Piccola biblioteca spaziale degli Anni 70

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Un'altra lettura avvolgente e molto "british". Bestseller in Inghilterra, qui da noi poco conosciuto. Ma è un romanzo che ti rimane impresso, sia per la sua trama avvincente che per le riflessioni e introspezioni che contiene. E per avere sempre sullo sfondo il mare, che può essere definito quasi come il vero protagonista di questa appassionante vicenda...

NUMERO VENTITRE

Iris Murdoch, Il mare, il mare (1978)

Un attore e regista teatrale di grande successo, giunto all'età di sessant'anni, decide di ritirarsi a meditare in una sperduta località della costa britannica, in contemplazione del mare...
Qui, sulla spiaggia rocciosa, desolata ma bellissima, lo raggiungono ben presto "i fantasmi" della propria vita passata e, in particolare, quelli delle sue numerose donne, che hanno accompagnato le diverse fasi della propria esistenza.

Tra tutti il più struggente e inquietante è quello del suo primo grande amore dell'adolescenza. Un "fantasma" irresistibile, che il maturo protagonista cercherà assurdamente di rincorrere, prima di rendersi conto, con amarezza ma anche con un ritrovato senso della realtà, che quella folle rincorsa era verso la sua ormai perduta giovinezza...

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Proseguo nel mio viaggio interplanetario, in compagnia dei 30 migliori libri di narrativa (o più significativi per me) pubblicati negli anni Settanta.

Tra questi c'è anche un romanzo tra i più avvincenti che abbia mai letto, di genere sentimentale, dotato di una grande forza emotiva e dal ritmo incalzante. Divenuto famoso in Italia grazie alla successiva trasposizione televisiva.

NUMERO VENTIDUE

Colleen Mc Cullough, Uccelli di rovo (1977)

Ambientata in Australia, è la storia dell'amore impossibile tra l'affascinante padre Ralph e Meggy Cleary, che attraversa più generazioni, dando vita ad un'indimenticabile saga familiare. Una lettura che suscita grandi emozioni...

Per chi volesse ripercorrerla lascio qui il link

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Un grande romanzo, che considero importantissimo e di cui ho avuto modo di scrivere un lungo articolo per il Forum. Non potevo non metterlo nel "numero dei trenta"

NUMERO VENTUNO

Alex Haley, Radici (1976)

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La storia degli avi dello scrittore afroamericano Alex Haley e soprattutto di Kunta Kinte, che fu rapito, strappato dalla sua terra africana e caricato su una nave per essere venduto come schiavo negli Stati Uniti, seguendo il destino di tanti altri uomini e donne trasportati come merce, in condizioni disumane.

Romanzo di un uomo e di un'intera stirpe e razza umana umiliate e offese, che suscita forti emozioni: indignazione, rabbia, voglia di riscatto; ma anche l'orgoglio per la tanto sofferta conquista dell'emancipazione.

http://www.anni70.net/libri/radici/

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Senza nulla togliere ai bestseller, alla narrativa di consumo o a quella per ragazzi, dopo più di tre mesi di navigazione nello spazio è giunto il momento di entrare nella vera e propria letteratura.
Inizio con un romanzo piuttosto enigmatico, ma che emana un gran fascino per il modo in cui è scritto e per la sua forza evocativa...

NUMERO VENTI

Raffaello Brignetti, La spiaggia d'oro (1971)

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Un uomo e una bambina imbarcati per un misterioso viaggio per mare, alla ricerca di un'isola con una spiaggia dorata, che forse nemmeno esiste.
Una stupenda allegoria della ricerca della felicità, delle difficoltà e delle illusioni che la vita ci riserva. Ma anche dell'innocenza, ingenuità e purezza dell'infanzia che viene corrotta mano a mano che si attraversa il "mare" della crescita...

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Invecchiare non piace a nessuno, ma, insomma, occorre saperlo accettare... Ecco allora un bel romanzo, molto originale, proprio sul tema della vecchiaia, una sorta di parabola sull'ultima stagione della vita...

NUMERO DICIANNOVE

Manlio Cancogni, Allegri, gioventù (1973)

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In una valle immaginaria, gli attempati protagonisti, dopo un burrascoso temporale, si ritrovano all'improvviso cambiati: rinvigoriti nello spirito e nel corpo, come se per qualche strano incantesimo fossero ringiovaniti...

E si risvegliano insieme a loro anche gli antichi bollori ormai sopiti da tempo, gli ardori di gioventù, le invidie, le rivalità, le passioni e, naturalmente, l'amore.
Vecchi di settant'anni che all'improvviso si comportano e ragionano come quando ne avevano venti...

Gli effetti sono piuttosto bizzarri, grotteschi e infine tragici...Ogni stagione della vita, infatti, ha le sue caratteristiche e le giuste aspettative. Sconvolgere questa legge naturale alla fine è sconveniente per tutti.

