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Il fascino della soffitta /ripostiglio...a voi succedeva?

In casa e fuori, a scuola, nei negozi, al bar, in discoteca, in vacanza...
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Ian
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Il fascino della soffitta /ripostiglio...a voi succedeva?

Messaggio da Ian »

Non saprei perchè, o forse perchè la generazione dei nostri genitori era uscita dalla guerra e povertà, ma a quei tempi (anni 60/70 e anche oltre), a dispetto di adesso, si tenevano più cose da parte e anche non le usavano più, difficilmente le buttavano , ed ecco che venivano messe puntualmente in soffitta , o nel ripostiglio. Sta di fatto che per me, la soffitta era un po' un luogo misterioso e sinistro, un po' come la torre cupa del castello, che difficilmente era pavimentata, intonacata, con una sola lampada per la luce ecc., ma molto affascinante, con un sacco di cose vecchie da curiosare , magari anche mai viste a quell'epoca, perchè erano dei miei genitori quando erano giovani, o addirittura dei nonni. Be'....siccome non mi era permesso andare da solo, perchè dovevo prendere una scala e salire da una botola sul solaio e, a parte quando arrivava il natale, che dovevamo prendere addobbi (albero e presepe) custoditi proprio li, per me era diventata proprio un ossessione non poterci trascorrere più tempo. Ma poi, già all'età di 9/11 anni, i miei capirono che ero diventato più agile io che loro em_happy , ma anche più maturo e attento (sarà che già sapevano che costruivo capanne sopra ad alberi ecc ) , qundi mandavano spesso me a prendere la scala per prendere qualcosa in soffitta. Quando questo succedeva e che magari richiedeva 2 minuti di tempo, io trovavo sempre qualcosa di nuovo ( o meglio molto vecchio :) ) da curiosare e finchè non sentivo la mamma , o il babbo che mi richiamavano dicendo se avevo trovato ciò che a loro serviva , o il motivo perchè non scendevo :lol: . Potevo stare anche ore intere, curiosando e aprendo vecchi scatoloni ecc...insomma mi ci perdevo letteralmente. Poi mi ricordo benissimo, quanto adoravo nei giorni uggiosi, o meglio ancora temporaleschi, andare in soffitta con i miei fumetti preferiti e mettermi a leggere sopra un vecchio materasso, con la luce fioca della sola lampadina a resistenza, con il rumore dei tuoni e delle gocce d'acqua che colpivano le tegola sopra di me...e si, magari questo era un po' lo stesso effetto che mi faceva quando costruivo capanne, sta di fatto però che questa era sopra casa mia (soffitta) e non dovevo certo uscire , quindi più immediato.
Bene anche a voi la soffitta suscitava, o suscita ancora questo fascino?
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Insight
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Re: Il fascino della soffitta /ripostiglio...a voi succedeva

Messaggio da Insight »

Idealmente sì, un fascino "poetico" per tutte le cose che hai scritto tu...

In pratica, però, nel mio caso, non c'erano soffitte o ripostigli, ma una cantina condominiale assai poco praticabile perché ci giravano i ratti :eek: Bisognava tener tutto ben chiuso nelle cassapanche, altrimenti si trovava la roba...rosicchiata. Le "spedizioni" in cantina erano quasi esclusivamente riservate a mio padre, le volte che l'ho accompagnato le ricordo con una certa paura, perché si sentivano i rumori degli ospiti...

Quindi, insomma, mettere una cosa in cantina significava più o meno averla persa e purtroppo là dentro ci sono finiti anche tanti miei giocattoli e libri che poi non ho più rivisto... (tra cui i Quindici) em_angry


Be', spero che altri abbiano ricordi più poetici di soffitte e cantine, anzi, sono sicuro di sì :)
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galerius
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Re: Il fascino della soffitta /ripostiglio...a voi succedeva

Messaggio da galerius »

