Quanto all'Italia, c'è da dire che per gli ascolti medi di Rai 4 il risultato è stato ottimo: 363.000 spettatori, forse il record per la serie da quando è trasmessa dalla rete, considerando che già in precedenza e prima del relativo stabilizzarsi del digitale terrestre era tra quelle che risollevava gli ascolti di un canale comunque di nicchia, ultimamente caratterizzati da qualche risultato importante (addirittura vincitrice di una serata della trascorsa estate grazie a un film del ciclo di Bruce Lee). Ben altri risultati, per ovvi motivi, suppongo avesse fatto registrare Doctor Who nel 1980: magari non stratosferici, ma sicuramente importanti.
Non è poi da trascurare che se il doppiaggio attuale in sé e più che dignitoso quando non efficace sul piano recitativo (anche se a volte avrei qualcosa da dire anche su questo), l'adattamento lascia spesso a desiderare e uccide a volte una serie, semplice e complessa allo stesso tempo, che, non vista in originale, paga spesso un pesante tributo sul piano dell'atmosfera, vuoi per la caratterizzazione del protagonista e non solo (vedi ad esempio le voci degli alieni) vuoi per certe ambientazioni storiche. Lo si è avvertito pesantemente anche in questo speciale, con ogni probabilità adattato in fretta, benché si dice che a questo aspetto abbia sovrainteso, evidentemente male, la stessa BBC (giustificazione che ho sentito tirar fuori in passato e non so se reale); ma direi che entriamo in un discorso più ampio, legato al moltiplicarsi delle importazioni di prodotti seriali e a trasmissioni italiane notevolmente ravvicinate rispetto al passato che non sono prive di conseguenze per le opere più impegnative, a parte la specifica considerazione su come e quanto la fantascienza sia recepita in Italia.
