Bruce Lee

[Batteriologo]

Inutile dire che pure io, appassionato da subito dei suoi film, me li son procurati tutti e spesso ne metto su uno e me lo riguardo: sono sempre e comunque molto godibili da vedere!
Grande Bruce!

[queen_of_chinatown]

Bruce Lee è uno degli otto divi morti misteriosamente sui cui decessi Massimo Polidoro ha indagato nel libro "Elvis è vivo" quindi cercate questo libro se volete saperne di più sulla sua morte

[Gaetano Hardy 59]

Caro Insight, su Bruce ce ne sarebbero di cose da dire
[...]
Naturalmente ricordiamo anche il maestro di Bruce Lee: negli anni 50 da giovanissimo, iniziò a praticare il "Wing-Chun" dal maestro Yip man.

Vediamo un po' uno dei miei indovinelli. Cosa avevano in comune Bruce Lee e Maria Giovanna Elmi?

[Gaetano Hardy 59]

Bruce Lee è uno degli otto divi morti misteriosamente sui cui decessi Massimo Polidoro ha indagato nel libro "Elvis è vivo" quindi cercate questo libro se volete saperne di più sulla sua morte

Articolo del 1998, scritto in occasione dei 25 anni della morte di Bruce Lee, firmato R.S.
COME E PERCHE' E' MORTO BRUCE LEE
A chiunque è passato per un ridente centro dei Castelli Romani [nell'articolo del 1998 era specificato il paese- E' TUTTO VERO] , se ha girato per le piazze o per i
giardini pubblici può essere capitata la sorte di venire avvicinato da un
innocuo mattoide che si rivolge a tutti con la seguente litania:"Marta Russo
é viva. Emanuela Orlandi é viva. Ermanno Lavorini é vivo. Che Guevara è
vivo. I fratelli Kennedy sono vivi. Hitler è vivo.L'arciduca Francesco
Ferdinando d'Asburgo è vivo.Mara Cagol è viva.Jim Morrison è vivo.Stanlio e
Ollio sono vivi.Franco Franchi è vivo.Paolo Borsellino è vivo. Elvis Presley
è vivo. Paolo VI è vivo.Milena Sutter è viva. Moro è vivo. Lady Diana è
viva. Ylenia Carrisi è viva. Bruce Lee è vivo

25 anni fa, il 20 Luglio 1973, Bruce Lee ( nome occidentalizzato dell'
attore e lottatore cinese Li Hsiao Lung )si spegneva, in circostanze mai ben
chiarite. Tanto per cominciare, fu trovato in casa dell 'attrice Betti Ting Pei. Si cercò, da parte della stampa, di
sbizzarrirsi su tale particolare, vuoi per attribuire vuoi per smentire
risvolti piccanti.La sterminata schiera degli ammiratori cadde nella
costernazione.Nessuno voleva credere alla versione ufficiale : morte per
cause naturali ( in particolare si parlò di shock anafilattico verso una
miscela di analgesici,alcool e forse - sostennero alcuni - una piccola
quantità di hashish).Sembrava impossibile che l ' uomo che più di ogni altro
aveva incarnato l'immagine del campione imbattibile fosse morto a soli 33
anni! Tanto più che, a causa del suo successo e delle sue tecniche, talmente
innovative da sembrare poco "ortodosse",si era fatto molti nemici. Aveva
osato insegnare le" nobili" arti marziali, non solo ai bianchi, ma perfino
ai neri e, peggio ancora, ai detestatissimi giapponesi.Chiunque abbia
frequentato un "dojo" può confermare che la nobile figura del "sensei", il
vecchio maestro saggio, che impartisce lezioni di vita,oltre che di lotta,è,
purtroppo, una romantica deformazione.Si tratta per lo più di figuri
interessati più alla regolarità delle quote di iscrizione che alla
"maturazione spirituale" degli allievi. Allievi, questi ultimi, che da canto
loro sono più interessati ad imparare a picchiare sodo, che ad
autocontrollarsi. Invidie, gelosie personali e di scuola,rancori,e sentimenti
poco nobili in genere sonO all'ordine del giorno.L'unico aspetto che molti ,
più o meno legittimi rappresentanti di questo ambiente sembrano avere in
comune è un rispetto ipocrita per forme tradizionali vecchie di millenni E
Lee, che non era poi molto diverso,se è per questo, ai loro occhi sembrava
un'offesa vivente .Nè il suo caratteraccio altezzoso, per cui non voleva
amici, ma solo allievi,era fatto per farlo ben volere.Basti pensare che la
sua tecnica, il "Jeet Kune Do"è già nel nome un esempio di babelico ed
iconoclasta nichilismo sincretista.Infatti è una espressione ottenuta
mettendo insieme il verbo inglese schivare con la parola cinese " pugno
( Kune )e con il termine giapponese " Do"( metodo) . Tanto si allontanò
dagli stili cinesi classici che i suoi allievi, di cui il gruppo più
consistente è guidato dal gigante (2, 12 metri, è stato campione di
basket)Kareem Abdul Jabbar ben Jhiair ( proprio combattendo contro di lui
avvertì i primi malori, sul set del film "Gioco mortale ") oggi praticano
tecniche filippine o birmane.Così nacque l'ipotesi dell'omicidio. Per alcuni
era stato avvelenato dalla setta degli assassini "Ninja", che avrebbero
aggiunto una misteriosa erba siberiana insapore ed ad azione lenta al
frullato energetico di latte in polvere,uova con il guscio,farina di
arachidi,banane, ananas,mele,carote e sedano che assumeva più volte nella
giornata..Secondo altri un maestro invidioso(magari sempre un Ninjia o un
monaco Shaolin) gli avrebbe assestato il leggendario "Colpo del palmo
vibrante", che provocherebbe la morte a distanza di tempo.Se, da un lato ,
questa tecnica,chiamata "Dim Mak",è talmente perduta che forse non è mai
esistita,è un fatto che nessuno è riuscito a stabilire con assoluta certezza
le cause della morte di Lee.L'autopsia trovò il famoso analgesico
incriminato e l'edema polmonare può essere stato causato da esso.Ma le
numerose microemorragie presenti un po' in tutto l'albero
respiratorio,rimasero inspiegabili. Il neurologo cinese Woo, che lo aveva
visitato alcuni mesi prima, sostiene che un malore precedente era dovuto
alla rottura di un vaso endocranico,subito cicatrizzatosi. La morte, quindi
sarebbe stata la conseguenza della riapertura di tale lesione, dovuta allo
stress.Il mattoide dei Castelli Romani non è affatto nè l'unico nè il primo, nè
l'ultimo, di coloro che credono alla sopravvivenza di uno o più dei celebri
personaggi da lui citati.Negli anni ' 70, il
periodo della massima popolarità in Occidente delle arti marziali (in
Oriente è un genere che non conosce crisi.Basti pensare che romanzi su tali
argomenti vengono pubblicati ininterrottamente almeno dai tempi della
dinastia T'ang-VII / IX secolo d.C.- e che il cinema locale se ne occupa dai
giorni del "serial" in diciotto puntate di quasi tre ore ciascuna:
"L'incendio del monastero del Loto rosso"-1928-), una rivista specializzata
realizzò un formidabile scoop.Fotografò Lee vivo e vegeto (un grossolano
fotomontaggio),in una località della campagna cinese.Purtroppo, la mala
sorte sembra seguire Lee anche oltre la tomba.Nel 1994 suo figlio Brandon,
da poco giunto al successo, moriva in circostanze non meno misteriose.Sul
set del tenebroso film "Il corvo",che ,quasi a farlo apposta, parla di un
campione di arti marziali che torna dall' al di là per vendicarsi dei suoi
nemici,muore ucciso da una pistola di scena erroneamente(?!?) caricata con
veri proiettili.Anche in questo caso ben pochi credettero alla tesi
ufficiale del tragico incidente.

