La Rivista CONTROINFORMAZIONE.

[Gimli Il Nano]

La rivista CONTROinformazione, il cui numero zero e' datato ottobre 1973, venne accusata di essere l'organo delle BR. E' promossa da Toni Negri ed Enrico Vesce, da Fausto Tommei e dai fratelli Antonio e Luigi Bellavita. La rivista si caratterizza subito per un notevole livello professionale: le inchieste rivelano fonti assai notevoli per numero, e soprattutto, qualita'. Inoltre le analisi non sono ne' banali ne' ingenue. La testata spazia dal mondo operaio a quello del movimento pubblicando cosi' opuscoli del Sifar e volantini operai raccontando le lotte alla Fiat. La rivista scritta con un carattere piccolissimo (corpo 9), ha una ricca parte documentaria largamente dedicata alla lotta armata. Pubblica documenti della Raf tedesca, dei Nap italiani, di Prima Linea, di Azione Rivoluzionaria, e pubblica anche i volantini delle BR come, ad esempio, quello di rivendicazione del sequestro del capo del personale della Fiat Ettore Amerio. Alla rivista non mancano nemmeno fumetti, caricature e disegni. Sopravvive molto a lungo, ma con frequentissimi ricambi di direzione e redazione, in parte dovuti alle diverse ondate di arresti o di espatri, e in parte alle ricorrenti difficolta' economiche che causano frequneti interruzioni dopo le quali la rivista riprende con la testata parzialmente modificata. Uscira' con periodicita' varia fino al 1984.

[boy jean]

Numero Unico Ottobre 1973

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Le prime parole dopo queste dicono 'in attesa di autorizzazione', da subito suggerendo il suo porsi ai limiti della legalità. Legalità subito messa in discussione dall' immagine di copertina fortemente evocativa, del misero e fragile burattino Pinicchio ingiustamente arrestato ai piedi dei due immensi e nerissimi carabinieri a tutta pagina che lo sovrastano. Con somma ingiustizia, perché Pinocchio con grande bontà era rimasto ad assistere il compagno di scuola morente perché colpito, non da lui, nel corso di una zuffa, mentre gli altri compagni erano immediatamente scappati a gambe levate.
È vero che le prove, viste ottusamente dalla forza pubblica, sono contro di lui, ma allora che dire del giudice che in altro episodio afferma di prendere a cuore la sua causa e di conseguenza lo fa sbattere in prigione perché è stato derubato ? Il nonsense più assoluto.

[boy jean]

Nel numero 0 ci sono interviste agli operai della Fiat. Tutte le foto che accompagnano l'inchiesta fatta dalle Brigate Rosse alla FIAT riprendono gli operai del primo turno che vanno a lavorare, con le situazioni di luce-ambiente dei tram di prima mattina e questi operai che dormono fino al capolinea, prima di entrare negli stabilimenti.


Numero 1-2 Febbraio Marzo 1974

https://www.google.com/search?client=ms ... E4b7BuylHM

https://www.inventati.org/apm/biografic ... 0015ll.jpg

La prima copertina di "CONTROinformazione" usava un Pinocchio che, come si vede dallo stile, proveniva da un'edizione collodiana molto vecchia dei primi del Novecento. Ne seguono di realizzate espressamente da artisti. In questa seconda, di Duccio Berti, troneggia un americano visto da ambo le parti seduto su una montagna di soldi.

[Whiteshark]

Memorabile, riguardo ad Enrico Vesce, una sua "zuffa" televisiva con Luciano Lama durante una puntata de "La Notte della Repubblica" con un imbarazzatissimo Sergio Zavoli. Quando la TV di stato faceva davvero servizio pubblico a chi come me era stato troppo giovane per capire appieno gli anni di piombo, ed in studio le risse non venivano fomentate per fare audience. Bei tempi davvero, quella era cultura.....

[boy jean]

Di certo ha fatto e fa molto di più per continuare a parlare dei tanto vituperati anni di piombo, di quanto non abbia fatto e non faccia per comprendere davvero gli anni 80, dipinti come i magnifici da bere e che invece sono stati doppiamente sanguinosi del decennio precedente, a causa della mafia. Culminati con Falcone e Borsellino.
Ma bastava e basta non parlarne.

[Insight]

Scusa, ma non credo proprio. Le vittime del terrorismo in Italia sono 400 (morti) e più di mille feriti. Nel biennio 1977-78, che e' il peggiore, vi fu la media spaventosa di un attentato ogni due giorni.
Non credo che la mafia negli anni Ottanta abbia raggiunto questi numeri...

[boy jean]

Non ci credevo neanche io, perché menato per il naso dall' opinione comune. Invece è proprio così, basta guardare Wikipedia e contare :

Mafia :

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Vittime ... nostra_in_

Terrorismo :

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Cronolo ... _di_piombo

Copioincollo da mio post 'un mondo moderno'

stragi compiute riconducibili al terrorismo nero si caratterizzano per essere rivolte contro cittadini comuni e innocenti (come sul treno Italicus e in Piazza della Loggia) e raggiungono la cifra di 51 morti più 427 feriti negli anni ‘70, in base all’ elenco di Wikipedia, mentre il terrorismo rosso per il carattere dimostrativo e politico dei suoi atti ha bersagli specifici, personaggi che incarnano il nemico della classe operaia. In base all’ elenco di Wikipedia si contano nel decennio considerato 40 vittime di questa specie.
Negli anni 80 questi elenchi sanguinosi saranno ancora più lunghi e assommano, sempre in base alla citata fonte, a 102 morti più 460 feriti per l’estrema destra e 40 per l’estrema sinistra. Con queste cifre mi rifiuto di definire anni di piombo i settanta perché il decennio successivo è stato evidentemente peggio, compresa la strage alla stazione di Bologna e soprattutto vista l’ inaudita escalation mafiosa di violenza, piombo e morti che culminerà nei primi anni ‘90 con le eclatanti uccisioni dei giudici Falcone e Borsellino. I morti per mano mafiosa infatti saranno negli anni ’80 il triplo che nei ’70 e nei soli primi 3 anni dei ’90, fino agli attentati ai nominati giudici, sono già il doppio che in tutti gli anni ‘70 !

------- >>>>Se anni di piombo vanno definiti, questi sono stati dunque gli anni ’80.

[Insight]

Con qualche margine di errore, ho contato 82 vittime di Cosa Nostra negli anni Ottanta e 204 vittime di terrorismo negli anni Settanta. Quindi?

[Whiteshark]

Non facciamo guerre di religione. Gli anni di piombo sono stati un periodo tremendo, che ha fatto sentire il paese in guerra civile. Ma certo la stagione mafiosa ottantiana, forse meno nota perchè più d'uno voleva volutamente che non se ne parlasse, è stata lastricata di vittime, innocenti e non.

[Insight]

Mah, insomma, sinceramente non ho questa impressione... Negli anni Ottanta si parlava moltissimo di Mafia, specialmente dopo che ammazzarano Dalla Chiesa... Ma anche Rocco Chinnici l'anno dopo. In quel periodo, 82-83, non si parlava di altro. Forse, rispetto al terrorismo, era divera la percezione. Il terrorismo minacciava direttamente lo Stato, voleva distruggerlo. La Mafia, invece, tutto voleva meno che annientare lo Stato.... Voleva (e vuole ancora) vivere come un parassita dentro lo Stato e quindi aveva bisogno che lo Stato continuasse a vivere. Inoltre, almeno nel sentire comune, la Mafia riguardava soltanto la Sicilia. Il che, almeno per quanto riguarda le vittime e gli attentati, corrisponde abbastanza alla realta'.