Bilitis (1977)

[hal9000]

Ordinando la mia collezione di vinili, mi sono ritrovato il 45 giri della colonna sonora di questo film,
la musica è di Francis Lai ed è forse la cosa migliore del film, noto solo per un altro motivo: fu diretto
dal fotografo David Hamilton, famoso nei 70 per la sua tecnica di fotografare alitando sull'obbiettivo
per creare il famoso effetto flou, cioè una specie di sfocatura della luce, e soprattutto per i nudi di modelle
molto giovani, all'epoca la cosa non faceva scalpore, ma con l'andare del tempo Hamilton si trovò in situazioni
che tra denunce varie lo portarono al suicidio nel 2016. Il film, piuttosto debole in verità, narra in modo
molto soft tematiche omosessuali adolescenziali (la Bilitis del titolo è una giovane ragazza ai primi turbamenti), il critico Callisto Cosulich lo definì «Tremendo fumettone policromo sulle fanciulle in fiore e le poesie di Pierre Louÿs.» (fonte Wikipedia), comunque come dicevo all'inizio la cosa più nota fu la musica, il film solo tra gli appassionati di fotografia si fece notare in quanto nei 70 il flou era a mio parere diventato inspiegabilmente di moda, sono centinaia i servizi fotografici di matrimoni in cui era usato a profusione. Io non l'ho mai sopportato.

[Insight]

Titolo non scelto a caso. Le "Daughters of Bilitis" sono il primo movimento della storia per i diritti delle lesbiche, fondato a San Francisco nel 1955. Risalendo ancora di piu' nel tempo, Bilitis e' il nome di un personaggio inventato dal poeta francese Pierre Louys, che nel 1894 scrisse "Le canzoni di Bilitis", una poeta lesbica vissuta ai tempi di Saffo (in realta' mai esistita).

Peccato che questo filmaccio sia un banalissimo erotic movie del tutto privo di contenuti sociali e di rivendicazioni, che usa il lesbismo solo come pretesto per stuzzicare i pruriti dei maschi etero. Il titolo, dunque, risulta usurpato.

[hal9000]

Peccato che questo filmaccio sia un banalissimo erotic movie del tutto privo di contenuti sociali e di rivendicazioni, che usa il lesbismo solo come pretesto per stuzzicare i pruriti degli etero. Il titolo, dunque, risulta usurpato.

Concordo pienamente sul termine filmaccio, parlando da fotografo non ho mai considerato Hamilton un grande, anche la tecnica flou l'ho sempre considerata una distorsione, ripeto si salvava solo la colonna sonora, e forse nemmeno tanto quella.

[Whiteshark]

Ascoltata adesso la musica non è proprio da buttare. Certo se la si rapporta a ciò che esce oggi sarebbe un capolavoro, con la qualità musicale che c'era nel 1977 direi che otteneva a malapena la sufficienza.