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Lo scioglimento dei Beatles

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Insight
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Lo scioglimento dei Beatles

Messaggio da Insight »

Il 10 aprile 1970, il mondo venne a conoscenza dello scioglimento della band rock più famosa della Storia, ossia i Beatles. A dare l’annuncio fu Paul McCartney, in concomitanza con l’uscita, proprio in quello stesso giorno, del suo primo album da solista.
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Sullo scioglimento dei “Fab Four”, le cui voci cominciarono a circolare già alla fine del 1968, molto si è detto e scritto, e continua a parlarsene ancora oggi. Alcuni attribuiscono la causa della rottura alla relazione troppo “ingombrante” tra John Lennon e Yoko Ono, la cui interferenza all’interno del gruppo finì per distruggerne l’equilibrio. Questa ipotesi, tuttavia, è stata seccamente smentita da Paul McCartney.

Altri, invece, parlano soprattutto di divergenze su interessi economici, sulla gestione della “Apple” (la società che curava gli affari dei Beatles), ma anche di una certa “crisi artistica”, di un venir meno della coesione fra i quattro (che era stata la loro vera forza), che secondo i critici musicali divenne evidente con l’uscita, nel novembre del 1968, dell’album “The Beatles”, meglio conosciuto come il “White Album”.
Probabilmente, tutti questi fattori insieme hanno concorso allo scioglimento, ai quali bisogna aggiungere, a mio parere, un naturale logoramento dei rapporti, del tutto prevedibile, fra quattro musicisti che non solo suonavano insieme, ma condividevano gran parte delle loro vite da oltre un decennio.
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Il libro di Philip Norman, famoso biografo dei Beatles, intitolato “John Lennon”, pubblicato in Italia da Mondadori nel 2008, ricostruisce nei termini seguenti l’ultimo periodo che precedette lo scioglimento della band.

Nel settembre del 1969, Lennon aveva già deciso di lasciare i Beatles, il che avrebbe certamente determinato la dissoluzione del gruppo, e trovò il coraggio di annunciare la sua decisione agli altri tre membri in una riunione che si tenne negli studi della Apple, il giorno 20 di quel mese. Da parecchio tempo non si vedevano tutti e quattro e quella riunione, indetta per la stipula di un nuovo contratto con la Capitol Records, si trasformò in un’occasione per dare sfogo alle rimostranze di John nei confronti di Paul.
Lennon, prima accusò McCartney di averlo emarginato e messo in ombra, e poi gli rinfacciò di usare il nome del gruppo per sfornare la sua “musica per vecchiette”.

Vi furono scintille fra i due, ma Paul infine cercò di essere accomodante. Proprio quando il litigio sembrava rientrato e McCartney aveva cominciato a discutere sul modo in cui il gruppo avrebbe dovuto affrontare i prossimi lavori, Lennon lo interruppe seccamente, dicendogli: “Forse non hai capito, vero? Il gruppo è finito, io me ne vado via”.

Più tardi, in quella stessa giornata, John confidò a Yoko: “Con i Beatles è finita. D’ora in poi ci sei soltanto tu, ok?”. E, ancora qualche giorno dopo, disse al manager Allen Klein: “E’ semplicissimo: io ho creato la band e io l’ho sciolta”.

L’annuncio di John fu preso seriamente dagli altri tre componenti; tuttavia, in quella stessa riunione, tutti insieme decisero di non diffondere ancora la notizia, dal momento che avevano appena firmato il contratto con la Capitol, il quale non poteva essere buttato subito all’aria. Lennon si impegnò, per il momento, a non rivelare alla stampa lo scioglimento e, come vedremo, mantenne la promessa.

Possiamo dire, dunque, che mentalmente i Beatles si erano già sciolti il 20 settembre 1969, ma la notizia non era ancora stata rivelata alla stampa e quindi per il mondo il gruppo esisteva ancora.
Sei giorni dopo la riunione alla Apple, anzi, uscì l’album "Abbey Road", che fu un grande successo e diffuse tra i fans dei Beatles un’effimera scintilla di speranza che la situazione non fosse così disperata come prospettato dai giornali: la stampa inglese, infatti, in quel periodo si dilettava a pronosticare un imminente scioglimento della band.