Mi ritrovo in buona parte nel bell'intervento di Ian, anche se abitando in condominio non disponevamo di una soffitta ma solo di cantine ( dove peraltro nel Decennio mi capitava solo saltuariamente di scendere ).
In compenso, una delle stanze del nostro alloggio - proprio quella da dove ora sto scrivendo, e che funge da biblioteca/studio - è stata per tutta la mia infanzia e prima adolescenza adibita a ripostiglio e 'deposito' ( mio padre aveva e ha il pallino dell'antiquariato ), ed era ingombra di carabattole d'ogni tipo, al punto tale che non si poteva nemmeno raggiungere il balcone. In più, una delle persiane era rotta, sicché vi regnava anche in pieno giorno una certa penombra soffusa.
Questa soffitta avventizia, per così dire, esercitava su di me un fascino potente, mi sembrava un luogo misterioso, dove regnava un clima di aspettazione...per me poi, appassionato di fantasmi fin da piccolo, era pacifico che dovesse avervi dimora qualche spirito, e qualche volta piazzavo dei pupazzetti 'spettrali' in punti strategici...il tutto senza mai provare paura, ma una sensazione piacevole che non saprei spiegare a parole.
Questa sensazione, più che il rovistare - cosa che piaceva anche a me, ma lì c'era poco da 'scovare' - facevano la magia di quell'ambiente.
Attento, Black Jack, perché adesso ti tingo...sarebbe "ti tengo", ma è per far rima con...GRINGO...!
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lisa jean
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Re: Il fascino della soffitta /ripostiglio...a voi succedeva

Messaggio da lisa jean »

Ian ha scritto: Potevo stare anche ore intere, curiosando e aprendo vecchi scatoloni ecc...insomma mi ci perdevo letteralmente. Poi mi ricordo benissimo, quanto adoravo nei giorni uggiosi, o meglio ancora temporaleschi, andare in soffitta con i miei fumetti preferiti e mettermi a leggere sopra un vecchio materasso, con la luce fioca della sola lampadina a resistenza, con il rumore dei tuoni e delle gocce d'acqua che colpivano le tegola sopra di me
Che bello! Sarebbe piaciuto tanto anche a me avere una soffitta: sarebbe stato un luogo di meraviglie! Abitando in condominio, però, niente sancta sanctorum :(
galerius ha scritto:Questa soffitta avventizia, per così dire, esercitava su di me un fascino potente, mi sembrava un luogo misterioso, dove regnava un clima di aspettazione...per me poi, appassionato di fantasmi fin da piccolo, era pacifico che dovesse avervi dimora qualche spirito, e qualche volta piazzavo dei pupazzetti 'spettrali' in punti strategici...il tutto senza mai provare paura, ma una sensazione piacevole che non saprei spiegare a parole.
Il "sublime" di burkiana memoria? ;)

Il massimo, per me, era un baule che avevamo nello sgabuzzino. Di tanto in tanto, mia madre lo riapriva per tirarci fuori qualche capo di abbigliamento degli anni passati, troppo bello o particolare per disfarsene. In occasione del Carnevale, soprattutto, mi concedeva di scegliere qualche abito per "riadattarmelo" (era piuttosto brava a cucire, al contrario di me, che non sono capace di riattaccare un bottone em_redface ). Una volta tirò fuori un abito di seta viola dei primi degli anni Sessanta (era appartenuto ad una delle mie zie), con meravigliose rose della stessa stoffa: ci ricavò un abito da principessa, grazie ad alcune aggiunte. Il baule, però, custodiva anche due splendidi vestiti che le mie sorelle, adolescenti, avevano indossato in occasione di un matrimonio di un parente, nel '70. Erano due modelli esclusivi, che erano costati parecchio: uno era di georgette, dal taglio un po' diritto, con una fantasia di ovali argentati e dorati (descritto così sembra 'na ciofeca, ma vi assicuro che era molto fine :lol:) , l'altro era di tessuto molto più pesante, un po' più svasato, con alcuni decori minimal di perline rosse. Erano entrambi bianchi e le mie sorelle in quell'occasione erano sembrate proprio due principesse (ero troppo piccola allora, ma le fotografie dell'evento lo testimoniano)- Avrei voluto che la mamma mi adattasse uno di quelli, ma non volle accontentarmi mai: peccato, perchè, alcuni anni dopo, quando ci si sbarazzò del baule per risistemare lo sgabuzzino, quei bei vestiti finirono chissà dove :(
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galerius
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Re: Il fascino della soffitta /ripostiglio...a voi succedeva

Messaggio da galerius »

lisa jean ha scritto:Il "sublime" di burkiana memoria? ;)
Ehm, il trattato di Burke non è proprio uno dei miei livres de chevet ( grazie, san Google em_redface :mrgreen: ) ma immagino che siamo da quelle parti, sì...il mio piccolo, personale 'sublime' - e forse anche quello di Ian - nasceva appunto dalla visione di questa stanza e dall'atmosfera che vi regnava...

