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[Anni 60] Agente speciale
- Insight
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[Anni 60] Agente speciale
Vi ricordate di questo telefilm? E' degli anni Sessanta, ma fu trasmesso anche in seguito...
Lui molto "british", non si scomponeva mai, neanche quando cercavano di farlo fuori.... Cioè sempre.
Lei...bella, affascinante e... menava anche più di lui...
Una coppia ben assortita, insomma, e molto simpatica...
Questo telefilm mi ricorda la quinta elementare... anno scolastico 1979-80. Andava in onda di sabato sera. Ma ovviamente erano repliche.
Me lo ricordo perché poi al lunedì io e il mio compagno di banco ci raccontavamo tutto l'episodio... Naturalmente durante l'ora di lezione...
Lui molto "british", non si scomponeva mai, neanche quando cercavano di farlo fuori.... Cioè sempre.
Lei...bella, affascinante e... menava anche più di lui...
Una coppia ben assortita, insomma, e molto simpatica...
Questo telefilm mi ricorda la quinta elementare... anno scolastico 1979-80. Andava in onda di sabato sera. Ma ovviamente erano repliche.
Me lo ricordo perché poi al lunedì io e il mio compagno di banco ci raccontavamo tutto l'episodio... Naturalmente durante l'ora di lezione...
Ultima modifica di Insight il gio 10 set 2020, 17:46, modificato 1 volta in totale.
"Lo stolto continua a parlare mentre gli strumenti dicono molto più di questo, stai tranquillo e ascolta quello che non puoi esprimere" (andromeda57)
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Anni 80? No, grazie- galerius
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Re: [Anni 60] Agente speciale
Bellissimi e stranissimi telefilm !
Un misto di vari generi, dal mystery al thriller, dall'horror alla fantascienza, e tuttavia indefinibili, non classificabili.
Il tutto condito con una leggerezza che nella tv dei decenni successivi si sarebbe persa, irrimediabilmente.
All'epoca però li seguii piuttosto distrattamente : fu solo più tardi, negli '80, quando venivano trasmessi da Rete4 ( mi pare ), che li guardai con più attenzione e ne potei apprezzare i diversi pregi, nonché quell'ammaliante patina di cose passate.
Un misto di vari generi, dal mystery al thriller, dall'horror alla fantascienza, e tuttavia indefinibili, non classificabili.
Il tutto condito con una leggerezza che nella tv dei decenni successivi si sarebbe persa, irrimediabilmente.
All'epoca però li seguii piuttosto distrattamente : fu solo più tardi, negli '80, quando venivano trasmessi da Rete4 ( mi pare ), che li guardai con più attenzione e ne potei apprezzare i diversi pregi, nonché quell'ammaliante patina di cose passate.
Attento, Black Jack, perché adesso ti tingo...sarebbe "ti tengo", ma è per far rima con...GRINGO...!
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- barbatrucco
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Re: [Anni 60] Agente speciale
Mi pare che all'incirca nel '80 fu replicato da una Canale 5 agli inizi (la wiki italiana sembrerebbe confermarlo, ma non ho approfondito), mentre la Rai nel '78 o '79 trasmetteva Gli Infallibili Tre, di cui abbiamo anche parlato in altro topic, che era in pratica una continuazione anni '70 di Agente Speciale: infatti, la serie originale anni '60 si intitolava The Avengers (e così è stato distribuito un mediocre remake cinematografico qualche anno fa, essendovi naturalmente solo omonimia con i fumetti Marvel) e quella del Decennio The New Avengers.
Quanto al misto di generi, si trattò probabilmente di una serie pioneristica per cui è stato coniato l'efficace termine "spy-fi", a significare trame spionistiche con elementi fantascientifici, anche se le "contaminazioni", come hai sottolineato, erano anche più ampie; e ottimo Insight nell'aprire la discussione su una serie che mi è tornata in mente in questi giorni
La già sottolineata mpronta "british" è senz'altro evidente in molti profili: dall'aspetto del protagonista maschile John Steed, interpretato da Patrick Macnee, che guida eleganti macchine inglesi degli anni 20/30 ed è appunto vestito da tipico gentleman con tanto di bombetta e ombrello "modificato" da vera spia (abbigliamento che diventerà però una costante solo dalla seconda serie); alla relazione apparentemente distaccata con le compagne di avventura femminili, ma con allusioni sottili (in parte per la censura del tempo, anche se poi alcuni particolari erano abbastanza "rilassati" per l'epoca, tanto che fu operato qualche piccolo taglio nei più puritani States); all'ironia e alla stravaganza "straniante" che permea i racconti.