La questione del futuro dei Beatles, dopo essere entrata in uno stato di quiescenza, anche grazie al grande successo commerciale di Abbey Road, riesplose drammaticamente in marzo dell’anno seguente. Ben quattro dischi della “famiglia” dei Beatles dovevano uscire il mese successivo: il primo album da solista di Paul, intitolato semplicemente “McCartney”, la cui uscita era stata fissata dalla EMI per il giorno 10 aprile; il disco solista di Ringo Starr, “Sentimental Journey”; una compilation per il mercato americano intitolata “Hey Jude” e, soprattutto, l’album dei Beatles “Let it be”, la cui uscita era stata fissata dalla Apple Records per il giorno 24 aprile.

Preoccupati per gli effetti deleteri, da un punto di vista commerciale, che avrebbero comportato la contemporanea presenza sul mercato di troppi prodotti di marchio Beatles e soprattutto le uscite così ravvicinate nel tempo degli album “McCartney” e “Let it be”, sia il manager Allen Klein sia gli altri tre Beatles cercarono di indurre la EMI e Paul McCartney a ritardare l’uscita del disco solista. In particolare, John Lennon e George Harrison scrissero insieme una lettera a Paul, informandolo di aver comunicato alla EMI di posticipare l’uscita dell’album McCartney a giugno, dichiarandosi certi che lui sarebbe stato d’accordo. Fecero consegnare la lettera a Ringo, che la portò a Paul nella sua casa di Londra.

Ma Paul McCartney, quando lesse la lettera, andò su tutte le furie, sbatté fuori di casa il povero Ringo e non solo lanciò sul mercato il suo album il giorno 10 aprile, come già concordato con la EMI, ma fece uscire le prime cento copie con all’interno quattro pagine in cui era riprodotta un' “intervista a se stesso”, nella quale rivelava che i Beatles erano ormai praticamente divisi su tutto e che, in sostanza, erano sciolti.
Le clamorose dichiarazioni di McCartney erano state trasmesse alla stampa già il giorno 8 aprile e pubblicate dal Daily Mirror il 9. Ma fu il giorno seguente, 10 aprile 1970, con l’uscita dell’album McCartney, che la notizia dello scioglimento venne ripresa da tutti i giornali del mondo e divenne globale.

Stando alla biografia di Philip Norman, John Lennon non si arrabbiò con Paul McCartney per aver dato per primo l’annuncio, ma se la prese piuttosto con se stesso per non essere stato altrettanto furbo e aver taciuto per tanti mesi, per spirito di squadra, la decisione che egli stesso aveva preso. Ancora una volta, infatti, il suo amico-rivale gli aveva soffiato le prime pagine dei giornali, facendo peraltro un’enorme pubblicità al suo primo album da solista.
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Al diffondersi della notizia, il giorno 10 aprile, una grande folla di persone si radunò all’esterno della Apple. Un reporter televisivo dichiarò che “l’evento è così importante che gli storici potrebbero ricordarlo come una pietra miliare nel declino dell’impero britannico”.

Tempo dopo, invece, in una famosa intervista, John Lennon dichiarò: “I Beatles hanno iniziato a disgregarsi lentamente dopo la morte di Brian… (Brian Epstein, il loro primo manager, che si suicidò nell’agosto del 1967 in seguito a una crisi depressiva) … E’ una cosa naturale. Non è un terribile disastro. La gente continua a parlarne come se fosse la fine del mondo; ma è soltanto un gruppo rock che si è sciolto. Davvero nulla di così importante…”.
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Betelgeuse
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Re: Lo scioglimento dei Beatles

Messaggio da Betelgeuse »

