4 mosche di velluto grigio (1971)

[Insight]

Alla fine del 1971 usci nelle sale un altro famoso thriller di Dario Argento, 4 mosche di velluto grigio. Film che peraltro vede la partecipazione, in un ruolo secondario, di Bud Spencer.

Protagonista è un giovane batterista di una rock band che un giorno si accorge di essere pedinato da un misterioso personaggio. Il batterista si mette dunque a sua volta sulle tracce del pedinatore per scoprirne l'identità. Avendolo seguito fin dentro un teatro vuoto, per errore lo uccide usando il suo stesso pugnale.

Il giovane nasconde a tutti l'omicidio, ma in seguito viene ricattato da un altro personaggio anonimo che minaccia di svelare l'accaduto. Il ricattatore si trasforma presto in persecutore vero e proprio e pare che abbia la seria intenzione di uccidere il povero batterista.

Il perseguitato, dietro consiglio di un eccentrico amico (Bud Spencer), si rivolge allora a un investigatore privato per scoprire l'identità del persecutore.
L'investigatore scopre che in realtà non c'era stato alcun omicidio: il pugnale era finto e l'uomo che il batterista credeva di aver ucciso era in combutta con il persecutore...

Il cerchio si stringe attorno al batterista: in poco tempo l'anonimo persecutore gli fa fuori il gatto e la domestica, e infine uccide anche l'investigatore privato.
La polizia scientifica scopre che l'ultima immagine rimasta impressa sulla retina dell'occhio della domestica assassinata è composta da 4 mosche sovrapposte e sfocate...

C'è infine un clamoroso colpo di scena: il batterista, mentre chiuso in casa aspetta che si faccia vivo il persecutore-assassino, scopre che l'immagine delle mosche corrisponde a quella che si trova sul ciondolo di una catenina che appartiene a una persona che lui conosce molto, molto bene...

[Whiteshark]

Film "pre-profondo rosso", ossia ancora con una trama logica, ma con una sceneggiatura di rara pochezza (classica del nostro), che quasi "ammazza" la notevole suspence. C'è anche (cosa ricorrente nel primo Argento) un tentativo di approfondimento psicanalitico per giustificare la follia omicida dell'assassino, come già era stato in "L'uccello dalle piume di cristallo". Nel complesso un bel film, con tanto di "citazioni" freudiane quando viene assassinata la domestica Amelia (il cunicolo stretto, il muro troppo alto....), una tra le scene più spaventose in assoluto e che, forse per la giovane età, mi fece dormire malissimo per diversi giorni.

[francesca100]

L'uccello dalle piume di cristallo (1970)
Il gatto a nove code (1971)
4 mosche di velluto grigio (1971)

uno più bello dell'altro

[Insight]

Detta anche la trilogia degli animali

[Gius]

Prendo spunto da questo film per dichiarare che:
1) definire (non mi ricordo chi, ma sicuramente un giornalista compiacente) Argento, l'Alfred Hitchcock italiano è uno degli insulti più crudeli mai fatti al regista inglese;
2) concordo con la pochezza delle trame, anche a fronte di qualche buon intuito;
3) il livello spaventosamente basso della qualità recitativa di quasi tutti gli attori ingaggiati, tranne quelli stranieri (vabbè, sono doppiati), affossa ancora di più quel poco di buono che c'è;
4) mi rifaccio al punto 3) e accuso Dario Argento di nepotismo becero e crudele nei confronti degli spettatori, da quando ha "lanciato" definitivamente la figlia "Afa" Argento nel firmamento dei raccomandati.

Comunque L'uccello dalle piume di cristallo e Profondo Rosso, questo con meno inutile splatter, li salverei anche.

[Insight]

E mamma mia, che accanimento... manco fosse l'unico ad aver agevolato i figli.... E Alberto Angela, allora? E Cristiano De Andre'? E Cristian De Sica? E Michael Douglas?
E Isabella Rossellini? E Stella Mc Cartney e' una stilista che si e' fatta tutta da sola?
E, soprattutto, siamo sicuri che tutti i figli d'arte che ho citato (e anche tanti altri) siano delle eccellenze nelle rispettive discipline come lo sono stati i loro padri?

Quando un figlio o una figlia nasce in un certo ambiente e' naturale che imbocchi la strada gia' tracciata dai genitori... Ed e' altrettanto normale che i genitori diano una mano....Asia Argento, figlia di un cotanto regista, che avra' sentito parlare di cinema fin da quando aveva tre anni, che doveva fare da grande, la porta pizze con la bici?

E tutto sommato, in stretto riferimento al tuo punto 3), non mi sembra tanto peggio delle attricette che spopolano nelle fiction di oggi o anche nei film sul grande schermo, anzi e' forse un po' meglio, ha senz'altro più grinta e personalita'.

[Gius]

Ah guarda sono uno spettatore esigente e se una o più cose non mi vanno, le rimarco.
Sul fatto poi che ci siano altri raccomandati, nell'ambiente dello spettacolo e non, lo so benissimo.
Ma visto che l'argomento della discussione è su un film di Dari Argento, a questo mi riferivo.
Apri pure altre discussioni sui personaggi da te citati e vedrò di partecipare, magari dandoti anche ragione.
O forse no.

[Insight]

Mah, non apro altre discussioni perché il concetto sarebbe lo stesso anche per gli altri personaggi. Non trovo così disdicevole che una figlia o un figlio segua le orme del padre e che il padre aiuti. Poi e' ovvio che ci sono i figli più meritevoli e quelli meno, fermo restando che, a mio parere, quasi mai il figlio e' riuscito a eguagliare e tanto meno a superare il padre o la madre. Detto questo, e visto il livello basso di oggi, non mi pare che Asia Argento sfiguri. Poi, ripeto, cos'altro poteva fare una ragazza nelle sue condizioni? Sarebbe, anzi, stata un po' fessa se non ne avesse approfittato

[Whiteshark]

Beh, che Asia Argento sia una "attrice" che fa fare un figurone anche ad Annamaria Rizzoli e Valeria Marini è indubbio. Ma non sparo sulla croce rossa, e devo essere sincero una persona così chiaramente disturbata e psichicamente spostata mi fa più che altro pena.

[Insight]

Non mi risulta pero' che le altre due abbiano mai vinto il David di Donatello, ne' il Nastro d'argento.