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Insight ha scritto:Ho trovato io, la canzone era " My world", del 1972.
Una di quelle citate da White più sopra...anche a me piace, appunto per i tuoi stessi motivi.
Solo, non ricordo che fosse usata per la réclame della camomilla Montania, anzi, non ricordo nemmeno la camomilla...
Attento, Black Jack, perché adesso ti tingo...sarebbe "ti tengo", ma è per far rima con...GRINGO...!
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Insight ha scritto:Ho trovato io, la canzone era " My world", del 1972.
Una di quelle citate da White più sopra...anche a me piace, appunto per i tuoi stessi motivi.
Solo, non ricordo che fosse usata per la réclame della camomilla Montania, anzi, non ricordo nemmeno la camomilla...
Purtroppo non si trova la pubblicita' in rete, ma ho trovato altri forum dove ne parlano e dicono appunto che si trattava di "My world". Poi per sicurezza ho ascoltato il pezzo ed e' proprio quello...
Ricordo che si sentiva piano piano in sottofondo...Una bella canzone che si attaglia perfettamente alla pubblicita' di una camomilla
"Lo stolto continua a parlare mentre gli strumenti dicono molto più di questo, stai tranquillo e ascolta quello che non puoi esprimere" (andromeda57)
Concordo con chi sostiene che i BG non sono soltanto Saturday Night Fever e Spirits Having Flown. Secondo me il loro miglior lavoro settantiano è Children of the World e, sconfinando nelle decadi successive, segnalerei i bellissimi Living Eyes, One e Size Isn't Everything, autentici gioielli purtroppo poco conosciuti.
Se non ricordo male, su RAI 5 tempo fa hanno trasmesso uno special su di loro e l'ho trovato molto interessante, nel senso che non conoscevo gli alti e bassi del loro sodalizio e lo scioglimento del terzetto dopo un'iniziale carriera direi soddisfacente.
Comunque, pur non stravedendo per la disco music, devo riconoscere che per la colonna sonora de La Febbre del Sabato Sera, hanno composto delle belle melodie.
Sul falsetto ho pareri contrastanti, in quanto dopo un po' lo trovo irritante.
Se non sbaglio qualcuno ha citato le linee di basso delle loro canzoni e immagino sappiate tutti che lo suonava Maurice Gibb.
Sì, Maurice si è fatto apprezzare anche come tastierista.
Cito anche io una cosa post-settanta: "He's a Liar", un brano molto criticato a suo tempo, ma fantasioso e con una linea armonica decisamente avventurosa che gradivo molto.
"Oggi studieremo il pentagono!" "E domani il Cremlino! Così… per equilibrare" - Mafalda
Si chiama The Bee Gees: How Can You Mend a Broken Heart, ed è il primo documentario sulla leggendaria band autrice di oltre 1.000 canzoni e venti hit in testa alle classifiche e con più di 220 milioni di dischi venduti, resa immortale dalla colonna sonora del film La febbre del sabato sera.
Il film, che sarà disponibile per il digital download dal 14 dicembre, racconta l'ascesa dell'iconico gruppo, composto dai fratelli Barry, Maurice e Robin Gibb, la loro musica e l'evoluzione negli anni e include anche recenti interviste a Barry Gibb, Eric Clapton, Mark Ronson, Noel Gallagher, Lulu, Nick Jonas, Chris Martin e Justin Timberlake.
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