Da quello che ho capito da varie letture, compresa la nota finale di Insight, alcune delle quali estemporanee e di cui non ho più traccia, sembra che l'inizio della dissoluzione dei Beatles va a coincidere con la scomparsa del loro manager Brian Epstein, avvenuta nel periodo in cui i quattro andarono a fare un soggiorno spirituale in India, che contribuì soltanto a confondere le idee.
Epstein era finora stato il collante che aveva tenuto insieme i caratteri fortissimi di almeno 3 su 4 componenti del gruppo ( di solito il serafico Ringo faceva da paciere ). Venuta a mancare questa figura equilibratrice, fu più facile che persone esterne al gruppo manifestassero la loro influenza, sulle scelte artistiche e non.
I Beatles venivano da uno scintillante 1967, concluso con il mezzo flop televisivo del Magical Mystery Tour, e il nuovo anno vide la prepotente comparsa di questo personaggio, Yoko Ono, da molti percepita come il quinto Beatle.
Il fatto che quest'artista famosa e d'avanguardia per tutti gli anni 60, consigliasse il suo compagno John in campi dove prima, tutti e 4 decidevano collegialmente, diede l'occasione a scelte che finirono per dividere, anzichè unire: è il caso della pubblicazione di " Revolution n.9 ", di Yoko e John, incluso nel doppio album del gruppo, del 1968, pezzo non gradito dagli altri 3 e da McCartney in particolare, quest'ultimo infastidito soprattutto dal fatto che si dava, in questo modo, la patente di sperimentatore a Lennon, e non agli altri 3.
Yoko Ono a parte, la goccia che fece traboccare il vaso fu probabilmente la pubblicazione dell'album Let it Be, che fece precipitare, in quelle settimane del 1970, una situazione già in qualche modo definita.
E qui entra in gioco un'altra presenza ingombrante, quella del produttore Phil Spector, che aggiunge un fiume di violini ad alcune canzoni di Paul, come ad esempio " The Long and Winding Road ", rendendole lontane dallo spirito originario, e mandando lo stesso McCartney su tutte le furie, facendogli dire che tutto questo era " un'intollerabile interferenza con il proprio lavoro ".
Infine, e non da ultimo, dopo la decisione datata fine 1966, di non fare più concerti, verso il 1969 vi fu una spaccatura nel gruppo, con alcuni che volevano fortissimamente il ritorno all'attività live,contro l'altra metà che non ne voleva sapere.
Insomma: vari problemi legati al marketing, al business, a un'identità che si stava irrimediabilmente perdendo, e che vedeva un gruppo rappresentato ormai da 4 uomini d'affari, più che musicisti, e comunque ormai non più motivati ed entusiasti.
Nel frattempo, gente come i Led Zeppelin, i Bee Gees e i Deep Purple stavano cominciando a insidiare la loro leadership, forti di una proposta nuova e più fresca, e lo scioglimento a quel punto fu inevitabile.
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Insight
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Re: Lo scioglimento dei Beatles

Messaggio da Insight »

A mio parere (di grande amante dei Beatles), quali che siano state le cause determinanti, lo scioglimento è stato davvero un bene... Credo che i Beatles si siano separati proprio al momento giusto, non un anno prima né un anno dopo. Sono convinto che se avessero continuato, avrebbero perso molto di quell'aura mitica che ancora oggi li avvolge... Non ce l'avrebbero fatta a reggere il passo dei nuovi gruppi emergenti, quelli ricordati da Betelgeuse e tanti altri, e avrebbero finito per scadere nel patetico...Davvero sarebbero diventati un gruppo "per vecchiette" :)

I Beatles sono stati una "macchina perfetta": dal punto di vista della comunicazione e delle strategie di mercato non hanno sbagliato niente, neppure quando si sono sciolti.
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Re: Lo scioglimento dei Beatles

Messaggio da Betelgeuse »

Insight ha scritto:A Non ce l'avrebbero fatta a reggere il passo dei nuovi gruppi emergenti, quelli ricordati da Betelgeuse e tanti altri, e avrebbero finito per scadere nel patetico...Davvero sarebbero diventati un gruppo "per vecchiette" :)
Ma sai, non sono molto d'accordo.
A parte il fatto che Abbey Road ( 1969 ) e Let It Be ( 1970 ) sono dei grandi album, i Beatles stavano affinando la loro proposta con eccellenti virate al progressive, che allora stava nascendo ( I Want You, Come Togheter, la stessa Across The Universe ). Stavano cambiando, ma questo non significa che la loro proposta sarebbe scaduta per forza.
Il loro problema è che si erano IMPIGRITI, si erano IMBORGHESITI.
Almeno nel gruppo.
Prova ne è il grande successo dei primi dischi solisti di Harrison, Lennon e McCartney.
C'era, però, come scritto precedentemente, gente più giovane, convinta ed entusiasta in giro, con una tecnica sopraffina ( Pink Floyd, Led Zeppelin e compagnia bella ), che, guarda caso, venderanno nel periodo dello scioglimento dei Beatles, vagonate di dischi.
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lespaul
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Re: Lo scioglimento dei Beatles