R. S.

[Insight]

Non sono un esperto, ma questo articolo mi sembra veramente ingeneroso nei confronti di Bruce Lee e dell'ambiente delle arti marziali. Come dappertutto ci saranno gli esaltati, che praticano queste discipline per menare in giro, ma credo che la maggioranza, invece, consideri il karate, il kung fu, ecc, delle pratiche pacifiche, che servono all'autocontrollo fisico e mentale di se stessi e che in ogni caso possono tutt'al più tornare utili come autodifesa e non come armi offensive. Poi, che i maestri siano più interessati alle quote di iscrizione, anche questo mi sembra ingiusto. Insomma, è ovvio che una qualsiasi attività per essere praticata ha bisogno di un sostentamento finanziario...Ma che i maestri di arti marziali siano mossi esclusivamente dallo scopo di lucro, mi pare esagerato. Se volevano arricchirsi così, direi che hanno sbagliato mestiere.

[Gaetano Hardy 59]

Caro Insight, su Bruce ce ne sarebbero di cose da dire
[...]
Naturalmente ricordiamo anche il maestro di Bruce Lee: negli anni 50 da giovanissimo, iniziò a praticare il "Wing-Chun" dal maestro Yip man.

Vediamo un po' uno dei miei indovinelli. Cosa avevano in comune Bruce Lee e Maria Giovanna Elmi?

Allora,
nessuno cerca di rispondere? Vi offro due piccoli aiuti:
a) non si tratta di un "flirt";
b) leggete bene la parte "quotata" del messaggio di "Quickdraw" e vedete che la soluzione la intuite.

[barbatrucco]

Pratica o praticava anche lei il "Wing-Chun" o comunque le arti marziali (fra l'altro, ho una strana immagine mentale di lei in kimono da combattimento)? E' parente alla lontana di Yip Man?

[galerius]

Sono nati nello stesso anno ( thank you, Wikipedia ! ), ma penso sia qualcosa di un po' meno banale di questo...

[Gaetano Hardy 59]

Pratica o praticava anche lei il "Wing-Chun" o comunque le arti marziali (fra l'altro, ho una strana immagine mentale di lei in kimono da combattimento)? E' parente alla lontana di Yip Man?

BRAVISSIMO caro il mio Barba!
Maria Giovanna Elmi andò ad intervistare il Maestro Yip Man, (ormai anziano), se non sbaglio per conto di "Sorrisi & Canzoni" (o il Radiocorriere o altro rotocalco) in occasione del forse unico viaggio che il Maestro fece in Italia. Ne approfittò per ricevere alcune lezioni di Wing- Chun .

[barbatrucco]

Chissà se quest'immagine che ho di lei in tenuta da karaté non abbia a che fare con questo servizio...