Un discorso a parte meritano proprio le spelndide partner, il cui abbigliamento, per contrasto, è tutt'altro che classico e più all'ultima moda, spesso atletico e seducente, così come l'atteggiamento che coentemente non è compassato: la più ricordata, sia per qualità personali sia perché il suo ingresso coincide con il periodo di maggior popolarità e riconoscibilità della serie, è probabilmente Emma Peel interpretata da Diana Rigg, che infatti abbiamo visto anche in Italia e possiamo apprezzare nelle immagini postate: un'affascinante donna d'azione, intelligente e dotata per le arti marziali (come giustamente notava Insight) tanto da combattere spesso indossando una tuta attillata
A onor del vero, il suo personaggio fu modellato su quello di Cathy Gale interpretata da Honor Blackman, partner di Steed specialmente nella seconda serie (Emma Peel subentrò nella quarta) e i cui episodi furono trasmessi anche da noi negli anni '60: il suo personaggio aveva infatti caratteristiche analoghe, vestiva di solito abiti in pelle e aveva una grinta quasi maschile. Quest'ultimo dettaglio fu un modo ingegnoso da parte degli autori di riciclare dialoghi che erano già stati scritti per il protagonista della prima serie, che lasciò poi verso la fine mentre l'importanza di Steed cresceva progressivamente...
Ecco John e Cathy in azione:
Clicca sulla miniatura per ingrandire
Quanto al misto di generi, si trattò probabilmente di una serie pioneristica per cui è stato coniato l'efficace termine "spy-fi", a significare trame spionistiche con elementi fantascientifici, anche se le "contaminazioni", come hai sottolineato, erano anche più ampie; e ottimo Insight nell'aprire la discussione su una serie che mi è tornata in mente in questi giorni
La già sottolineata mpronta "british" è senz'altro evidente in molti profili: dall'aspetto del protagonista maschile John Steed, interpretato da Patrick Macnee, che guida eleganti macchine inglesi degli anni 20/30 ed è appunto vestito da tipico gentleman con tanto di bombetta e ombrello "modificato" da vera spia (abbigliamento che diventerà però una costante solo dalla seconda serie); alla relazione apparentemente distaccata con le compagne di avventura femminili, ma con allusioni sottili (in parte per la censura del tempo, anche se poi alcuni particolari erano abbastanza "rilassati" per l'epoca, tanto che fu operato qualche piccolo taglio nei più puritani States); all'ironia e alla stravaganza "straniante" che permea i racconti.
Un discorso a parte meritano proprio le spelndide partner, il cui abbigliamento, per contrasto, è tutt'altro che classico e più all'ultima moda, spesso atletico e seducente, così come l'atteggiamento che coentemente non è compassato: la più ricordata, sia per qualità personali sia perché il suo ingresso coincide con il periodo di maggior popolarità e riconoscibilità della serie, è probabilmente Emma Peel interpretata da Diana Rigg, che infatti abbiamo visto anche in Italia e possiamo apprezzare nelle immagini postate: un'affascinante donna d'azione, intelligente e dotata per le arti marziali (come giustamente notava Insight) tanto da combattere spesso indossando una tuta attillata
A onor del vero, il suo personaggio fu modellato su quello di Cathy Gale interpretata da Honor Blackman, partner di Steed specialmente nella seconda serie (Emma Peel subentrò nella quarta) e i cui episodi furono trasmessi anche da noi negli anni '60: il suo personaggio aveva infatti caratteristiche analoghe, vestiva di solito abiti in pelle e aveva una grinta quasi maschile. Quest'ultimo dettaglio fu un modo ingegnoso da parte degli autori di riciclare dialoghi che erano già stati scritti per il protagonista della prima serie, che lasciò poi verso la fine mentre l'importanza di Steed cresceva progressivamente...
