Giacomo Agostini

[Mauro Tozzi]

Il re del motociclismo settantiano è stato senz'altro Giacomo Agostini. A voi la parola sul mitico Ago!

[Insight]

Beh, anche se non sono un patito di motociclismo, mi spiace un po' che un grande come Agostini rimanga a 0 risposte

Mio padre lo seguiva negli anni Sessanta, essendo praticamente un suo coetaneo..."Ago" era il suo preferito finché non arrivò Saarinen...
Da giovane cercava di emularlo con la sua motoretta da strada (una Horex 350 ormai fuori produzione) e con la mia povera giovane mammina, ancora minorenne, seduta dietro

Un modellino di Giacomo Agostini in sella alla sua MV Agusta, che mio padre regalò a mio fratello nel 1969 o '70, quando io ero nato da poco, e che poi continuò a girare per la casa ancora per diversi anni, è l'unico ricordo "personale" che ho di questo grande campione...

[Whiteshark]

Trovo che AGO, campione che ammiro e stimo moltissimo (anche perchè, a differenza di altri, ha saputo smettere al momento giusto), sia più da collocare nei sixties che nei seventies. Sicuramente è stato ancora competitivo, ma dopo la morte al TT dell'amico Gilberto Parlotti a mio parere ha perso quella punta di velocità in più che faceva la differenza.

[Supersonic]

Non sono mai stato un appassionato di motociclismo. Ero comunque felice per le sue vittorie che davano lustro allo sport italiano.

[Insight]

Neanche a farlo apposta... Questo Natale mio fratello ha regalato a mio padre un libro fotografico su Giacomo Agostini...
Un bel libro con tante fotografie, sia in bianco e nero che a colori, che ripercorrono la vita e la carriera del campione bresciano, dagli esordi con delle moto che parevano biciclette, passando per la mitica MV Agusta, fino alla Yamaha dell'ultimo titolo mondiale, nel 1975.

Mentre loro due guardavano il libro, il mio pensiero è corso a questo forum e, in particolare, a questo thread...
La storia si ripete, sebbene a parti invertite: nel '69-'70, il padre regala al figlioletto un modellino di Giacomo Agostini; 44 anni dopo, il figlio ormai maturo regala al vecchio padre un libro, sempre su Agostini...
Veramente commovente (per me), mi sembrava di essere a una puntata di "Carramba che sorpresa"...

Peccato, però, che né il padre né il figlio si ricordavano del modellino...
Di certe cose mi ricordo soltanto io, che sono il romanticone della famiglia. Anzi, il figlio "un po' strano", come mi hanno sempre definito

[Whiteshark]

Il mondo "venera" gli originali..... Scherzi a parte Ago mi ricorda un pò il Vettel di questi tempi: probabilmente il più forte sul mezzo sicuramente migliore. Sono quelle classiche situazioni in cui non si sa mai la percentuale di meriti esatta tra l'uno e l'altro. Bisogna dire che mentre al teutonico imperatore della Formula 1 la sorte ha riservato un compagno quantomeno mediocre, Mino si trovò a che fare con l'osticità fatta persona, ossia Phil read, non per niente soprannominato "Phil di ferro", molto veloce, molto scorretto, abile diplomaticamente. E fu guerra.

[Betelgeuse]

Non sono un appassionato di motociclismo, ma un personaggio come Agostini non può lasciare indifferente.
Da qualche anno, impazzano, soprattutto sul web, sondaggi per stabilire se sia stato più grande lui o Valentino Rossi.
Dico subito che non lo so, perchè tecnicamente non me ne intendo molto, come detto: però i successi di entrambi sono la fedele testimonianza del fatto che, probabilmente, è proprio il motociclismo, in assoluto, che ha dato più lustro allo sport italiano.

[lespaul]

Il campionissimo...anche se Pasolini...

[Realpower]

Mi hanno sempre esaltato le grandi vittorie di Giacomo Agostini,le sue doppiette,quando correva,e vinceva,sia in 350 che in 500 ed ho sempre sperato che potesse ripetersi anche sulle 4 ruote,dacchè,all'epoca,ogni tanto se ne ventilava il passaggio.Purtroppo,forse,ritardò troppo questo passaggio e probabilmente aveva ragione Enzo Ferrari quando scrisse che avvenne quando aveva perso quel decimo di secondo in meno che fa la differenza...
Vorrei fare una piccola notazione che non riguarda il campione in questione.La parabola della MV Agusta riflette esattamente quell'autolesionismo tutto Italiano di produrre il meglio sul mercato e lasciarlo morire, così è stato anche per tanti altri marchi famosi,uno fra tutti la Lancia,che l'ineffabile Marchionne ha definito un marchio senza appeal internazionale,sfido io è stato lasciato ad agonizzare senza proporre nulla che rinvedisse i fasti di quando vinceva a mani basse ovunque corresse.Tornando alla MV,negli anni che ci interessano,se avesse adottato una politica commerciale(Non dico Nipponica) ma almeno con un pizzico di serietà e accortezza si sarebbe sicuramente affermata a livello mondiale e senza dover spendere una lira in pubblicità dato che il suo nome soggiornava stabilmente in TV e sui giornali.