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Modi di dire e parole tipicamente degli anni 70

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galerius
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Re: Modi di dire e parole tipicamente degli anni 70

Messaggio da galerius »

lisa jean ha scritto:"Panato" in questo senso è molto carino :D , però non l'ho mai sentito. Potrei cominciare a diffonderlo io...Chissà se, piuttosto, non venga da "pania" ;)
Interessante proposta, ma nel frattempo penso di aver appurato che viene dal piemontese ampané, "impanare"...apposta non era diffuso altrove.
Però mi piace, anch'io lo voglio rimettere in uso :D
Attento, Black Jack, perché adesso ti tingo...sarebbe "ti tengo", ma è per far rima con...GRINGO...!
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Betelgeuse
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Re: Modi di dire e parole tipicamente degli anni 70

Messaggio da Betelgeuse »

Vado OT, ma volevo un parere " settantiano ", quindi attendibile.
Per le donne che hanno queste cariche: si dice sindaco o sindaca? ministro o ministra?
:mrgreen:
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Insight
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Re: Modi di dire e parole tipicamente degli anni 70

Messaggio da Insight »

Correttamente si dovrebbe dire "ministra", "sindaca" e anche "assessora". Del resto alla tv e alla radio già si sentono spesso usare questi termini. Francamente non mi dà fastidio, ci abitueremo. E' molto peggio usare termini inglesi per qualsiasi cosa. Per esempio, definire una riforma del lavoro col termine "job act", o le adozioni delle coppie di fatto "step adoption": oltre che linguisticamente estranee alla nostra bella lingua, che non ha certo bisogno di essere supportata da idiomi stranieri, espressioni di questo tipo mirano anche a confondere le persone secondo me, ossia a far credere che si tratti di provvedimenti innovativi, estremamente validi, appunto perché hanno l'etichetta estera. Un marchio di garanzia... Si tratta, pertanto, di un uso strumentale e demagogico della lingua, oltre che orribile. Naturalmente, secondo me. Chiedo scusa per la divagazione.
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lisa jean
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Re: Modi di dire e parole tipicamente degli anni 70

Messaggio da lisa jean »

Nei Settanta il vocabolario era più maschilista di quello di oggi, per cui premettere il sostantivo donna al corrispondente maschile sembrava il massimo delle "pari opportunità" :lol: Allora erano dunque donna-ministro e donna-sindaco (così come donna-poliziotto e donna-ingegnere). Si faceva eccezione solo per dottoressa, professoressa e avvocatessa, ormai in uso da secoli, probabilmente; solo alcuni si ostinavano ad usare questi termini al maschile anche per le donne. Alle medie usai (non ricordo perché) la parola "notaia" in classe: l'insegnante di lettere mi disse che era una forma introdotta dal femminismo, senza peraltro prendere posizione. In quel periodo appresi con piacere, in televisione, che nei paesi anglofoni la forma Ms aveva ampiamente preso il posto di Mrs e Miss; sperai vivamente che potesse accadere un giorno anche in Italia l'abolizione di questa assurda "casistica" :lol: ! Oggi, di fatto, si usano per lo più le forme femminili: mi pare resistano come forme "comuni" solo medico e ingegnere.
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galerius
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Re: Modi di dire e parole tipicamente degli anni 70

Messaggio da galerius »

La lingua, perlomeno quella parlata dalla gente comune, evolve dal basso, e segue in questo criteri che poi si possono ridurre essenzialmente a due : facilità ed eufonia. Una parola dev'essere non troppo difficile da pronunciare e 'suonare bene', in sostanza. Be', se non si è mai sentito "sindaca" - che a me richiama Guglielma e la sua vita di melma cantata da Bisio - una ragione ci sarà...

Nel Decennio mi pare di ricordare, al contrario di Lisa, che si rivendicasse la declinazione maschile anche per le donne : il nemico allora era soprattutto il prefisso -essa, visto come sminuente.
Probabilmente le posizioni femministe non erano univoche in tal senso, c'erano diverse scuole di pensiero.

Io comunque "sindaca" lo trovo veramente terribile.
Lo dirò solo se minacciato di torture o mutilazioni.
Se si limitano al carcere, vado dentro prima di farmelo uscire dalla bocca.
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Mauro Tozzi
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Re: Modi di dire e parole tipicamente degli anni 70

Messaggio da Mauro Tozzi »

lisa jean ha scritto:"Panato" in questo senso è molto carino :D , però non l'ho mai sentito. Potrei cominciare a diffonderlo io...Chissà se, piuttosto, non venga da "pania" ;)
Di "panato" io conosco solo le fettine... em_razz
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Re: Modi di dire e parole tipicamente degli anni 70

Messaggio da galerius »

Mauro Tozzi ha scritto:
lisa jean ha scritto:"Panato" in questo senso è molto carino :D , però non l'ho mai sentito. Potrei cominciare a diffonderlo io...Chissà se, piuttosto, non venga da "pania" ;)
Di "panato" io conosco solo le fettine... em_razz
Ma infatti penso venga proprio di lì ;)
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Re: Modi di dire e parole tipicamente degli anni 70

Messaggio da Insight »

galerius ha scritto:La lingua, perlomeno quella parlata dalla gente comune, evolve dal basso, e segue in questo criteri che poi si possono ridurre essenzialmente a due : facilità ed eufonia. Una parola dev'essere non troppo difficile da pronunciare e 'suonare bene', in sostanza. Be', se non si è mai sentito "sindaca" - che a me richiama Guglielma e la sua vita di melma cantata da Bisio - una ragione ci sarà...

Nel Decennio mi pare di ricordare, al contrario di Lisa, che si rivendicasse la declinazione maschile anche per le donne : il nemico allora era soprattutto il prefisso -essa, visto come sminuente.
Probabilmente le posizioni femministe non erano univoche in tal senso, c'erano diverse scuole di pensiero.

Io comunque "sindaca" lo trovo veramente terribile.
Lo dirò solo se minacciato di torture o mutilazioni.
Se si limitano al carcere, vado dentro prima di farmelo uscire dalla bocca.
Eppure in passato abbiamo tutti usato parole ben peggiori di "sindaca" che arrivavano dal basso, come ad esempio "negro", "mongoloide" o "spastico"....Io penso che la lingua, pur evolvendosi dal basso, qualche volta debba anche essere "corretta" dall'alto :)
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Re: Modi di dire e parole tipicamente degli anni 70

Messaggio da galerius »

Con gli esempi che adduci ci spostiamo però nel campo semantico...lì è chiaro che 'dal basso' arriva di tutto e di peggio.
Le mie osservazioni erano puramente 'fonologiche'.
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Re: Modi di dire e parole tipicamente degli anni 70

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Sicuramente hai ragione, ma appunto quello che volevo dire io è che non sempre una parola che foneticamente suona bene perché arriva dal basso è semanticamente la più opportuna e corretta da usare, allora bisogna intervenire dall'alto secondo me...
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