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boy jean
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Re: Rivista Gente e simili

Messaggio da boy jean »

Gimli Il Nano ha scritto:viewtopic.php?f=11&t=3393
Interessante trama Gimli, devo averlo visto ma poi dimenticato :O . A ulteriore dimostrazione dell' attualità di casi del genere in quel periodo perché anche il film è del 1970.
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Re: Rivista Gente e simili

Messaggio da boy jean »

N. 25 - 1970 Christian Barnard Barbara Zoellner + Faye Dunaway Marcello Mastroianni, Pietro Anastasi.

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Whiteshark
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Re: Rivista Gente e simili

Messaggio da Whiteshark »

Certo che sul giallo di Parma ne hanno usato tanto di inchiostro.... chissà se quello del 1986 (l'omicidio di Carlo Mazza) fosse stato settantiano quanto ci sarebbero andati avanti.
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Re: Rivista Gente e simili

Messaggio da boy jean »

Si davvero e da notare che in fondo per fortuna, nessun delitto si è effettivamente consumato. Segnalo il link seguente con l' interessante vicenda di Tamara Baroni, soprattutto nel e nell' intorno del giallo.

https://www.ilsaltodellaquaglia.com/202 ... ra-baroni/

Ne riporto la conclusione.

--------

''Tamara Baroni ha incarnato con la sua figura di attrice trasgressiva e sopra le righe tutta la spregiudicatezza degli anni Settanta, epoca di finti moralismi e di censori e critici bigotti, ma anche periodo storico che ha visto la prima vera liberazione sessuale. Lo scrittore Paolo Volponi voleva pure scrivere un romanzo sulla sua vita dissoluta ma non ne ha fatto più di niente quando anche lei si è normalizzata ritirandosi a vita privata. Tamara Baroni l’abbiamo vista di recente ospite nel programma televisivo Novecento che Pippo Baudo conduceva su Rai Tre per rievocare il secolo appena concluso. A suo modo pure lei lo ha saputo rappresentare ed è stata un’icona del cambiamento dei tempi.''

--------------
Parla di finti moralismi, censori e critici bigotti però meglio decisamente del passato. Inoltre dice trasgressiva e sopra le righe ma specifichiamo a scanso di equivoci, nulla di porno, e al link troviamo suoi tratti umanissimi come le poesie che scrive.
Sembra incredibile, ma oggi è trascorso più tempo dalla trasmissione Novecento che sembrava averla riportata alla luce dopo un secolo, che da quella al giallo di Parma.
Il flusso del tempo travolge e ritravolge ogni vicenda umana sotto coltri successive di oblio.
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Re: Rivista Gente e simili

Messaggio da boy jean »

N. 26 - 1970 Jacqueline Kennedy + Walter Chiari, Concetto Lo Bello

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Arrivano i modernissimi scoop fatti con multipli scatti di teleobiettivo, il cui effetto fotogrammi di pellicola dà movimento facendo quasi valicare alla stampa il limite delle immagini ferme, allo scopo di appagare meglio la curiosità del pubblico sui momenti privati rubati, a loro insaputa, ai vip più irraggiungibili. Chi meglio di Jackie O in questo caso ?

Una sfida intrigante che garantisce grande successo e che nel tempo ne farà vedere di tutti i colori.
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Whiteshark
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Re: Rivista Gente e simili

Messaggio da Whiteshark »

Walter Chiari, protagonista in negativo di questa copertina, venne arrestato il 20 maggio del 1970, mentre si stava recando negli studi radiofonici della RAI per registrare una puntata del programma "Speciale per voi", con l’accusa di consumo e spaccio di cocaina. Il tutto partì da un’indagine della guardia di finanza su Guido Malmignati, un noto spacciatore. Grazie ad una serie di intercettazioni, le fiamme gialle cominciarono ad indagare su nomi eccellenti del mondo dello spettacolo, ovvero Walter Chiari e Lelio Luttazzi. Luttazzi, come Chiari, venne arrestato con la stessa accusa ma dichiarò subito di essere estraneo ai fatti: il risultato finale furono quaranta giorni di carcere e la perdita della conduzione dell’allora popolarissima trasmissione radio Hit Parade. Walter Chiari invece venne condannato, in primo grado, a due anni e un mese di reclusione. Scontò ben cento giorni di galera presso il carcere di Regina Coeli tra il maggio e l’agosto del 1970, di cui ventinove in una cella di isolamento di un metro e sessanta per due, senza finestre e con solo una feritoia sul soffitto. Fu scarcerato dopo aver pagato una cauzione di tre milioni di lire. L’anno seguente fu processato, difeso dagli avvocati De Simone e Sabatini, e venne prosciolto dall’accusa di spaccio e condannato con la condizionale per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale. La piena riabilitazione di Walter Chiari avvenne solo nel 1977, grazie alla sentenza definitiva della Corte di Appello che cancellò la condanna del 1972.
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Re: Rivista Gente e simili

Messaggio da francesca100 »

vi era anche il settimanale EXTRA
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Re: Rivista Gente e simili

Messaggio da Insight »

