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Insight ha scritto:Ricordo che si faceva spesso il segno dell' "Ok", non il pollice alzato ma il cerchietto fatto col pollice e l'indice, oggi è praticamente scomparso o almeno io non lo noto.
stesso gesto ma con la mano messa orizzontalmente, spostandola da sinistra a destra e seguita da un fischio per indicare una cosa perfetta
Tipico di Totò.
Ricordo che noi bambini chiudevamo il pugno col pollice "estratto" e, cercando di non farci vedere, indicavamo ad un amico il soggetto del prossimo scherzo, chiudendo contemporaneamente un occhio e piegando lievemente la testa dal lato indicato.
Inoltre, e lo facevano anche i grandi non proprio dell'alta borghesia, quando volevamo marcare un concetto mettevamo la mano destra in verticale vicino la lato sinistro della bocca, accompagnando, se del caso, anche con lo scuotimento del capo. I pigri, in alternativa, mettevano la mano dal lato esatto della bocca.
La musica è parola buttata fra la gente; suonarmela da solo non porta proprio a niente
Chi pensa che gli animali non hanno un'anima non ha mai guardato negli occhi un cane
Comune nei 70, ma molto meno oggi, anche tra amici, un gesto che evidentemente è considerato troppo volgare: braccio e avambraccio ad angolo retto, e l'altra mano appoggiata al bicipite.
Oggi si usa molto di più il dito medio alzato, tecnica comunque abbastanza in voga, quest'ultima, anche negli anni 70.
Il classico "gesto dell'ombrello" cui si accennava prima...quello che fa Sordi ne I Vitelloni ( "Lavoratoriii...tie' !" ).
Molto in uso anche qui, nel Decennio
Qui da noi non tanto, però, per esprimere un generico pesante disprezzo, quanto per derisione, per significare "Sei fregato !", "Beccati questa !" e simili ( per esempio dedicandolo alla squadra avversaria che prende gol ).
Attento, Black Jack, perché adesso ti tingo...sarebbe "ti tengo", ma è per far rima con...GRINGO...!
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Pare che questo gestaccio l'abbiano inventato i francesi durante una battaglia del Quattrocento...Minacciavano da lontano gli arcieri inglesi di tagliare loro il braccio quando li avrebbero fatti prigionieri
"Lo stolto continua a parlare mentre gli strumenti dicono molto più di questo, stai tranquillo e ascolta quello che non puoi esprimere" (andromeda57)
Se ti prendo! Oppure gestualità delle mamme che rimproveravano i bambini che combinavano guai, etc. il tizio nella foto è il regista-scrittore di Caltanissetta Luca Vullo
Chi ne ricorda altri?
Luca Vullo mi ha fatto ammazzare dalle risate con una sorta di spettacolo sui gesti!
Se ti prendo! Oppure gestualità delle mamme che rimproveravano i bambini che combinavano guai, etc. il tizio nella foto è il regista-scrittore di Caltanissetta Luca Vullo
da febbre da cavallo...... "Ciccolì datte all'ippica!"
Vado leggermente O.T.... Quando arrivai alle medie, nel 1980, imparai molto presto due nuovi gesti, che presumo si usassero anche prima ma io non li avevo visti ...
"specchietto", quando uno ti diceva qualcosa di sgradevole. Si stendeva la mano davanti al viso, con tutte le dita unite, come se fosse uno specchio.
"gelato", quando uno diceva una cosa ritenuta troppo ovvia, banale e scontata. Si mimava il gesto di spiaccicarsi un cono gelato sulla fronte e contemporaneamente si diceva "gelatoooo", strascicando la "o". Non so perché...
Erano gesti un po' demenziali, non molto belli a dire il vero, specialmente il secondo. Peraltro forse si usavano solo da queste parti...
"Lo stolto continua a parlare mentre gli strumenti dicono molto più di questo, stai tranquillo e ascolta quello che non puoi esprimere" (andromeda57)
comunque abbastanza in voga, quest'ultima, anche negli anni 70.
