata della corriera (che passava solo nel giorno di mercato ) davanti; vendeva generi alimentari di prima necessità per chi non si sentiva di scendere al paese vicino, qualche prodotto per l'igiene personale e di casa e le cose più disparate, tra cui cartoline così vecchie che alcune erano ancora in bianco e nero; aveva ancora gli scaffali di legno vecchio, scuro e spesso. Sull'insegna era scritto Alimentari e Tabacchi" ma per tutti era "Da Lina". Mi piaceva curiosare mentre la mamma e le zie aspettavano il loro turno. Ricordo che una volta ci si era rotto il pettine e ne abbiamo comprato uno lì: aveva la confezione davvero datata, magari risaliva proprio agli anni 70: non lo trovo più: peccato ; un'altra volta la negoziante mi ha regalato un quadernetto con le pagine ingiallite e la copertina azzurra per disegnarci sopra. Ho potuto vederlo solo fino a quando avevo sette anni, l'anno dopo la signora Lina, credo ultraottantenne, è morta e il negozio ha chiuso; è rimasto solo il bar I bei ricordi però sono ancora lì
L'unico negozio che ho visto che forse poteva avere qualcosa in comune è un negozietto di generi vari del paesino di montagna (in realtà un piccolo gruppo di case, con più mucche che abitanti, ma stupendo!) in cui andavo in vacanza da piccola. Era sia negozio che tabaccheria ed aveva la buca per la posta e la fermata della corriera (che passava solo nel giorno di mercato ) davanti; vendeva generi alimentari di prima necessità per chi non si sentiva di scendere al paese vicino, qualche prodotto per l'igiene personale e di casa e le cose più disparate, tra cui cartoline così vecchie che alcune erano ancora in bianco e nero; aveva ancora gli scaffali di legno vecchio, scuro e spesso. Sull'insegna era scritto Alimentari e Tabacchi" ma per tutti era "Da Lina". Mi piaceva curiosare mentre la mamma e le zie aspettavano il loro turno. Ricordo che una volta ci si era rotto il pettine e ne abbiamo comprato uno lì: aveva la confezione davvero datata, magari risaliva proprio agli anni 70: non lo trovo più: peccato ; un'altra volta la negoziante mi ha regalato un quadernetto con le pagine ingiallite e la copertina azzurra per disegnarci sopra. Ho potuto vederlo solo fino a quando avevo sette anni, l'anno dopo la signora Lina, credo ultraottantenne, è morta e il negozio ha chiuso; è rimasto solo il bar I bei ricordi però sono ancora lì
What we see and what we seem is but a dream. A dream within a dream...