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I mattoncini Lego
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- Iscritto il: lun 4 nov 2013, 17:20
Re: I mattoncini Lego
Sicuramente questo Plastic City mi sarebbe piaciuto più del Lego, che non mi ha mai preso troppo. Ma sinceramente non ricordo di averlo mai visto...
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Anni 80? No, grazie- galerius
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Re: I mattoncini Lego
A me invece i Plastic City non piacevano tanto...l'imprinting era stato coi Lego, ma a parte questo i mattoncini Plastic erano più grossi e, se non ricordo male, anche più leggeri, in proporzione alle dimensioni...li avevo visti da una mia cugina e niente, non mi avevano conquistato
Attento, Black Jack, perché adesso ti tingo...sarebbe "ti tengo", ma è per far rima con...GRINGO...!
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- boy jean
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Re: I mattoncini Lego
Conta come si comincia, avendo cominciato bene coi Plastic City sono rimasto appassionato a loro.
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Re: I mattoncini Lego
Più che altro penso che sarebbe stato più facile per me perché i pezzi erano più grandi e diversi... Il Lego che aveva mio fratello era fatto di mattoncini piccoli, tutti uguali, diversificati solo nel colore...E dovevi arrangiarti a creare da solo... Io facevo un muretto, una torre, poi mi stufavo subito
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Anni 80? No, grazie- boy jean
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Re: I mattoncini Lego
In effetti coi Plastic City c era più soddisfazione perché si costruiva più velocemente ed in grande, i particolari erano comunque accurati. Inoltre il mattoncino base piatto e largo dava molta più robustezza dei Lego.
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Re: I mattoncini Lego
Più soddisfazione, non so. Sicuramente doveva essere più facile
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Anni 80? No, grazie- Maury1969
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Re: I mattoncini Lego
quanti pomeriggi passati a costruire casette di colori improbabili.
avevo una sorta di fetish per le finestrelle e anche le porticine.
Non so quanti fustini di detersivo avevo con dentro i mattoncini.
avevo una sorta di fetish per le finestrelle e anche le porticine.
Non so quanti fustini di detersivo avevo con dentro i mattoncini.
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Re: I mattoncini Lego
Dei lego posso raccontare parecchio, sono stati una vera parte della mia infanzia.
Probabilmente i primi, piuttosto spartani (quelli con i cerchietti "vuoti" per intenderci) li ricevetti in regalo verso i 4-5 anni per sviluppare la fantasia, costruire cose impossibili. Queste confezioni venivano chiamate "universali" perche' non avevano un "progetto" da portare a termine, bensi' lasciavano libera interpretazione a chi li usava. Molto educativi.
Poi, verso i 7-8 anni ricevetti in regalo le prime scatole di montaggio. La prima in assoluto fu il codice 600, auto della polizia a cui segui' una graziosissima villetta (376). Contemporaneamente, udite, udite, alcuni set minuscoli erano persino in omaggio con le confezioni di Ovomaltina.
E da li' probabilmente comincio' la passione. Successivamente acquistai ancora qualche confezione universale, per avere mattoncini di riserva, divertirmi, creare, pero' col tempo investii i denari delle mance all'acquisto di un set di montaggio dietro l'altro fino a creare una piccola citta'.
Poi si sa, con l'adolescenza, si volge il proprio interesse verso altre cose, tuttavia il mio "mausoleo", come lo definiva simpaticamente mia madre, a causa della mia gelosia, rimase intatto. Ogni automobile, ogni casetta, ogni mezzo rimase in un angolo di moquette della camera, come lo avevo costruito io.
Negli anni 90, con i primi stipendi, acquistai ancora un paio di set di spessore (aeroporto e centrale polizia). Set che nel frattempo diventavano sempre piu' elaborati e costosi.
Non ho mai avuto remore a palesare la mia passione ed i miei ricordi alle mie morose che chi piu' chi meno assecondava.
In particolare una ragazza straniera che frequentai per un paio d'anni aveva preso l'abitudine a regalarmene, sempre nuovi, sempre belli...forse per viziarmi o tenermi buono, come si fa con i bambini piccoli... Con lei, visitando i negozi del suo paese, scoprii l'esistenza di marche (cinesi?) che vendono set e mattoncini low-cost, perfettamente compatibili con i pezzi lego. In particolare, alcune case, propongono dei set "militari", molto belli e particolareggiati, soggetto, per motivi politici e didattici, sempre rimasto tabu' per i lego danesi.
Adesso nella mia casa lo spazio e' ridotto ed ho trasferito la citta' in soffitta. Negli scorsi mesi di lockdown ho approfittato ad inventariare le scatole e controllare i pezzi che mancano, che prima o poi mi decidero' a cercare su ebay.
