Elio Pandolfi (RI.P.+)

[Gimli Il Nano]

Morto l'attore Elio Pandolfi, una lunga carriera tra palco, radio e doppiaggio
Aveva 95 anni. Strabioli: ultimo testimone di un mondo scomparso.

[Gimli Il Nano]

Morto l'attore Elio Pandolfi, una lunga carriera tra palco, radio e doppiaggio
Aveva 95 anni. Strabioli: ultimo testimone di un mondo scomparso.

RICORDO di Mons. Eleuterio Favella
Si è spento la notte scorsa nella sua casa romana, all'età di 95 anni compiuti, Elio Pandolfi.
Attore poliedrico di teatro, rivista, grande interprete di operetta e caratterista sopraffino, fu anche richiesto doppiatore (anche di Paperino e di Duffy Duck), legato nella vita come in lungo ed impareggiabile sodalizio artistico comico, sia teatrale sia televisivo, all'indimenticabile Antonella Steni, con cui adottò un figlio, che lo ha assistito fino alla morte.
"Romano de Roma", prima dei successi con Garinei e Giovannini e le amicizie storiche con Paolo Panelli, Bice Valori e Marcello Mastroianni, mosse i primi passi artistici all'ombra delle tanto "oscurantiste" gerarchie ecclesiastiche.
Dotato fin da bambino di straordinarie doti di imitatore - celeberrima la sua imitazione della gallina che Maurizio Costanzo gli fece sovente ripetere durante il memorabile "Maurizio Costanzo show" negli anni Novanta - e di una voce perfetta e duttile, a 18 anni, per volere del professore di religione, Padre Angelella, che ne intravide le doti attoriali non comuni, lesse alla Sala Borromini dei testi sacri.
Tra il clero più che numeroso, era presente Padre Gallo, gesuita della Radio Vaticana che, rimasto colpito, lo convocò alla Curia Generalizia a Borgo Santo Spirito e gli propose di leggere presso l’Università Gregoriana, alcune altissime pagine dalle "Confessioni" di Sant’Agostino.
Ebbe un buon successo, tanto che lo portò alla Radio Vaticana e volle che gli si facesse un provino davanti al microfono.
Delle tre tonalità di voce che Pandolfi dichiarava di aver avuto da sempre, p. Gallo scelse quella più giusta per poter leggere il giornale radio.
Pandolfi confessò che non riuscì mai a dire a Padre Gallo di saper imitare una gallina, temendo che potesse aversene a male, per quanto fosse un uomo di spirito.
Alla Radio Vaticana sostituiva, a cavallo tra il 1944 e il 1945, ogni giovedì lo speaker che si concedeva una giornata di riposo, senza percepire stipendio ma ogni fine mese "...tornavo a casa con tanto di quel cibo che io e la mia famiglia ci rimettemmo subito in sesto dopo la fame patita durante il brutto periodo bellico" come ebbe anni dopo a dichiarare in una intervista.
Memorabile una sua papera (?) nell'aprire le trasmissioni di un giovedì: dovendo pronunziare il saluto previsto "Sia lodato Gesù Cristo! Qui vi parla la Radio Vaticana", interpose gli addendi e disse "Sia lodata la Radio Vaticana! Qui vi parla Gesù Cristo".
Padre Gallo scoppiò a ridere, prima di ridarsi un certo contegno in mezzo all'ilarità dei tecnici.
Qualche settimana dopo entrava all'Accademia di Arte drammatica.
R.I.P.

[Mauro Tozzi]

Lo ricordo anche come voce italiana di Boss Hogg in Hazzard (di cui era anche voce narrante).