Tex Willer

[Quickdraw]

Oltre ai fumetti Corno, sto leggendo e rileggendo in questo periodo anche quelli di Tex e mi viene da fare una considerazione.
In occasione dei numeri 100,200 ecc., l'albo era interamente a colori, mentre si sa Tex è rigorosamente in bianco e nero.

Bè, come mio gusto personale ritengo che Tex è uno dei pochi fumetti (o forse l'unico) che non ha bisogno del colore per guadagnare consensi, anzi a me le sue storie se sono in bianco e nero piacciono di più.

Gli altri fumetti come i Supereroi o il Topolino guadagnano molto con il colore, soprattutto i Supereroi con i loro costumi sgargianti e gli effetti speciali necessitano obbligatoriamente del colore.

Mentre i personaggi di Tex e le sue ambientazioni a me piacciono proprio di più in bianco e nero, con alcuni disegnatori che sanno creare begli effetti chiaro-scuro.

[barbatrucco]

Assolutamente d'accordo Quick, e trovo sia così ancor oggi
E' come se il bianco e nero restituisse l'atmosfera dei film western "storici" ancora in scala di grigi, ma una lancia in favora dei "colorati" mi sento di spezzarla per quell'effetto "nostalgico" da "fumetti in tv" che mi trasmettono e per l'oggettiva qualità, come nel relativamente recente numero 600.

[Quickdraw]

Nel 600 il colore è stato aiutato dalla presenza di molte Giubbe "Rosse"

Comunque per quanto riguarda la storia di quel 600 (non troppo esaltante a dire il vero), è pari pari come quella del film di Banderas "Il 13° guerriero" ma ambientata nel West invece che tra i vichinghi.

[barbatrucco]

Interessante, non conosco il film. Sicuramente ci sono state avventure migliori, specialmente degli anni d'oro, e forse la storia avrebbe meritato più ampio respiro mediante lo sviluppo in numeri successivi, ma questa è una caratteristica di tutti gli speciali di Tex. Però non era affatto da buttare, e considerato che quando comprai quel numero non leggevo le avventure del nostro da una vita (più di recente mi è capitato sempre con storie attuali, nient'affatto malvage) fu un piacevole tuffo nel passato

[Insight]

Io ho letto solo una storia di Tex in tutta la mia vita, che però forse continuava in più giornalini. Può darsi allora che abbia letto due o forse anche tre numeri. Questa storia è quella de "El Muerto", il tizio con la faccia sfigurata, brutta brutta Per questo mi ricordo della storia, per la faccia di quel tipo, che era anche piuttosto cattivello Però non l'ho letta nel 1976, sarà stato il 78-79, credo, ero già abbastanza grande. O forse addirittura 80-81, saranno state delle ristampe...

[Quickdraw]

La seconda serie di Tex "gigante" ha avuto diverse ristampe. Quella più classica è identificata con le "Tre Stelle" che appunto ha 3 stelle disegnate sul bordo. Poi ci sono: "Tutto Tex" e "Tex nuova ristampa" che hanno una copertina con una grafica differente rispetto alla serie diciamo originale e quindi sono facilmente riconoscibili.

Clicca sulla miniatura per ingrandire
Clicca sulla miniatura per ingrandire

[Insight]

Sì, il disegno me lo ricordo... Ma non so scegliere tra la uno, la due e la tre Però mi sembra di ricordare che la storia si sviluppasse in diversi numeri, perché io attendevo il seguito... Ma può darsi che mi sbagli.

[Quickdraw]

I due albi che contengono la storia del "Muerto" sono il "Tex n. 190 - El Muerto" e il numero successivo – "Tex n. 191 - La collina degli stivali"
Ecco l'altro numero:
Clicca sulla miniatura per ingrandire

[Insight]

Ah, ecco... Mi ricordo anche di questo successivo disegno... Quindi io avevo il 190 e il 191... Grazie, Quick. Non era male quella storia, mi aveva appassionato

[Mauro Tozzi]

In fatto di copertine settantiane di Tex, anche questa è eccellente:



Diciamo che buona parte del successo di Tex si deve anche a queste storie che ogni tanto uscivano dai classici canoni del western.