Per fortuna arriverà un altro evento atmosferico, questa volta una dolce nevicata, e tutto (o quasi) tornerà come prima...

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Il medioevo negli ultimi anni è stato molto rivalutato: gli storici ormai non lo considerano più come un periodo "buio"... Una certa aura di mistero che continua ad ammantarlo ha inoltre contribuito a far crescere l'interesse, anche del grande pubblico, per questo periodo della Storia, da molti ritenuto estremamente affascinante...

Personalmente, non sono un grande estimatore e amatore delle storie medievali; tuttavia, questo breve romanzo uscito alla fine del decennio mi ha pienamente convinto e ho deciso di portarlo con me, tra i libri "fondamentali" degli anni Settanta.

NUMERO DICIOTTO

Italo Alighiero Chiusano, L'ordalia (1979)

Un avventuroso viaggio nella società medievale, in prossimità dell'anno Mille, tra le molte ombre ma anche con qualche luce che illumina il cammino dei "giusti": le prepotenze dei signori feudatari, le ingiustizie sociali, i pregiudizi e l'oscurantismo di una Chiesa assetata di potere. Ma anche la speranza di cambiamento e la fede in un futuro migliore. Sono questi gli ingredienti della breve storia, che ha per protagonisti il giovane Runo e la sua guida spirituale, un frate di nome Petro.


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Nel 1974, ai Mondiali in Germania Ovest, la nostra nazionale, composta da campioni blasonati come Rivera, Riva, Chinaglia, ecc. fu eliminata al primo turno deludendo le aspettative dei tifosi, specialmente quelle dei lavoratori italiani immigrati, accorsi in gran numero a sostenere i loro beniamini negli stadi tedeschi.
A ricordare quella bruciante disfatta, un indimenticabile romanzo scritto da Giovanni Arpino.

NUMERO DICIASSETTE

Giovanni Arpino, Azzurro tenebra (1977)

La cronaca romanzata di un fallimento, scritta con realismo e ironia, dove i personaggi sono proprio loro: i calciatori, gli allenatori, i tifosi, i giornalisti...

Principali motivi della clamorosa défaillance furono la demotivazione degli azzurri, il "divismo" di alcuni giocatori, il loro essere già sazi di successo e denaro, nonché la tecnica di gioco ormai vecchia, superata, e un calcio sempre più corrotto e sopraffatto da interessi economici più che sportivi.

Ma quella disfatta, per Arpino, non fu soltanto sportiva: essa era sintomatica di una ben più vasta crisi sociale, politica, etica ed economica, che attanagliava il Paese in quegli anni...


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[Insight]

Un classico di amore e morte (e tradimento); un triangolo fatale fra un uomo e due donne. Sullo sfondo, il fascino del mito americano...

NUMERO SEDICI

Mario Soldati, La sposa americana (1977)

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Un giovane professore di Lettere, italiano, realizza il suo sogno di insegnare e vivere negli Stati Uniti, che lo hanno affascinato fin dall'età infantile. Qui, tuttavia, rimarrà presto "intrappolato" in una complicata storia d'amore, non riuscendo a districarsi e a scegliere tra l'onesta e concreta Edith e la femme fatale Anna, illudendosi di amarle entrambe...
La sua indecisione renderà infelici tutti e tre i protagonisti. Sarà il destino, beffardamente, a intervenire nel finale, spezzando in maniera tragica il triangolo.

Ottimo romanzo, che alterna toni cupi e malinconici a quelli più leggeri e brillanti della commedia.

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[Whiteshark]

Splendidi gli ultimi due libri citati, due "must" in qualunque biblioteca personale (sia essa spaziale o terrestre). Credo che nulla più mi abbia fatto amaramente comprendere il declino del nostro Paese come vedere la differenza tra i giornalisti italiani al seguito della nazionale al mondiale 2014 (non li nomino per rispetto e per evitare "turbolenze", ma tutti sanno chi sono) e quelli della nazionale mondiale 1982: Gianni Brera, Giovanni Arpino e Mario Soldati.

[Insight]

Eccomi giunto a metà del viaggio...la Terra ormai non si vede più, né il pianeta dove arriverò a fine anno.
I primi 15 libri mi tengono compagnia, rappresentativi (per me) degli anni Settanta. Sono per lo più bestseller o libri per ragazzi; nell'ultimo periodo anche romanzi di narrativa più colta. Per la maggior parte li ho letti appositamente per questo Forum e, per un motivo o per l'altro che ho cercato di spiegare, mi hanno colpito...

Tra poco inizierà la seconda e ultima parte del viaggio, alla scoperta di altri 15 libri, fino al numero 1