Salone Auto di Francoforte 1979

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Macchina molto bella ancora oggi. Poco da dire, una tedesca con un design eterno "all'italiana".

[boy jean]

Assolutamente vero Shark, prestigiosa ed esclusiva ma con grande misura, senso estetico, immensa eleganza e giusta dose di sobrietà.

Come visto e testimoniato dai tecnici è un affinamento ed avanzamento della già perfetta ed esteticamente rivoluzionaria W116, commercializzata per quasi tutti gli anni 70, periodo in cui si è intanto studiata la W126, infine presentata nel Settembre 1979.

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La W126 è ancora adesso una vettura che si guarda volentieri, a differenza della sua erede W140 che, specie in versione berlina, ho sempre trovato pesante e goffa (era la vettura del mio titolare d'azienda per cui l'ho vista spesso... )

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Certamente perché con la W140 le forme cominciavano a gonfiarsi diventando come dici goffe, e perdendo personalità somigliandosi sempre più tra le varie marche.

Clicca sulla miniatura per ingrandire Come si vede col passaggio dalla seconda alla terza l' aumento di volume ormai smisurato e la bombatura eccessiva fanno perdere la linea caratteristica. Di cui successivamente, e oggi si vede bene, non resterà più traccia.

Ancor più vero secondo me nella nuova versione coupé, che pompata come fu perse l' eccellente eleganza e sportività della versione precedente derivata dalla W126. Questi modelli particolari ed esclusivi infatti oltre al lusso e all' aggressività richiedono una leggiadria e snellezza con un suo preciso carattere, presente sia nella SLC degli anni 70 che nella sia pur più massiccia SEC in stile anni 80, che si perse con la successiva C140 perché ormai voluminosa oltre ogni limite e fatta informe dalle linee bombate.

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L'assurdità delle "iper bombature" fu tra l'altro notata anche a Stoccarda: infatti la W140 prevedeva di serie due "antenne" che si sollevavano quando si innestava la retromarcia in quanto dagli specchietti non si riusciva a capire l'ingombro della vettura.

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Vero!!
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Oggi confrontiamo l' interno del bagagliaio della Mercedes serie S anni 60, 70 e 80 e io dico che il migliore è quello anni 70.



In questa serie S tipo W111 anni '60, vano irregolare disturbato da elementi meccanici, il tappetino è in gomma, il rivestimento manca in fondo e altrove è di materiale plastico di aspetto poco piacevole, la ruota di scorta è in posizione ingombrante e ruba molto posto.

Clicca sulla miniatura per ingrandire Entrando nel bagagliaio di una serie S tipo W116 anni '70 entriamo invece già nell' assoluta modernità: il vano è regolare e completamente rivestito in moquette di ottima qualità, la ruota di scorta si sposta in una vano apribile sottostante e si ricavano pratici vani laterali. Il tappeto rimane di gomma anche per la maggior robustezza nel punto di appoggio e facilità di manutenzione. Grande attenzione alla sicurezza con il triangolo in posizione corretta e facilmente accessibile sulla faccia interna dello sportello.



Infine ecco una serie S mod. W126 anni '80, per la quale valgono le stesse considerazioni fatte per la W116 con in più il vistoso particolare del tappetino che diventa anch' esso di moquette, dando così gradevole uniformità ma è più delicato e meno pratico.

Evidenzio anche sulle W116 e W126 un aspetto generale quasi identico, il bordo con zigrinatura di sicurezza antiscivolo, i perni di apertura più robusti e il profilo del cofano curvato a seguire elegantemente la forma del lunotto.

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Straordinaria la cura del dettaglio nel rivestimento del bagagliaio della W116...veramente anni luce avanti alla concorrenza dell'epoca, ferma all'agugliato di infima qualità (vedi Fiat 132)

[boy jean]

Infatti il bagagliaio delle prime due serie della 132 era veramente spoglio, con tutte le parti laterali di lamiera in vista.
Va detto subito che la 132 era una medio-superiore, due segmenti sotto la Mercedes S, auto del settore lusso.
Inoltre nel suo stesso segmento aveva un prezzo contenuto, a giustifica del risparmio in particolari non essenziali, che Quattroruote comunque, con puntiglio, non mancava di far notare a demerito.

Nella stessa categoria medio-superiore della 132 abbiamo l' Alfetta che, a un prezzo decisamente più alto, offre tra l' altro, per quanto qui riguarda, il rivestimento completo del vano bagagli.

Nel settore lusso concorrente della Mercedes serie S W116 c è la Fiat 130, che nella sua raffinata finitura annovera un bagagliaio ben rivestito di moquette, anche se non altrettanto ben conformato e moderno internamente. A parte il confort e le finizioni, anche su tutti gli altri fronti, per inciso, la130 è molto al disotto della Mercedes S e delle altre ammiraglie concorrenti.

[boy jean]

Passiamo a questo punto a dare un' occhiata anche ai bagagliai delle altre due vetture di cui a questo topic presentate al Salone di Francoforte.
L' Audi 200 come si vede sotto presenta un bel baule grande, ben conformato e rivestito con cura, pur non perfetto come quello Mercedes e con un' apertura meno sofisticata. Ricordiamo che il suo modello, la 100, è uscito circa a metà periodo tra le Mercedes W116 e W126.

Clicca sulla miniatura per ingrandire Di seguito invece il baule della Lancia Delta 1300. Pur in questo modello base e pur essendo un' auto di categoria medio-inferiore è tutto rivestito. Si nota quindi rispetto alle prime 132 di inizio-metà anni 70 di cui si diceva , di categoria assai superiore, un certo progresso nel decennio. È da tenere presente che questa Lancia benché piccola, come sottolineato all' inizio, nasce gia d' intento puntando sull' accuratezza delle rifiniture tipica della marca. Le 132 commentate invece, come già detto, puntavano molto sul prezzo concorrenziale e questo va tenuto presente.

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[Whiteshark]

Davvero orrende le molle a vista dell'Audi 200. Scivolone inaspettato.