Rimango comunque legato ad uno stile anni 70-80. I set del nuovo millennio non sono fatti per me, troppo elaborati, tematiche troppo commerciali, per non parlare poi dei prezzi...erano gia' cari allora, adesso sono alle stelle.
Probabilmente i primi, piuttosto spartani (quelli con i cerchietti "vuoti" per intenderci) li ricevetti in regalo verso i 4-5 anni per sviluppare la fantasia, costruire cose impossibili. Queste confezioni venivano chiamate "universali" perche' non avevano un "progetto" da portare a termine, bensi' lasciavano libera interpretazione a chi li usava. Molto educativi.
Poi, verso i 7-8 anni ricevetti in regalo le prime scatole di montaggio. La prima in assoluto fu il codice 600, auto della polizia a cui segui' una graziosissima villetta (376). Contemporaneamente, udite, udite, alcuni set minuscoli erano persino in omaggio con le confezioni di Ovomaltina.
E da li' probabilmente comincio' la passione. Successivamente acquistai ancora qualche confezione universale, per avere mattoncini di riserva, divertirmi, creare, pero' col tempo investii i denari delle mance all'acquisto di un set di montaggio dietro l'altro fino a creare una piccola citta'.
Poi si sa, con l'adolescenza, si volge il proprio interesse verso altre cose, tuttavia il mio "mausoleo", come lo definiva simpaticamente mia madre, a causa della mia gelosia, rimase intatto. Ogni automobile, ogni casetta, ogni mezzo rimase in un angolo di moquette della camera, come lo avevo costruito io.
Negli anni 90, con i primi stipendi, acquistai ancora un paio di set di spessore (aeroporto e centrale polizia). Set che nel frattempo diventavano sempre piu' elaborati e costosi.
Non ho mai avuto remore a palesare la mia passione ed i miei ricordi alle mie morose che chi piu' chi meno assecondava.
In particolare una ragazza straniera che frequentai per un paio d'anni aveva preso l'abitudine a regalarmene, sempre nuovi, sempre belli...forse per viziarmi o tenermi buono, come si fa con i bambini piccoli... Con lei, visitando i negozi del suo paese, scoprii l'esistenza di marche (cinesi?) che vendono set e mattoncini low-cost, perfettamente compatibili con i pezzi lego. In particolare, alcune case, propongono dei set "militari", molto belli e particolareggiati, soggetto, per motivi politici e didattici, sempre rimasto tabu' per i lego danesi.
Adesso nella mia casa lo spazio e' ridotto ed ho trasferito la citta' in soffitta. Negli scorsi mesi di lockdown ho approfittato ad inventariare le scatole e controllare i pezzi che mancano, che prima o poi mi decidero' a cercare su ebay.
Rimango comunque legato ad uno stile anni 70-80. I set del nuovo millennio non sono fatti per me, troppo elaborati, tematiche troppo commerciali, per non parlare poi dei prezzi...erano gia' cari allora, adesso sono alle stelle.
- boy jean
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- Iscritto il: dom 16 dic 2018, 17:03
Re: I mattoncini Lego
Che passione complimenti.
Forse tu avevi solo Lego originali. Io che ne ho avuto sempre pochi perché la mia vera passione erano i Plastic City, fra i lego avevo alcune imitazioni che avevano i circoletti piccoli sopra vuoti e all interno invece dei tondi c erano incastri a croce. Combinavano perfettamente coi Lego ma spesso avevano poca presa e la plastica era più scadente. Mi fa piacere che i lego siano sopravvissuti in commercio anche se ovviamente non mi piacciono gli eccessi di oggi tra cui la differenziazione maschile e femminile, in quanto tradisce la più apprezzabile vocazione unisex tipica delle costruzioni che all epoca era giustamente pubblicizzata come un vanto.
Forse tu avevi solo Lego originali. Io che ne ho avuto sempre pochi perché la mia vera passione erano i Plastic City, fra i lego avevo alcune imitazioni che avevano i circoletti piccoli sopra vuoti e all interno invece dei tondi c erano incastri a croce. Combinavano perfettamente coi Lego ma spesso avevano poca presa e la plastica era più scadente. Mi fa piacere che i lego siano sopravvissuti in commercio anche se ovviamente non mi piacciono gli eccessi di oggi tra cui la differenziazione maschile e femminile, in quanto tradisce la più apprezzabile vocazione unisex tipica delle costruzioni che all epoca era giustamente pubblicizzata come un vanto.
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- Iscritto il: lun 4 nov 2013, 17:20
Re: I mattoncini Lego
Il Lego è sempre stato più per i maschietti, infatti a me non piaceva
"Lo stolto continua a parlare mentre gli strumenti dicono molto più di questo, stai tranquillo e ascolta quello che non puoi esprimere" (andromeda57)
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Anni 80? No, grazie