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Salone Auto di Francoforte 1979

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boy jean
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Salone Auto di Francoforte 1979

Messaggio da boy jean »

Nel crepuscolo del decennio, ecco presentate tre auto importanti nei successivi anni ottanta. Parola d' ordine lusso, poco o tanto che sia.

Lancia Delta

Da base meccanica Ritmo un nuovo corpo vettura nel raffinato spirito della casa. Si vuole ormai il lusso anche sulle medio-inferiori.

Nuova Mercedes berlina serie S

Avanzata e lussuosa, potente, modernissima e profilata in naturale evoluzione col modello precedente. Confort, prestazioni, prestigiosa eleganza ( e ... relativi costi !) al top.

Audi 200

Modello della 100 rivisto in su per la nuova ammiraglia del marchio che, forte del successo, comincia a insidiare più decisamente la concorrenza consolidata (vedi sopra) e si va costruendo l' immagine alternativa alla pari che ha oggi.

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Poco per volta ne parleremo con attenzione soprattutto alla loro genesi ancora chiaramente anni settanta a buon diritto em_drinks
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boy jean
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Re: Salone Auto di Francoforte 1979

Messaggio da boy jean »

La nuova Mercedes S del 1979, conosciuta con la sigla progettuale W126, stupisce alla sua uscita i medesimi addetti ai lavori per il fatto stesso di rimpiazzare la W116, ancora stupenda, validissima ed in grado di sostenere perfettamente il ruolo impegnativo di berlina ammiraglia della marca. Mercedes però tiene fede al suo alto rango offrendo, dopo attenti studi, la tecnica e l' estetica più aggiornate. Infatti la W126 e, ancora più degno di nota, la W116 già nel 1972, sono frutto di un tale riuscito sforzo ingegneristico globale che la casa le definisce le migliori vetture al mondo. Ecco quindi la W126 come si presenta al lancio al Salone di Francoforte nel Settembre 1979:
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Di seguito il prototipo di quest' auto, tanto rappresentativa dell' edonismo e dell' arrivismo anni 80, così ammirevolmente avanzato addirittura nel 1975 ! Il progetto era infatti iniziato nel 1971 ed ha coperto praticamente l'intero decennio così come all' incirca il periodo di produzione della precedente bellissima W116 , che già la anticipava e di cui quindi parlerò.

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Re: Salone Auto di Francoforte 1979

Messaggio da Insight »

Le Mercedes (e anche le BMW) degli anni Settanta e Ottanta non mi sono mai piaciute molto...Troppo lunghe, troppo "cassoni", macchine "di rappresentanza"....Inizio ad apprezzarle dagli anni Novanta, quando hanno cominciato ad adottare una linea più sportiva, con le varie versioni coupe'...Sono diventate macchine molto belle e anche adesso forse sono tra le più belle.
"Lo stolto continua a parlare mentre gli strumenti dicono molto più di questo, stai tranquillo e ascolta quello che non puoi esprimere" (andromeda57)
_____
Anni 80? No, grazie
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boy jean
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Re: Salone Auto di Francoforte 1979

Messaggio da boy jean »

Qui siamo all' oppostooo io e te ;) :O :lol: le Mercedes fino agli anni sessanta mi facevano paura così imponenti cromate ricamate e poco aerodinamiche mi sembravano catafalchi, quelle squadrate ma slanciate anni 70 e 80 le adoro soprattutto le sportive . Le successive fino ad oggi gonfie e tronfie uguali alle altre marche tranne gli stelloni che devono farli sempre più grandi sennò non si capisce che marca è NOOO-------------------

Ma questa aspirazione al lusso e all' ostentazione bene in certa parte c' è sempre stata ma la tendenza anni 80 è stata più marcata e la fine anni 70 era già quella.

Prendiamo la Lancia Delta di cui si parla, la prima medio piccola di fatto per la casa che voleva mantenersi almeno sulle medie con molte arie fino a quel momento (Lancia Beta). Ma tanto può l' allure Lancia da far diventare la sua prima piccola un successo, per quella spinta in su del vorrei ma...posso !

Resisterà ancora nella classe utilitaria perché la Y10 nel 1985 non esce ancora col marchio Lancia. È un' Autobianchi come l' A112 e la Bianchina che la precedettero sempre come utilitarie 'di lusso' (sempre questo termine che diventa sempre più come il prezzemolo).
Però l' Y10 si dice un' Autobianchi 'con la firma Lancia' chiaro che il passo da li alla prossima e attuale Lancia Y è breve.

