Storie Disney anni settanta

[Mauro Tozzi]

Pippo e i parastinchi di Olympia (1972).
Storia speciale pubblicata sul classico Disney Pippo alle Olimpiadi in occasione delle olimpiadi di Monaco.

Grecia, 1972. Pippo e Topolino, in vacanza con un vecchio aereo, dopo la misteriosa apparizione di un gruppo di colombe bianche, si imbattono nella statua, decapitata e calzata di parastinchi in cuoio, di Pipponte, atleta greco di età arcaica (776 a.C.), il cui corpo è del tutto uguale a quello di Pippo. Fortuitamente, anche un vaso ritraente Pipponte ha delle rotture proprio all'altezza delle teste delle figure. Due archeologi traggono la conclusione che Pippo è il diretto discendente dell'atleta. L'amico di Topolino, calzati i parastinchi, dà prove sportive eccezionali, venendo notato da Averell Bombage (parodia di Avery Brundage, all'epoca presidente del Comitato Olimpico Internazionale), e finendo iscritto alle Olimpiadi di Monaco, che in suo onore inaugureranno il Vigintathlon, specialità consistente in 20 prove. Pippo, nonostante l'intromettersi di Gambadilegno che vorrebbe speculare sui suoi futuri successi, arriva alla soglia dei Giochi, ma il ritrovamento della testa della statua, del tutto diversa da lui, gli fa perdere forze ed entusiasmo. Li riacquisirà per salvare Topolino da Gambadilegno, ma ormai i Giochi sono finiti. Però gli archeologi rinvengono i pezzi mancanti del vaso: le tre teste sono uguali a Pippo. Tre prove del fatto che il vero erede di Pipponte è lui.

https://inducks.org/s.php?c=I+CWD++45-A

[boy jean]

Non ricordavo quella della barba da 1 milione di dollari che appare esilarante, mentre quella di Pipponte mi dice qualcosa, eppure quel classico non mi pare di averlo.

[Mauro Tozzi]

Da segnalare Super Pippo e i superpoteri a singhiozzo (Topolino 1043 del 23/11/75), in cui Pippo ingoia una supernocciolina difettosa che gli fa andare e venire i superpoteri nei momenti meno opportuni. E' anche una delle poche storie di Super Pippo di produzione italiana.

https://inducks.org/s.php?c=I+TL+1043-B

[boy jean]

Particolare, molto simpatica e divertente la breve serie del 1979 del Prode Cavaliere, versione di Super Pippo medievale:

https://inducks.org/comp2.php?code=&key ... sort1=auto

[Mauro Tozzi]

Paperino e il safari machiavellico (1970)

Su suggerimento di Paperino, Paperone decide di tendere una trappola ai Bassotti, appena scarcerati, organizzando un finto safari in Africa ma tenendo i nipotini all'oscuro di tutto in quanto non approverebbero mai una simile mascalzonata. La notizia viene comunicata ai giornali in modo da farla giungere ai Bassotti, i quali ovviamente non credono alla storia del viaggio di piacere e pensano a qualche mira affaristica di Paperone tipo oro o diamanti. Arrivati nello stato africano di Banabuni, i paperi riconoscono subito i Bassotti travestiti da guide e dopo qualche giorno li fanno arrestare dalla polizia del luogo con una falsa accusa di spionaggio, ma Qui, Quo e Qua sono perplessi e ascoltano di nascosto i discorsi degli zii, scoprendo il loro piano: decidono quindi di dare una mano alla BB facendola evadere e salvandola da una quasi certa condanna a morte. I Bassotti fuggono con l'aereo di Paperone, il quale, dopo essersela presa con Paperino, non vuole spendere soldi per noleggiare un altro aereo e decide di tornare a Paperopoli con tutto il parentado... via mare.

Per la serie "chi sono i veri criminali?".

https://inducks.org/s.php?c=I+TL++787-A

[Gimli Il Nano]

Qualcuno ricorda il"Topolino d'oro"?
Albi di grande formato (usciti se non sbaglio tra il '70 ed il '74), che ripubblicavano le storie americane di Topolino con i calzoni corti?!?
Ovvero storie degli '30 e '40.

[barbatrucco]

Sì e credo anche di averli avuti tra le mani allora o in anni vicini, ma è un ricordo vago anche se non vaghissimo.

[Guszti]

Nella cantina dei miei devono esserci ancora un paio di numeri del "Topolino d'oro" in qualche baule.
Non è raro che finissero in mezzo alle lenzuola: Mondadori optò per un formato strano, in pratica erano alti più o meno come un quaderno ma larghi come tre.
Il risultato è che non si sapeva dove riporli. L'unica era mettterli distesi in un ripiano della libreria, con il risultato di occuparne mezzo: era poi difficile trovarne uno in particolare, anche perché erano "graffettati", senza costa, e quindi non avevano altre indicazioni oltre a quelle sulla copertina.
Una scelta di design francamente assurda.

[barbatrucco]

Sì, ricordo, forse era un tentativo di evocare un formato a striscia un po' d'antan visto anche il contenuto

[boy jean]

Infatti, come testimonia il Topolino attuale affiancato a quello delle origini in copertina al primo numero. Si tratta di 33 numeri editi dal 1970 al 1974 come da link inducks
seguente dove potete trovare altri dettagli.

https://inducks.org/issue.php?c=it%2FTDO++33