Storie Disney anni settanta

[boy jean]

Due storie simili, una sola anni delle due anni 70.

Zio Paperone e il grande party
Zio Paperone e la festa favolosa

Le due storie condividono innanzitutto l'argomento centrale comune, definito dai titoli estremamente simili, quasi sinonimi, ovvero una festa sontuosa, e sono apparse a dieci anni quasi esatti di distanza (1965 e 1975). Entrambe sono state scritte da Dalmasso, disegnate da Scarpa e hanno come motore principale la rivalità tra i due protagonisti Paperone e Rockerduck : per motivi diversi nell'una e nell'altra, uno o entrambi come vedremo sono spronati a organizzare una festa che sia quanto più ricercata, fastosa ed amena possibile. Il 'grande party' sconta a confronto della 'festa favolosa' un difetto di nascita per via dei disegni che, per quanto davvero belli e già instradati sulla via della prossima perfezione, non possono reggere nel 1965 il confronto con lo stile definitivo e magnifico della storia successiva.

Però 'il grande party' appartiene ad un periodo immediatamente precedente all'apoteosi papera appena successiva, già sostanzialmente definitiva nel 1968, ed è in questo senso un grande contributo. Per la compiutezza e ricchezza dei caratteri, la loro rifinitura dalle asperità sgradevoli, l'espressività del disegno – già molto bello - teso al miglioramento ed affinamento stilistico, il vocabolario ed il linguaggio ricco ed appropriato in lessico e grammatica, ma ormai ripulito da ogni residuo arcaismo, e pertanto definitivamente moderno. In altre parole per l'anno di pubblicazione la storia è estremamente moderna ed anticipa degnamente gli anni paperi più belli. La trama da parte sua è molto ricca, avvincente e gustosissimi i colpi di scena, e in tal senso compensa ampiamente secondo me la maggior bellezza grafica della 'festa favolosa'.

Con tutto ciò le due storie convergono su numerose caratteristiche comuni, dipartendosi in piacevoli peculiarità .

[boy jean]

Storia di Jerry Siegel n. 10 Topolino e il Circo

https://inducks.org/story.php?c=I+TL++902-A

Le storie lunghe di Topolino, con le loro trame poliziesche ripetitive e dal finale scontato, offrono assai poco agli interessanti sviluppi psicologici di Siegel, e infatti ne ha scritte assai meno che per i paperi. Tuttavia anche in queste rare occasioni riesce ad essere tutto lui, incisivo e coinvolgente. Qui ad esempio Topolino e Pippo non hanno i consueti riferimenti saldi e sicuri di Basettoni, Manetta e Minni o altri durante l' indagine, e si trovano ad investigare isolati, come lavoranti in mezzo alla gente del circo, pericolosa e sospetta, vivendo paure intime di cui leggiamo nelle vignette il pensiero. L' appoggio nei due agenti esterni è estemporaneo e fortuito quindi tale da non diminuire lo smarrimento in un mondo ostile, e il punto fermo del direttore del circo è una pericolosa arma a doppio taglio che non tarda a svelarsi.

[Mauro Tozzi]

Mi viene in mente una cosa: non sarà che gli autori Disney, soprattutto quelli italiani, hanno dato a Paperone alcune caratteristiche riprese da J. Paul Getty, magnate del petrolio assurto agli onori della cronaca proprio in questo decennio a causa del sequestro del nipote e la cui taccagneria faceva il paio con la sua ricchezza? Pare ad esempio che nelle sue residenze Getty avesse telefoni a gettoni per gli ospiti e che concesse al figlio i soldi per il riscatto del nipote solo in cambio della loro restituzione con un interesse del 4%, tutti comportamenti pienamente paperoniani.

[boy jean]

Una cosa che amo delle storie papere da fine anni '60 a tutti i '70 è proprio l' irriverente ironia del mondo reale, che spesso tocca anche argomenti politici con risultati umoristici taglienti eccezionali, calati alla perfezione sui personaggi. Indimenticabili le lotte Paperone - Rockerduck per ottenere cariche, o corrompere, o vendere di più producendo magari sconvolgimenti climatici disastrosi, o altro, quasi senza accorgersene tanto sono furibondamente accecati dalla smania di superarsi. Gli esiti tragicomici sono sempre ineguagliabili, così come le indicibili ... punizioni

[boy jean]

Storia di Jerry Siegel n. 11 Zio Paperone e la scorribanda nei secoli

https://inducks.org/story.php?c=I+TL++911-C

Meravigliosa storia che rimane nell' alveo delle divertentissime, consuete e amate farse dei paperi ma riuscendo a comprendere con gusto e misura brevi attimi di apocalittiche tragedie. Che emozionano ed appassionano in buon punto con ideale risoluzione e pacificante ritorno allo status quo.
L' originalità di Siegel da quindi un motivo particolare, inconsueto e molto forte, sempre in veste comunque alla fine di passeggera ennesima avventura dei personaggi, inserita, in modo non diverso da tutte le altre, nell' ordinario incessante continuum, travolto e ritravolto ogni volta da episodiche, allettanti novità .

[Mauro Tozzi]

Paperino e la bistecca spray (1978)

Per costringere Paperone ad abbassare i prezzi troppo cari delle sue macellerie, Paperino e Archimede creano e mettono in vendita uno spray che conferisce il sapore della carne a qualsiasi alimento su cui viene spruzzato. Paperone prova allora a boicottarli travestendosi da cliente e fingendo di sentirsi male a causa dello spray, ma Paperino lo riconosce e decide di dargli una lezione chiamando un'ambulanza per farlo ricoverare in ospedale. Il giorno dopo Paperino e Archimede vanno a trovarlo in clinica e gli propongono di cedergli la formula dello spray in cambio di una fornitura di bistecche gratis per tutta la città: Paperone accetta, ma scopre troppo tardi di essere stato beffato in quanto la formula dello spray si rivela in realtà costosissima e tutt'altro che economica: la vendita al pubblico era quindi solo una commedia per convincerlo a cedere gratis la carne ai cittadini.

[Whiteshark]

Non erano ancora i tempi degli hamburger di grillo (fortunatamente....)

[boy jean]

Storia di Jerry Siegel n. 12 Zio Paperone e l' antimonetario

https://inducks.org/story.php?c=I+TL++913-C

Un antagonista misterioso cerca con vari mezzi di distruggere la massa monetaria di Zio Paperone.
Con lui e i nipoti viviamo la tensione continua della sua minaccia che si scatena a ondate improvvisamente e in modo inquietante. Insolito per il mondo Disney, le sue ragioni sono spiegate da profondi motivi psicologici personali, ed infine senza drammi irreparabili ne prenderà coscienza con un' ammirevole opera di auto introspezione.