Prossimamente due parole di presentazione per la terza visione del lusso a Francoforte 79 in vista degli anni 80 con l' interessantissima Audi 200.
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boy jean
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Re: Salone Auto di Francoforte 1979

Messaggio da boy jean »

Oggi quando si parla di rivali naturali di Mercedes o BMW viene sempre in mente Audi , ma non è sempre stato così. La prima pietra a forgiare un'immagine di marca all'altezza dei suoi rivali tedeschi è stata posta dall'Audi 200 presentata nel 1979 .

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Alla presentazione al Salone di Francoforte 1979, Wolfgan R. Habbel (allora presidente del consiglio di amministrazione dell'azienda) ha dichiarato: " Con questo nuovo modello, Audi vuole dimostrare che, all'interno del consorzio Volkswagen, abbiamo un ruolo di primo piano e siamo responsabile dello sviluppo dei modelli del segmento medio-alto «. In breve, l'Audi 200 aveva la responsabilità di chiarire che Audi doveva continuare ad essere il marchio premium del gruppo Volkswagen, ciò che era già stato ben vero sin dal 1968 con la prima Audi 100, di segmento superiore ad ogni Volkswagen ed ora vi era una qualificazione ufficiale. Per renderla interessante, l'Audi 200 è stata collocata tra Mercedes e BMW, che allora erano molto più differenziate di adesso. Mercedes era chiaramente impegnata nel comfort, sicurezza e qualità, mentre BMW cercava più piacere di guida e prestazioni. Non è stato un compito facile e l'Audi 200 non ha ottenuto un successo immediato, né era previsto. Alla Volkswagen sapevano che la fama non si raggiunge dall'oggi al domani e il nuovo modello ha fatto il suo lavoro meravigliosamente ed è diventato una pietra importante per costruire l'eccellente immagine del marchio che Audi ha oggi .
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Whiteshark
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Re: Salone Auto di Francoforte 1979

Messaggio da Whiteshark »

La Delta fu un emblematico caso di "araba fenice". Anonima e di non grandissimo successo nei suoi primissimi anni di vita, fu reinventata come sportiva dominatrice dei rallyes riscuotendo universale consenso, diventando oggetto del desiderio per giovani e meni giovani nelle versioni "spinte".
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Re: Salone Auto di Francoforte 1979

Messaggio da boy jean »

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E' lampante anche ad una prima occhiata esterna come la nuova Mercedes classe S W126, a destra, appaia una modernizzazione, quasi una cesellatura con una fine carta vetrata, del modello precedente W116 con lei illustrato qui sopra al centro, il quale invece aveva proprio rivoluzionato positivamente in senso moderno l'aspetto molto antiquato, quasi da catafalco, della sua immediata precedente W108, a sinistra in foto , che l'aveva preceduta.
Per decenni, Mercedes-Benz si è costruita una reputazione duratura per l'ingegneria senza badare ai costi, l'affidabilità e la qualità costruttiva di una roccia. Chiedete a qualsiasi appassionato irriducibile della stella quale modello incarna maggiormente queste filosofie e il dito spesso indica la cult S-Class della generazione W126, proprio quella di cui parliamo. Alcuni arrivano addirittura a nominare il W123, il precursore dell'attuale Classe E.
Ma la reputazione della Classe S non è iniziata con nessuno di questi. Tutto è iniziato con la generazione W116 costruita dal 1972 al 1980. Adombrato dall'iconica W126 degli anni '80, dalla prodigiosa W140 degli anni '90 e persino dal fascino vintage dei veicoli precedenti W108 con "fari sovrapposti" degli anni '60, la W116 è spesso trascurata, non amata e sottovalutata. A questi aggettivi, aggiungo "ingiustamente", perché la W116 merita molto più riconoscimento.

Essendo un'automobile con oltre 473.000 esemplari fabbricati e una produzione distribuita in tutto il mondo, molti W116 si aggirano ancora per le strade oggi. E per il suo aspetto autorevole, il suo carattere e le doti stradali ne fanno una delle generazioni di Classe S più uniche da possedere.