Whiteshark ha scritto:Walter Chiari, protagonista in negativo di questa copertina, venne arrestato il 20 maggio del 1970, mentre si stava recando negli studi radiofonici della RAI per registrare una puntata del programma "Speciale per voi", con l’accusa di consumo e spaccio di cocaina. Il tutto partì da un’indagine della guardia di finanza su Guido Malmignati, un noto spacciatore. Grazie ad una serie di intercettazioni, le fiamme gialle cominciarono ad indagare su nomi eccellenti del mondo dello spettacolo, ovvero Walter Chiari e Lelio Luttazzi. Luttazzi, come Chiari, venne arrestato con la stessa accusa ma dichiarò subito di essere estraneo ai fatti: il risultato finale furono quaranta giorni di carcere e la perdita della conduzione dell’allora popolarissima trasmissione radio Hit Parade. Walter Chiari invece venne condannato, in primo grado, a due anni e un mese di reclusione. Scontò ben cento giorni di galera presso il carcere di Regina Coeli tra il maggio e l’agosto del 1970, di cui ventinove in una cella di isolamento di un metro e sessanta per due, senza finestre e con solo una feritoia sul soffitto. Fu scarcerato dopo aver pagato una cauzione di tre milioni di lire. L’anno seguente fu processato, difeso dagli avvocati De Simone e Sabatini, e venne prosciolto dall’accusa di spaccio e condannato con la condizionale per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale. La piena riabilitazione di Walter Chiari avvenne solo nel 1977, grazie alla sentenza definitiva della Corte di Appello che cancellò la condanna del 1972.

Una volta ti sbattevano dentro sulla base di meri indizi e non avevi nemmeno il diritto di parlare con un avvocato finché non finivano gli interrogatori, potevano passare anche mesi prima che vedevi un avvocato. Vigeva allora il "sistema inquisitorio". Ossia, il cosiddetto "Giudice istruttore" dirigeva autonomamente le indagini e poteva fare quello che voleva, senza nessun controllo da parte di un organo "terzo". Lui solo raccoglieva le prove (gli avvocati difensori non potevano farlo) e le portava poi in dibattimento. Se le dichiarazioni raccolte venivano confermate davanti al Giudice del dibattimento, l'imputato era fritto. I difensori avevano l'arduo, se non impossibile compito, di smontare il castello accusatorio costruito dal Giudice istruttore durante le indagini.

In piu', nel modello "inquisitorio" il Giudice istruttore che sosteneva l'accusa e il Giudice del dibattimento, che doveva giudicare, pur essendo persone diverse appartenevano sostanzialmente allo stesso ufficio. Il Giudice istruttore non era che una "longa manus" del Giudice giudicante. In pratica, l' autorita' che raccoglieva le prove contro l'imputato e lo accusava e quella che doveva giudicarlo, era la stessa, non c'era terzieta' tra accusatore e giudicante.

Le cose sono cambiate con la riforma del Codice di procedura penale del 1988, che ha introdotto il "modello accusatorio". Innanzitutto, non sono ammessi interrogatori senza la presenza di un avvocato (anche se poi c'e' la scappatoia delle "dichiarazioni spontanee" rese alla polizia giudiziaria). L'arresto deve essere sempre convalidato dal GIP, Giudice per le indagini preliminari, che e' l'organo garante, neutrale (in teoria), che regola tutta la fase delle indagini. Il Sostituto procuratore (non piu' Giudice istruttore) non puo' fare quello che vuole, ma deve chiedere l'autorizzazione al GIP, ad esempio, per applicare misure cautelari di restrizione della liberta', fare sequestri, mettere i telefoni sotto controllo, ecc.
Inoltre, anche gli avvocati difensori possono raccogliere prove e portarle in dibattimento. Non e' sufficiente, poi, che le prove raccolte dall'accusa siano semplicemente confermate in dibattimento. La prova si forma ex novo in dibattimento, attraverso un esame incrociato (la famosa "cross examination") dei vari mezzi di prova.

Infine, autorita' giudicante e autorita' accusatoria non sono piu' riunite in un medesimo ufficio: il Pubblico ministero e il Giudice fanno parte di uffici diversi.

In definitiva, il Codice del 1988 ha completamente rivoluzionato il sistema processuale penale italiano. E pur continuando esso ad avere numerosi difetti, va detto che casi come quello di Walter Chiari e Lelio Luttazzi e ancora di piu' quello di Enzo Tortora, difficilmente si sarebbero potuti verificare dopo il 1988.
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Re: Rivista Gente e simili

Messaggio da Whiteshark »

Quello di Enzo Tortora fu, per il capo della polizia Manganelli e per il sottoscritto, "una delle M. più gigantesche della storia della giustizia italiana del dopoguerra". Fine OT. Spiace solo che la carriera di Chiari in pratica si concluse li.
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Re: Rivista Gente e simili

Messaggio da boy jean »

Che poi mi domando, a che pro, a chi ha giovato ? Forse sconti di pena a pentiti ?

Ecco invece la simpatica rivista Extra a cui accennava Francesca. Ma non sono riuscito a trovarla in italiano, c era ?

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