Ecco John e Cathy in azione:
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- Mauro Tozzi
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Re: [Anni 60] Agente speciale
Non a caso Honor Blackman e Diana Rigg furono entrambe anche bondgirl, rispettivamente in Goldfinger e Agente 007 - Al servizio segreto di Sua Maestà.
Occhi di gatto, un altro colpo è stato fatto!
Per far vincere i cattivi, basta che i buoni non facciano niente.
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- galerius
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Re: [Anni 60] Agente speciale
Ricordiamo anche Elisabeth Shepherd ( la prima Emma Peel )
e Linda Thorson ( Tara King ).
Della prima non ho alcun ricordo ( ma se è per questo non ho mai nemmeno visto un episodio con Honor Blackman ) mentre la seconda - che, fisicamente, ricorda abbastanza da vicino Diana Rigg - ce l'ho presente, mi pare fosse un personaggio un po' più ingenuo di Emma Peel, meno sofisticato e ironico.
e Linda Thorson ( Tara King ).
Della prima non ho alcun ricordo ( ma se è per questo non ho mai nemmeno visto un episodio con Honor Blackman ) mentre la seconda - che, fisicamente, ricorda abbastanza da vicino Diana Rigg - ce l'ho presente, mi pare fosse un personaggio un po' più ingenuo di Emma Peel, meno sofisticato e ironico.
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- barbatrucco
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Re: [Anni 60] Agente speciale
Sì, ricordo anch'io vagamente e, quanto a Honor Blackman, credo che le repliche successive ai '60 fossero più incentrate sull'era Peel e oltre, per capirci; fra l'altro, non ricordo se la Emma di Elisabeth Shepherd fu effettivamente vista in tv anche in patria, dato che esiste almeno un episodio da lei interpretato ma mai trasmesso, perché venne appunto rigirato con Diana Rigg al suo posto.
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- Sir Brett Sinclair
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- Iscritto il: dom 3 ago 2014, 10:48
Re: [Anni 60] Agente speciale
Nel 1973 (avevo 8 anni) la Televisione della Svizzera Italiana trasmise tutta la quinta serie, la più famosa, quella per intenderci a colori con Emma Peel del 1967. Nonostante in quei sei anni fosse cambiato il mondo (il 1968 è ancora leggenda e tra il 1969 e il 1072 dodici uomini posero il piede sulla Luna) vi assicuro che quei telefilm (come noi li chiamavamo) erano tra le cose migliori trasmesse in TV all'epoca. Infatti non avevano ancora perso il loro fascino quando le nostre emittenti private li trasmetteranno anche nel 1979-80, la serie con Tara King (1968) addirittura in prima visione per l'Italia...
Che dire, un cult assoluto. Possiedo tutti i dvd, anche le edizioni inglesi, poichè quelle italiane si sono rivelate incomplete. Attendo una release in BluRay, visto che già altre serie storiche britanniche del periodo (ad esempio Il Prigioniero) sono uscite restaurate e in HD. Esiste un sito (http://theavengers.tv/forever/) che celebra The Avengers e lo spin-off The New Avengers. In italiano consiglio http://www.serietv.net/guide/agente-spe ... onaggi.htm
P.S. A tutt'oggi, 3 Agosto 2014, gli uomini sbarcati sul nostro satellite naturale rimangono 12. E non ditemi che quelli non sono stati anni eccezzionali...
Che dire, un cult assoluto. Possiedo tutti i dvd, anche le edizioni inglesi, poichè quelle italiane si sono rivelate incomplete. Attendo una release in BluRay, visto che già altre serie storiche britanniche del periodo (ad esempio Il Prigioniero) sono uscite restaurate e in HD. Esiste un sito (http://theavengers.tv/forever/) che celebra The Avengers e lo spin-off The New Avengers. In italiano consiglio http://www.serietv.net/guide/agente-spe ... onaggi.htm
P.S. A tutt'oggi, 3 Agosto 2014, gli uomini sbarcati sul nostro satellite naturale rimangono 12. E non ditemi che quelli non sono stati anni eccezzionali...