Questa è la prima Benz di grandi dimensioni a ricevere formalmente il nome di Classe S, nel 1972, e ha dimostrato l'innovazione di Mercedes-Benz su scala globale. Ha montato tecnologie pioniere come i freni antibloccaggio elettronici (ABS), le sospensioni autolivellanti elettroniche e una cella passeggeri rinforzata con zone di deformazione che assorbono gli urti. Stilisticamente c'e' la raffinatezza e lo stile avant-garde di innovazioni che hanno poi contraddistinto proprio il carattere della marca per lungo tempo : è stata la prima berlina della Casa col frontale sviluppato orizzontalmente e i fari posteriori rigati. A livello ingegneristico stabilisce standard che diamo per scontati nelle auto attuali.
"È interessante per me che il W126 sia così venerato da così tanti appassionati oggi, e giustamente per un certo numero di cose. Eppure non si rendono conto che la W126 non è stata la svolta, che la W116 lo è stata ", dice Dave Klink, un tecnico Mercedes-Benz che ha passato la vita su queste auto dagli anni '70. "Non si rendono conto che il W126 è stato un grande perfezionamento del W116. Non è corretto che il W116 sia lasciato all'ombra del W126, quando la W116 ha reso tutto possibile, ponendo le basi per la W126. ". Parole sante.

Sfortunatamente, il W116 viene spesso diffamato per le sue complessità e i costi di gestione. È arrivato in tempi complicati, con la crisi del petrolio del 1973 che ha colto di sorpresa le case automobilistiche. Gli ingegneri dell'epoca iniziarono freneticamente a sperimentare per soddisfare le nuove normative sulle emissioni e sulla sicurezza, compromettendo l'affidabilità di alcune automobili. Pertanto, molte W116 sono stati lasciati a marcire nei campi e nei fienili poiché i proprietari erroneamente pensavano che non valesse la pena tenere le auto sulla strada.

Ma durante il loro periodo di massimo splendore, le W116 erano alcune delle auto più affidabili in un'epoca in cui l'affidabilità era un problema per molte altre case automobilistiche. Inoltre sono stati progettati per una facile manutenzione e una sicurezza prima quasi inconcepibile. Affrontarne una come un progetto di restauro non è più difficile di altre auto di pari epoca.

"Le W116 erano sempre ben realizzate come le W108 e più semplici delle W126", afferma Jim B., un ex esperto tecnico Mercedes-Benz. "C'è poco da sbagliare e i W116 hanno sempre avuto la reputazione di essere solidi e affidabili."

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ImmagineW126

ImmagineW116
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W108


Anche negli interni sopra mostrati la W116 si è dimostrata altrettanto rivoluzionaria, poco differenti tra W126 e W116, mentre abissale la differenza di questi ultimi con la precedente W108, con impostazione vecchia del tutto diversa, volante molto pericoloso in caso di urto e leva del cambio poverissima come sulle utilitarie più economiche. Ciò fa sorridere oggi ma non era infrequente all'epoca anche su auto di lusso come queste. Balza all'occhio quindi il fondamentale progresso della W116 che dall' abitacolo striminzito della W108 ha portato all'arredo piacevole e confortevole come lo conosciamo oggi.
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Re: Salone Auto di Francoforte 1979

Messaggio da boy jean »

Fino all'acquisizione da parte della Fiat, la Lancia godeva di una buona reputazione ei suoi modelli erano conosciuti in tutto il mondo. Il periodo dal 1969 al 1979 rappresenta probabilmente uno dei più difficili nella storia della Lancia. Stratos, Gamma e Beta, gli ultimi modelli, avevano un aspetto e prestazioni decenti ma erano tutt'altro che perfetti. La cattiva fattura, la bassa affidabilità, la protezione dalla corrosione debole o assente e il servizio di assistenza scadente hanno portato a un drastico calo delle vendite. Da tempo si diceva addirittura che la Lancia avrebbe cessato di esistere a causa di tutti i problemi.

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Fortunatamente, non è successo. Il lavoro su un modello nuovo di nome in codice 831 iniziò nel 1975. Le linee perdono l originalità dei precedenti modelli Lancia e molto più conservatore Giorgetto Giugiaro, basandolo su Fiat Ritmo, ha creato un modello con caratteristiche di design simili a quelli visti sui modelli Volkswagen Golf e Scirocco. I primi schizzi mostravano una carrozzeria ampia e rigorosamente slanciata (3.895 x 1.621 x 1.364 mm), con più spazio interno rispetto alla Golf. Un dettaglio interessante, oggi molto diffuso, è stato applicato per la prima volta : sin dall'inizio, la Lancia Delta è stata progettata con paraurti in tinta con la carrozzeria nel colore del veicolo. La soluzione originale del fanale posteriore prevedeva una posizione orizzontale (come con Scirocco), ma per comodità e allargamento delle aperture del bagagliaio, era applicata una soluzione più originale con luci verticali. Il collaudo dei prototipi su varie piste è stato effettuato in 10.000 chilometri , gli stessi suddivisi in fasi separate: 3.800 km su strade sterrate, 2.800 km su sconnessoi
, mentre il resto era destinato a strade asfaltate.
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Re: Salone Auto di Francoforte 1979

