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Tex Willer

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inout
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Re: Tex Willer

Messaggio da inout »

Whiteshark ha scritto:
lespaul ha scritto:Ricordo molto bene il n. 200, tutto a colori, uscito nel giugno 1977...
Protagonisti i "soliti" cattivissimi Hualpai, resosi protagonisti del furto di una "kacinah" sacra. Inevitabile la pesantissima punizione inflitta ai malcapitati dai nostri pards, al termine della quale gli Ualpai usciranno decimati. Splendidi i disegni di Galep.
Ricordo benissimo anch'io questo fumetto, tex e i suoi pards compirono una vera e propria pulizia etnica.
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Quickdraw
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Re: Tex Willer

Messaggio da Quickdraw »

Parliamo anche dei bravi disegnatori di questo bel fumetto nostrano.
Oltre a Galeppini ricordo Gugliemo Letteri (il mio preferito in assoluto :) ), Giovanni Ticci, Claudio Villa (non il celebre cantante), Fernando Fusco, Fabio Civitelli, Vincenzo Monti, Virgilio Muzzi, Erio Nicolò ma ce ne sono anche molti altri (per non parlare dei recenti).

Come ho anticipato, il mio preferito è Letteri, esordì su Tex con "Agguato fra le rocce", la prima data di pubblicazione di questa storia è il 1964, esattamente dal n.25 al 30 della Serie a strisce "Nebraska", sarà poi ristampata in Tex gigante 68-69 del 1966, e in Tex Tre Stelle nel 1969.
Mi piace non solo per lo stile chiaro e lineare, ma anche perché si trova a disegnare spesso le avventure in cui è coinvolto "El Morisco", e quando c'è "el brujo", si ha a che fare con magia e occultismo.

Il suo vero nome è "Ahmed Jamal" ed è nato in Egitto dove ha studiato scienze e medicina, ma si occupa soprattutto di studiare le scienze occulte.
Costretto a lasciare il suo paese natio per aver profanato una tomba, giunge in Messico dove, dopo un inizio come professore presso l'Università, ritorna a dedicarsi ai miti degli aztechi e a tutte le leggende possibili. Grazie alla sua conoscenza medica aiuta i contadini del villaggio di Pilares che in cambio lo riforniscono di cibo o gli portano strani animali e piante che colleziona per studiarli, anche se a volte non lo vedono di buon occhio per via dei pasticci magici e misteriosi in cui si trova coinvolto.
Il suo laboratorio chimico è attrezzatissimo e analizza qualsiasi problema con metodo scientifico, non tralasciando però la sua esperienza nel campo dell'occulto.
Suo fedele aiutante, maggiordomo, tuttofare è Eusebio, che ha antiche discendenze azteche.

Esordisce nel 1967 nel n° 76/77 dal titolo "Formiche Rosse" con gli aztechi della regina Esmeralda alle prese con banditi messicani e funghi allucinogeni.
Ma la storia più famosa è quella del 1969, quando i pards avranno a che fare con "Il Signore dell'abisso" e le terribili pietre verdi che danno la morte in un modo alquanto orribile...
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Whiteshark
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Re: Tex Willer

Messaggio da Whiteshark »

Secondo i miei gusti invece nessuno ha la scorrevolezza e piacevolezza nel disegno di Erio Nicolò. Memorabile il doppio albo "La freccia spezzata" - "Le colline della paura", con Tex coinvolto in un sordido tentativo di recuperare dei soldi "sporchi" in territorio indiano.
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Re: Tex Willer

Messaggio da Quickdraw »

Si anche Nicolò non era male, secondo me tutti i disegnatori di quell'epoca sono notevolmente migliori dei quelli di adesso.

