Pietrangeli Paolo

[andrea12]

E' morto Pietrangeli Paolo. Roma, 29 aprile 1945 – Roma, 22 novembre 2021
RIP
Autore della canzone "Contessa" che fino alla fine anni 70 veniva cantata da studenti e manifestanti in corteo.

[Insight]

Bellissima "Contessa", una delle più belle canzoni di lotta.

Ciao

[Guszti]

Come da prassi, i notiziari hanno riassunto la sua lunghissima carriera come se avesse scritto "Contessa" e poi fosse andato a dirigere il Maurizio Costanzo Show senza fare altro nel vent'anni in mezzo.
Solo il TG3 ha aggiunto anche un accenno sul suo film "Bianco e nero", film un po' disgiunto e spericolato, ma ben documentato (la prova è che secondo Montanelli è il contrario).

Pietrangeli in realtà ha alle spalle una serie di canzoni da riscoprire nel quadro di una percezione della storia italiana recente, come "KarlMarxStraße" (sull utopismo traformato in obiettivo), "Il vestito di Rossini" (sulla giustizia sommaria a vantaggio della speculazione), "La Roma" (sul male del riflusso), e la più recente "Isole lontane" (sulla necessità di ideali che si traduce in autoisolamento).

R.I.P.

[Insight]

Confesso che anch'io non vado oltre "Contessa", ma ovviamente un servizio di informazione serio avrebbe il dovere di approfondire nel momento in cui ricorda un artista scomparso.

Ammetto anche che, pur senza raggiungere gli eccessi dei suoi detrattori, che al solito sguazzano nel pettegolezzo e non badano mai alla sostanza delle cose, mi ha sempre lasciato un po' perplesso il fatto che continuasse a professarsi un rivoluzionario anche quando era sul libro paga del signor B.

[andrea12]

Confesso che anch'io non vado oltre "Contessa", ma ovviamente un servizio di informazione serio avrebbe il dovere di approfondire nel momento in cui ricorda un artista scomparso.

Ammetto anche che, pur senza raggiungere gli eccessi dei suoi detrattori, che al solito sguazzano nel pettegolezzo e non badano mai alla sostanza delle cose, mi ha sempre lasciato un po' perplesso il fatto che continuasse a professarsi un rivoluzionario anche quando era sul libro paga del signor B.

I morti meritano rispetto o per lo meno un decoroso silenzio, e forse sbaglio in questo 3d a criticare chi ormai ci ha lasciato. Quando qualcuno non sbaglierà più magari verrà messo un'altra volta in croce ( per chi ci crede )..

La sostanza delle cose era proprio il fatto che era a libro paga di Berlusconi. E se non ci fosse stato Berlusconi sarebbe stato a libro paga di qualche altra persona... Il classico esempio di uno ricco che vuole diventare ancora più ricco facendo un "cazzo" e frequentando quelli più ricchi di lui..( altro che i poveri proletari ) .
Poteva godersi i soldi lasciati dal papà e dalla famiglia invece che far finta di giocare al rivoluzionario.

E' nato con la camicia e con la servitù intorno. E non è una colpa, ma una botta di culo che dovrebbe insegnare al fortunato a non scadere nell'ipocrisia.
Ma ahimè la fortuna è cieca ed i fortunati sono molte volte indegni di essa.
Questo personaggio secondario nel povero panorama degli intellettuali italiani ( la cui classe intellettiva, ma non la furbizia, è inferiore a quella del frequentatore medio dei bar e degli stadi ) manco ha mai visto una fabbrica e manco ha mai usato le mani per tenere in mano un martello...
Ovviamente ciò che conta è il portafoglio e questo figlio di papà lo ha dimostrato chiaramente.
E' ora di finirla con questa confusione che molti di noi scioccamente alimentano per cui chi è ricco fa il progressista/marxista. Ognuno deve recitare la propria parte che gli compete altrimenti lo spettacolo non viene bene o al massimo diventa una tragica farsa.

[Insight]

Non e' il fatto che fosse ricco che mi disturba. Quella che tutti i comunisti dovrebbero essere poveri e' una stupidaggine. Anche chi e' ricco puo' avere idee rivoluzionarie. Lenin e lo stesso Marx erano borghesi, ricchi, eppure nessuno puo' seriamente dubitare della loro specchiata moralita' rivoluzionaria. Insomma, se non era marxista Marx.... eppure fumava sigari che un operaio dei suoi tempi poteva comprare forse con un anno di salarii.

Quello che stride in Pietrangeli, secondo me, e' che, da "comunista" come lui continuava ed ha sempre continuato a definirsi, fosse andato a mangiare proprio nel piatto del padrone quando avrebbe potuto anche farne a meno.

[andrea12]

Quei due li metto nella stessa categoria dei preti.
Fa' quel che il prete dice, non quel che il prete fa.”.

Comunque ricchi e padroni sono la stessa cosa. E l'amico delle contesse ( come un Lucio Magri o un Pasolini ) era sia ricco che padrone.
La sua famiglia aveva la servitù fin dai tempi in cui l'automobile forse c'è l'aveva il più ricco del paese..
Ma cosa hanno tanti di questi ricchi che gli rode il culo ?
Si sentono in colpa perché non sanno rispondere a chi ripete a pappagallo che la proprietà è un furto ? Che cambino abitudine e rimangano tutto il giorno nei loro salotti ricchi.. invitandosi l'un l'altro con qualche invitato morto di fame per osservarlo meglio da vicino..