Messaggio da Whiteshark »

Beh, al di la che ne furono prodotte pochissime, la Stratos fu una macchina splendida, e d'altronde le quotazioni degli esemplari ancora in circolazione (mai sotto il mezzo milione di euro) ne sono la prova. La Gamma invece, specie nella versione berlina, fu un terrificante flop, anche a causa di alcune idee demenziali
come quella consistente nel non trasmettere il moto alla pompa del servosterzo tramite una seconda cinghia (la cinghia servizi, che solitamente alimenta nelle auto d' oggi servosterzo, alternatore e il compressore del climatizzatore), bensì direttamente tramite una cinghia che prendeva il moto da una puleggia solidale ad uno degli alberi a camme. Risultato: il malcapitato proprietario doveva assolutamente ricordarsi di parcheggiare la vettura con le ruote diritte, perchè in caso contrario, all'accensione della vettura, il servosterzo, che "sentiva" le ruote come se fossero in curva, tendeva ad irrigidirsi, e inevitabilmente frenava l' albero a camme dal quale riceveva il moto, tanto che in quel caso diventava pressoché inevitabile il salto della cinghia di distribuzione, che, dava origine a disastri letali per il propulsore. Cose da pazzi.
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Re: Salone Auto di Francoforte 1979

Messaggio da boy jean »

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La prima Audi 100, presentata nel 1968, è sicuramente un modello di buona qualità, ma non eguaglia le berline Mercedes e BMW dell'epoca. Con l'arrivo della seconda generazione nel 1976 (chiamata C2) il livello sale ancora avvicinandosi alle rivali, non del tutto anche perché ricordiamo che ha una cilindrata base di 1600 cc., quando la Mercedes parte dai 2000. Ecco dunque l’importanza dell’ idea di un modello superiore senza che i costi salissero alle stelle, la presentazione dell’ Audi 200 al Salone di Francoforte del 1979 come una sorta di alto di gamma dell'Audi 100, con una versione top che suona come la prima Audi RS della storia, l'Audi 200 Turbo 5T . L'Audi 200 era esteticamente diversa dalla 100 per il frontale con 4 fari rettangolari incastonati in cornici cromate, paraurti in plastica a doppia lamella rifiniti in acciaio inossidabile, un grembiule anteriore per ridurre le forze di sollevamento dell'asse anteriore ad alta velocità, modanature laterali realizzate in alluminio anodizzato oro opaco e bellissimi cerchi abbinati a 16 razze calzati con pneumatici 205 / 60-15, un pollice più grandi dell'Audi 100 per fare spazio a freni più grandi. All'interno, la differenza era in una dotazione più lussuosa, con magnifiche poltrone rivestite in velluto di ottima qualità, accendini e luci di lettura nelle porte posteriori, cuscini in tinta con la tappezzeria, 4 alzacristalli elettrici, aria condizionata e un volante più sportivo. L'Audi 200 è stata presentata in due versioni: l' Audi 200 5E con il motore 5 cilindri aspirato con iniezione Bosch K-Jetronic da 136 CV e la formidabile Audi 200 Turbo 5T con la stessa meccanica ma sovralimentata da un turbo KKK che ha alzato la potenza a 170 CV con un temperamento vivace, di questa meccanica parleremo più avanti in dettaglio. Per renderla più attraente al pubblico, l'Audi 200 Turbo 5T aveva un equipaggiamento più completo rispetto alle rivali Mercedes e BMW e montava di serie prelibatezze come lavafari, fendinebbia, cerchi in lega, aria condizionata, chiusura centralizzata ecc. Le prestazioni dell'Audi 200 Turbo 5T sono ottime per l'epoca , accelerando da 0 a 100 km / h in soli 8 secondi e raggiungendo una punta di 202 km / h. La sua maneggevolezza è stata fortemente contrassegnata dal carattere del suo motore sovralimentato della vecchia scuola, risposta turbo un po’ in ritardo e reazioni aspre dall'arrivo straordinario della coppia quando si preme l'acceleratore sopra i 3.000 giri / min. Con la Citroën SM fuori dal mercato dal 1975, nel 1979 l'Audi 200 Turbo 5T è diventata l'auto a trazione anteriore più veloce sul mercato .
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