Comunque dopo Letteri e Galep, a me piace molto Giovanni Ticci che esordisce nel n° 91 di Tex gigante dal titolo "Vendetta indiana".
Mi piace soprattutto quando disegna le avventure ambientate in Messico o in Canada con le giubbe rosse e gli indiani del nord come ad esempio nella storia "Sulle piste del nord", il n° 122, un avventura che si conclude dopo 3 numeri. Chiamati da Jim Brandon, i pards devono affrontare il solito losco affarista che prova a far scoppiare una rivolta indiana per impossessarsi oltre tutto anche di un ricco giacimento d'oro.
Tex e i suoi dovranno far fuori anche la banda di indiani Fox desiderosi di scendere sul sentiero di guerra...
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Whiteshark
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Re: Tex Willer

Messaggio da Whiteshark »

Anche Ticci è bravo, ma Nicolò per me resterò, assieme all'icona Galep, il numero 1. Forse perchè ha disegnato lui la mia avventura preferita di Aquila notte: "Il grande intrigo", che comprende gli Albi "Arizona" - "La Trappola" - "In nome della legge" - "La cella della morte" - "Mohaves" e "L'ombra del patibolo". Ancora adesoo la rileggo per la duecentesima volta con grande piacere
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Re: Tex Willer

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Qualcuno ha dei dati di vendita dell'albo di tex willer relativi agli anni 70? qualcuno mi ha parlato di quasi un milione di copie vendute, cifra che ritengo plausibile anche se non ho mai trovato conferme in merito.
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Re: Tex Willer

Messaggio da Alias »

Negli anni 70, la Sergio Bonelli Editore (che all'epoca si chiamava Daim Press), mise insieme una formidabile squadra di disegnatori al servizio del Ranger:
Aurelio Galeppini, il creatore grafico;
Guglielmo Letteri e Giovanni Ticci, che cominciarono nei '60;
Erio Nicolò, il mio preferito, un tratto chiaro, pulito inconfondibile. Il suo Tex aveva un volto più "umano" rispetto a quello dei suoi colleghi;
Fernando Fusco, bravissimo disegnatore ed affermato pittore, creatore tra gli altri de "Lone Wolf" e "I Due dell'Apocalisse" pubblicati su "L' Intrepido". Mi piacevano i suoi disegni ma non il suo Tex.
Virgilio Muzzi, anche lui aveva incominciato nei '60, disegnò all'inizio del nostro decennio il bellissimo episodio "La dama di picche".

Confesso che nessuno tra i pur bravi disegnatori che vennero dopo è mai riuscito a trasmettermi le stesse emozioni dei Signori sopracitati.
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Re: Tex Willer

Messaggio da Alias »

Whiteshark ha scritto:Anche Ticci è bravo, ma Nicolò per me resterò, assieme all'icona Galep, il numero 1. Forse perchè ha disegnato lui la mia avventura preferita di Aquila notte: "Il grande intrigo", che comprende gli Albi "Arizona" - "La Trappola" - "In nome della legge" - "La cella della morte" - "Mohaves" e "L'ombra del patibolo". Ancora adesoo la rileggo per la duecentesima volta con grande piacere
Pienamente d'accordo, "Il grande intrigo" resta la più avvincente storia di Tex, a mio avviso tutt'ora insuperata.
E merita un posto nel Pantheon del fumetto in assoluto.

Un azzeccatissimo intreccio di storie (Tex nel carcere, Kit e Tiger nella riserva Navajo a fronteggiare l'agressione delle giacche azzurre e le angherie del nuovo agente Lyman, il vecchio cammello Carson a darsi da fare con gli indiani Mohaves per fare fuggire Tex, e i vari "cattivi" che cospirano per liquidare il ranger e impossessarsi della riserva Navajo...), che si sovrappongono mantenendo costante la tensione del lettore su tutti i fronti.

Aggiungiamoci i disegni da urlo di Erio Nicolò, e il capolavoro è fatto.

Ach, piacerebbe anche a me avere quegli albi fra le mani per poterli rileggere...
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Re: Tex Willer

Messaggio da Whiteshark »

inout ha scritto:Qualcuno ha dei dati di vendita dell'albo di tex willer relativi agli anni 70? qualcuno mi ha parlato di quasi un milione di copie vendute, cifra che ritengo plausibile anche se non ho mai trovato conferme in merito.
I dati che ho trovato parlano di cifre variabili dalle 750.000 alle 850.000, cifra comunque notevolissima anche per l'epoca. Il primo fumetto bonelliano ad arrivare al milione fu Dylan Dog a fine anni '80 - primi '90.
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Re: Tex Willer

Messaggio da alemaro »

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raga, io non so voi,.... ma quando nel '71 o '72 in casa di mio zio lessi "il figlio di mefisto"....
con me TEX e la sua banda chiusero...!!!


la sera avevo il terrore ad andare a letto....
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