[anno 1966] LA"PROFEZIA" DI Giovannino GUARESCHI.

[Gimli Il Nano]

LA"PROFEZIA" DI Giovannino GUARESCHI.
“Lei è rimasto all’altro secolo, reverendo. Oggi la Chiesa si adegua ai tempi, si meccanizza. E, a Ferrara, nella Chiesa di S. Carlo, sulla « Tavola calda » è in funzione la macchinetta distributrice di Ostie. All’Offertorio, il fedele che intende comunicarsi, depone la sua offerta in un piatto vicino alla macchinetta, preme un pulsante e, annunciata da un festoso trillo di campanello, un’Ostia cade nel Calice.
E, creda, non è improbabile che, nei Laboratori sperimentali Vaticani, si stiano studiando macchinette più complete, le quali, introdotta una moneta e schiacciato un pulsante da parte del comunicando, caccino fuori una piccola pinza che porge l’Ostia consacrata elettronicamente, alle labbra del fedele.”

(“Il Borghese” del 19 maggio 1966. – Lettera di Giovannino Guareschi
a Don Camillo)

[Insight]

Grazie per questa bella pagina di cronaca, soprattutto molto attinente agli anni Settanta.

[galerius]

Per combinazione, sulla scorsa Settimana Enigmistica…

[Whiteshark]

Ah, quanto manca uno come Guareschi in questa nazione ammorbata da intellettuali "liberal" da strapazzo.

[Insight]

Sì, un altro comico che oggi fonderebbe un suo movimento... Non è di quello che abbiamo bisogno.

[Whiteshark]

Secondo Guareschi il potere doveva essere servizio al Paese, non al Partito. E già questo lo pone ad un altro livello rispetto all'acquitrinoso panorama nazionale, nel quale sguazzano partiti che in un paese serio, viste le loro percentuali, non dovrebbero neppure avere rappresentanza, e dove prosperano figure che coprono tutto il negativismo possibile, tra tremebondi, incapaci, imbelli, populisti e demagoghi.

[Gimli Il Nano]

Secondo Guareschi il potere doveva essere servizio al Paese, non al Partito. E già questo lo pone ad un altro livello rispetto all'acquitrinoso panorama nazionale, nel quale sguazzano partiti che in un paese serio, viste le loro percentuali, non dovrebbero neppure avere rappresentanza, e dove prosperano figure che coprono tutto il negativismo possibile, tra tremebondi, incapaci, imbelli, populisti e demagoghi.

Guareschi narrava che la madre (maestra elementare, cui si è ispirato per la figura della maestra, la Signorina Cristina) gli aveva insegnato la devozione a tre figure : Dio, la Sintassi ed il Re, esattamente in quest'ordine . E per tutta la vita ha cercato di mantenersi fedele ad esse. Nel campo di prigionia, continuamente gli veniva chiesto di aderire ad alla R.S.I. Oltre e più che i tedeschi, erano gli altri prigionieri che lo avevano fatto ed erano prossimi ad essere rispediti in Italia, che lo incitavano in tal senso, ovviamente con ragionamenti basati sulla narrazione del comportamento di Vittorio Emanuel III, durante e subito dopo l'8 Settembre. La sua risposta era :"Signori: i galantuomi giurano fedeltà una volta sola. Io ho giurato fedeltà al Re. Lui non è stato né degno , né capace di operare nei modi che il suo ruolo gli imponeva? Le pene delle sue indegnità ed incapacità, le stiamo pagando noi, sulla nostra pelle? Ne convengo. E' così. Ne dovrà rendere conto davanti a Dio ed alla Storia. E non vorrei essere nei suoi panni. Ciò, però, è affar suo. Io gli ho giurato fedeltà e resterò fedele a tale giuramento".

[Insight]

Come se tutto quello che ha fatto il re prima dell'ignobile fuga invece andasse bene..
Ha consegnato il Paese a un dittatore, ha firmato tutte le sue leggi liberticide, ha chiuso occhi, orecchie, naso e bocca su tutti i suoi crimini, ha messo la sua firma sulle leggi razziali, ha assecondato la sua sete di conquiste coloniali e la sua alleanza con Hitler e l'entrata nella guerra più disastrosa della Storia... Tutte queste cose evidentemente al "galantuomo" Guareschi andavano bene, se secondo lui il re doveva rispondere davanti a Dio e alla Storia solo dell'armistizio e della fuga...

[Whiteshark]

Se per questo anche il campesino cileno che brandiva il cartello "EL GOBIERNO ALLENDE ES UN GOBIERNO DE MIERDA, PERO ES MI GOBIERNO" diceva più o meno le stesse cose. Eppure il campesino è considerato un eroe senza tempo.

[Insight]

Il paragone non regge proprio, Salvador Allende non era ne' un dittatore ne'un criminale, ma un presidente eletto dal popolo.