- barbatrucco
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Re: [Anni 60] Agente speciale
Innanzitutto, Sir, benvenuto
A proposito, sei lo stesso di Pagine 70?
Il tuo post dice tutto, anche sulla straoridinarietà del periodo! Fra l'altro gli episodi a colori furono ritrasmessi non troppi anni fa da La7 (a meno che non fosse una Montecarlo agli sgoccioli) e il loro fascino non appariva minimanente scalfito.
A proposito di questo fascino, non so se avete mai notato che di solito i personaggi, soprattutto John Steed, agiscono in ambienti non affollati, quasi surrealisticamente svuotati della presenza di altri esseri umani non necessari alla storia.
Questo dettaglio, che dimostra la particolare intelligenza della produzione, era dovuto non tanto a un contenimento dei costi ma al fatto che lo stesso Steed, inserito ad esempio nel brulicante contesto di una grossa stazione ferroviaria nell'orario di punta, sarebbe subito saltato all'occhio come fuoriposto perché palesemente "strano", già solo per l'abbigliamento che era ormai demodé (ricordate Sordi in Fumo di Londra?); al contrario, la scelta opposta non solo eliminava il problema alla radice, ma contribuiva ancor più all'atmosfera "straniante" così tipica della serie, di cui proprio l'aspetto "estetico-visuale" era una componente di rilievo.
A proposito, sei lo stesso di Pagine 70?
Il tuo post dice tutto, anche sulla straoridinarietà del periodo! Fra l'altro gli episodi a colori furono ritrasmessi non troppi anni fa da La7 (a meno che non fosse una Montecarlo agli sgoccioli) e il loro fascino non appariva minimanente scalfito.
A proposito di questo fascino, non so se avete mai notato che di solito i personaggi, soprattutto John Steed, agiscono in ambienti non affollati, quasi surrealisticamente svuotati della presenza di altri esseri umani non necessari alla storia.
Questo dettaglio, che dimostra la particolare intelligenza della produzione, era dovuto non tanto a un contenimento dei costi ma al fatto che lo stesso Steed, inserito ad esempio nel brulicante contesto di una grossa stazione ferroviaria nell'orario di punta, sarebbe subito saltato all'occhio come fuoriposto perché palesemente "strano", già solo per l'abbigliamento che era ormai demodé (ricordate Sordi in Fumo di Londra?); al contrario, la scelta opposta non solo eliminava il problema alla radice, ma contribuiva ancor più all'atmosfera "straniante" così tipica della serie, di cui proprio l'aspetto "estetico-visuale" era una componente di rilievo.
Resta di stucco, è un barbatrucco!
- Sir Brett Sinclair
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- Iscritto il: dom 3 ago 2014, 10:48
Re: [Anni 60] Agente speciale
Ciao barbatrucco, grazie per il benvenuto e no, non sono lo stesso delle mitiche Pagine 70, lì avevo un'altro pseudonimo
Comunque tornerò a parlare degli Avengers, questa serie ha avuto una grande influenza su tante cose, in primis l'idealizzazione di ciò che è "British"... e poi i legami con la saga cinematografica di James Bond Agente 007. Certo, eravamo nella Swinging London degli anni '60, ma è anche lì che possiamo trovare le radici dei nostri tanto amati anni '70...
Comunque tornerò a parlare degli Avengers, questa serie ha avuto una grande influenza su tante cose, in primis l'idealizzazione di ciò che è "British"... e poi i legami con la saga cinematografica di James Bond Agente 007. Certo, eravamo nella Swinging London degli anni '60, ma è anche lì che possiamo trovare le radici dei nostri tanto amati anni '70...
- barbatrucco
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Re: [Anni 60] Agente speciale
In effetti mi sembra che l'altro fosse "Lord" e non "Sir", ad ogni modo ben ritrovato e d'accordissimo su tutto il restoSir Brett Sinclair ha scritto:Ciao barbatrucco, grazie per il benvenuto e no, non sono lo stesso delle mitiche Pagine 70, lì avevo un'altro pseudonimo
Resta di stucco, è un barbatrucco!