Grappa Julia...e la sua bionda testimonial

[aldecast]

...e chi non se la ricorda? ..con le sue poderose curve in bella vista nei bar o...

...in molte nostre case? Era negli allora mobili bar dall'apertura a ribaltina e dal fondo fatto a specchio; mobili che nella maggior parte erano o laccati o lucidati a "poliestere" tirati a specchio che gli specchi poi non servivano più.
Dal nome storico e altisonante della divisione alpina mandata nelle campagne di Grecia (1940-41) e in quella di Russia (1942-43), la Stock di Trieste ne fece un suo cavallo di battaglia con Stock 84 e Royal Stock.
Vi ricordate questa pubblicità?
"Se la squadra del vostro cuore ha vinto, brindate con Stock 84, se ha perso consolatevi con Stock 84..."
Allo stadio quando con le radioline a transistor accese per tenere d'occhio anzi d'orecchio le vicende sugli altri campi di gioco, per più di quarant'anni, ogni domenica alla radio si ascoltava lo slogan della Stock di Trieste legato a ''Tutto il calcio minuto per minuto'.

Ma molto più ci ricordiamo della sua bionda testimonial...

SILVIA KOSCINA, (Zagabria 1933 - Roma 1994) il suo nome di battesimo era Sylva Koskinon, padre di origine greca, la madre polacca. Fu la risposta nostrana alle curve di Marylin Monroe, protagonista di molti film e sceneggiati televisivi dal 1950 al 1970 come:
"Ladro lui, ladra lei" del 1958 per la regia di Luigi Zampa,

e sempre di Zampa "Il vigile" del 1960 a fianco dell'impareggiabile Alberto Sordi.

Un suo fantomatico "affaire" con il ministro Tambroni (1901 - 1963, primo ministro nel 15° governo della repubblica dal marzo al luglio del 1960 con il voto determinante dei deputati missini) fu oggetto d'indagine da parte dell'UAR (Ufficio Affari Riservati del Ministero degli Interni). I rotocalchi d'allora riportavano le sue interviste nelle quali la Koshina con soddisfazione considerava le proprie bellezze... come marmi di Carrara!

[galerius]

A quell'epoca - primissimi '70 - il periodo di maggior fulgore e popolarità dell'attrice era già un po' passato ; ormai altri personaggi erano saliti alla ribalta.
Ma l'immagine di Sylva Koscina con le foglie di vite a coprirle il seno ( malizie d'antan... ) la ricordo bene, come no.
Non mi sembra ci sia mai stata una bottiglia di Julia a casa nostra...

[Mauro Tozzi]

Mi ricordo lo slogan dell'epoca, "Grappa Julia, la grappa di carattere".

[barbatrucco]

Bravo Aldecast, questo è lo spirito

Più in là nei '70 mi pare ci fosse una pubblicità con gli alpini e un'altra, o forse era la stessa, comunque abbastanza scanzonata, in cui venivano girate varie località di Italia mostrandone le tradizioni.

A quell'epoca - primissimi '70 - il periodo di maggior fulgore e popolarità dell'attrice era già un po' passato ; ormai altri personaggi erano saliti alla ribalta.
Ma l'immagine di Sylva Koscina con le foglie di vite a coprirle il seno ( malizie d'antan... ) la ricordo bene, come no.
Non mi sembra ci sia mai stata una bottiglia di Julia a casa nostra...

Eh, la Koshina era la Koshina, e anche nei suoi anni più tardi conservava un certo fascino
Quella reclame settantiana, ancora nel fiore dell'età, era di una malizia piacevolissima

Qualche volta la Julia in casa si prendeva, ma data la giovanissima età non ebbi mai occasione di provarla, nonostante ogni tanto qualche assaggino alcolico "di rapina" me lo concedessi

[galerius]

Eh, la Koshina era la Koshina, e anche nei suoi anni più tardi conservava un certo fascino

Ah, su quello non c'è dubbio.
Gli anglosassoni hanno un acronimo per definire le donne non giovanissime ma ancora piacenti...è un po' volgare, però, per cui lo lasciamo nella tastiera
Preciso comunque che mi riferivo alla popolarità e all'essere 'sotto i riflettori' ; in quel periodo, quanto a esposizione mediatica, i personaggi televisivi e i cantanti avevano ormai superato gli attori.

[barbatrucco]

Su questo non c'è dubbio, ogni epoca ha le sue categorie di idoli e, se del caso, sex symbol

[Insight]

Una delle bottigliette mignon da me più ambita. Fu tra le prime che mi procurai, per la mia collezione. Per me è sempre stata la grappa degli alpini, anche per questo mi era simpatica. Di Sylva Koscina non sapevo nemmeno l'esistenza

[lisa jean]

Una delle bottigliette mignon da me più ambita. Fu tra le prime che mi procurai, per la mia collezione.

E'una delle poche che conservo: la considero uno dei simboli più rappresentativi dei Settanta

[Insight]

Io purtroppo non ce ne ho più neanche una...A parte che nel corso degli anni, senza che fossero aperte, misteriosamente sono evaporate attraverso il tappo che forse non era ben sigillato... Quindi erano tutte circa metà piene (io sono un ottimista e le vedevo così ) e questo fatto, insomma, diciamo che ha accelerato il loro funerale, perché qualche altro a casa mia, invece, le vedeva metà vuote...Così è finita nella spazzatura anche la mitica grappa julia insieme alle sue compagne, ormai una ventina d'anni fa...