Alle considerazioni e ricordi del precedente intervento posso aggiungere che, in mancanza di una soffitta vera, ero affascinato da quei passaggi di libri o brani di film e telefilm in cui ne compariva una.
Per esempio, il mio episodio preferito di Pippi era Uno strano compleanno...non solo perché si parla di fantasmi ma perché una buona parte di esso è ambientato appunto nella vasta soffitta di Villa Villacolle :)
Attento, Black Jack, perché adesso ti tingo...sarebbe "ti tengo", ma è per far rima con...GRINGO...!
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Re: Il fascino della soffitta /ripostiglio...a voi succedeva

Messaggio da Ian »

Guardate questo che roba....
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Lo preso da un articolo de: Il Giornale che parla della: "sindrome della soffitta piena" :O .
Fortunatamente non ho di questi problemi...anzi, ora come ora, leggendo poi il forum, mi accorgo di aver buttato un sacco di cose che potevo tenere, non tanto per il valore in danaro, ma quello affettivo per i ricordi :( , ma vabe'. Questo è successo quando una decina di anni fa , ho sistemato, intonacato, pavimentato e messo pannelli di carton gesso ed isolanti in tutta la vecchia soffitta, per ricavare quello che ora è il mio studio/rifugio privato, dove ho pc, strumenti musicali e tanti aggeggi a cui sono affezionato...insomma: alla fine è rimasto sempre il "sancto santorum" che faceva riferimento Lisa prima, anche se in versione attuale em_punk .
Però delle volte mi manca un po' , quello stile da soffitta che aveva prima, ma di bello è che la finestra da dove entrava la luce all'epoca è sempre li e aprendola, ti trovi sempre davanti una parte del tetto con le tegole in bella vista.
Per essere ancora più poetico e nostalgico direi....per me, è sempre la finestra che mi ispirava alla camera di Peter Pan, prima di partire per l'isola che non c'è em_boing
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Re: Il fascino della soffitta /ripostiglio...a voi succedeva

Messaggio da RebekahMikaelson »

Ian ha scritto: mi ricordo benissimo, quanto adoravo nei giorni uggiosi, o meglio ancora temporaleschi, andare in soffitta con i miei fumetti preferiti e mettermi a leggere sopra un vecchio materasso, con la luce fioca della sola lampadina a resistenza, con il rumore dei tuoni e delle gocce d'acqua che colpivano le tegola sopra di me...e si, magari questo era un po' lo stesso effetto che mi faceva quando costruivo capanne, sta di fatto però che questa era sopra casa mia (soffitta) e non dovevo certo uscire , quindi più immediato.
Bene anche a voi la soffitta suscitava, o suscita ancora questo fascino?
Bellissima immagine, Ian! Hai preceduto di qualche anno il piccolo sognatore e bibliofilo Bastian Balthazar Bux, protagonista del romanzo "The neverending story" di Michael Ende: quella della soffitta della scuola dove si rifugia con il libro mentre c'è un temporale è una delle parti che preferisco em_emozione Eri fortunato, anche a me sarebbe piaciuto avere una soffitta così!
galerius ha scritto:Mi ritrovo in buona parte nel bell'intervento di Ian, anche se abitando in condominio non disponevamo di una soffitta ma solo di cantine ( dove peraltro nel Decennio mi capitava solo saltuariamente di scendere ).
In compenso, una delle stanze del nostro alloggio - proprio quella da dove ora sto scrivendo, e che funge da biblioteca/studio - è stata per tutta la mia infanzia e prima adolescenza adibita a ripostiglio e 'deposito' ( mio padre aveva e ha il pallino dell'antiquariato ), ed era ingombra di carabattole d'ogni tipo, al punto tale che non si poteva nemmeno raggiungere il balcone. In più, una delle persiane era rotta, sicché vi regnava anche in pieno giorno una certa penombra soffusa.
Questa soffitta avventizia, per così dire, esercitava su di me un fascino potente, mi sembrava un luogo misterioso, dove regnava un clima di aspettazione...per me poi, appassionato di fantasmi fin da piccolo, era pacifico che dovesse avervi dimora qualche spirito, e qualche volta piazzavo dei pupazzetti 'spettrali' in punti strategici...il tutto senza mai provare paura, ma una sensazione piacevole che non saprei spiegare a parole.
Questa sensazione, più che il rovistare - cosa che piaceva anche a me, ma lì c'era poco da 'scovare' - facevano la magia di quell'ambiente.
Wow! Avrei proprio voluto vederlo, questo studio-ripostiglio "da fantasmi, Galerius! :)

Anche a me affascinano le soffitte con tutti i loro vecchi, polverosi ricordi, ma purtroppo non ne ho mai avuta una e nemmeno i miei parenti, solo cantine...nella mia però di ricordi e "vecchiumi", come li chiama mia sorella ce ne sono: ci ho già trovato qualche bella cosa ed ho intenzione di esplorarla di più; se trovo tesori 70s, di sicuro li vedrete! :D

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What we see and what we seem is but a dream. A dream within a dream...
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