Messaggio da lespaul »

Certo, non abbiamo la controprova ma io la vedo come Insight. Sono diventati una tale leggenda anche per lo scioglimento fatto al momento giusto. Si tratta ovviamente di opinioni e per certi versi, viste le proposte musicali dei singoli componenti nel dopo-Beatles, a me va benissimo così.
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Re: Lo scioglimento dei Beatles

Messaggio da Insight »

Diciamo che dopo lo scioglimento soprattutto (o forse solo) John Lennon ha scritto canzoni bellissime come Imagine e Jealous guy, però a ben vedere sono brani completamente avulsi dal contesto e dalle tendenze musicali dell'epoca. Soffiavano "nuovi venti" negli anni Settanta e, a mio parere, i Beatles non avrebbero più avuto molto da dire. Loro erano legati mani e piedi agli anni Sessanta, erano stati, anzi, una delle icone di quel decennio. Qualcuno addirittura disse: "Finiti i Beatles, finiti gli anni Sessanta". Forse questo è esagerato, però si avvicina abbastanza al vero.

E' stato davvero meglio così. Meglio che abbiano continuato, in un certo senso, a "vivere" nelle canzoni dei nuovi gruppi che sicuramente hanno preso, quasi tutti, qualcosa da loro. E' giusto così, dopo tutto i maestri esistono per essere superati :)
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Re: Lo scioglimento dei Beatles

Messaggio da lespaul »

Superati ma al contempo...insuperabili!
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Re: Lo scioglimento dei Beatles

Messaggio da Whiteshark »

Da musicista dilettante e grande fan dei Beatles, credo che come sempre in questi casi le cause siano molteplici. Non seguendo un ordine di importanza mi sento di dire che fondamentali furono l'incrinarsi dei rapporti tra Lennon e McCartney, vuoi per problemi musicali vuoi per problemi personali; la perenne insoddisfazione di Harrison che si sentiva emarginato nella sua crescita musicale ed artistica, l'ormai assoluta impossibilità di suonare live pezzi troppo complessi (quanti musicisti ci vorrebbero per riprodurre la suite di Abbey Road ?), il disastro finanziario della Apple, la morte di Brian Epstein.
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Re: Lo scioglimento dei Beatles

Messaggio da Betelgeuse »

L'8 Maggio 1970 esce Let It Be, ultimo album dei Beatles.
Non mi azzardo a fare una recensione. Ma assegno i classici voti a ognuno dei brani.
Sono convinto da sempre che non è un brutto disco, come certa storiografia ufficiale, e non, del gruppo, ci vuole far credere. E' al contrario un disco pregevole, che non vuole far gridare al miracolo, ma non credo che fosse loro intenzione.
Il disco esce con il gruppo già sciolto ufficialmente da un mese, e ha, come al solito, un grande successo commerciale, soprattutto con un paio di singoli, tra cui l'omonimo.
Tuttavia è senz'altro inferiore rispetto al precedente, Abbey Road.

Two of Us - voto 6 e mezzo
Dig a Pony - voto 7 e mezzo
Across the Universe - voto 9
I Me Mine - voto 6 e mezzo
Dig It - voto 6
Let It Be - voto 9
Maggie Mae - voto 6
I've Got a Feeling - voto 8
One After 909 - voto 6
The Long and Winding Road - voto 8 e mezzo
For You Blue - voto 6
Get Back - voto 7 e mezzo
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Re: Lo scioglimento dei Beatles

Messaggio da Insight »

L'unica canzone che amo di questo disco è Across the Universe... Poi vabbè c'è Let it be che è un super classico, non manca mai nelle raccolte dei Beatles, però, sinceramente, pur non potendo dire che è una brutta canzone, non è mai stata tra le mie preferite... The long and winding road, un altro pezzo molto famoso, invece, proprio non mi piace, troppo melenso... Infine Get Back, una canzone per la quale posso fare lo stesso discorso di Let it be...Non brutta, però diciamo che non è nelle mie corde.
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