Che ricordi vai a risvegliare, Rebekah! All'epoca la scuola, che io ricordi, finiva però un po' prima di oggi: ricordo, per esempio, che, nel '76, quando feci la Prima Comunione (il 13 giugno), la scuola era finita da almeno una settimana; nel '79, poi, al termine della prima media, la scuola chiuse addirittura a fine maggio (al più, erano i primi di giugno), ma forse perchè c'erano le elezioni. Io non ricordo il profumo dei tigli (ahimè, non lo conosco!), che, forse, sono diffusi alle vostre latitudini, però ho ben presente il ricordo dei papaveri che fiorivano intorno alla scuola durante gli ultimi giorni. Sì, è proprio come hai detto: gli ultimi giorni erano speciali. Nel '75, fra l'altro, noi fummo gli ultimi a fare gli esami di seconda elementare
RebekahMikaelson ha scritto:
Un'altra cosa che mi hanno raccontato in molti è che era già piuttosto diffuso l'uso da parte dei genitori di fare un regalino ai figli che erano stati promossi, soprattutto se con buoni voti
Sì, confermo! Ricevevo sempre un regalino, alla fine dell'anno.
Non so niente, invece, di cosa si faceva in questa particolare giornata, se già si era soliti fare recita o saggi vari e successivo buffet alle elementari o la pizzata di classe alla sera (anche alle medie e superiori), come si faceva ai miei tempi e si fa anche oggi
Niente spettacoli, buffet o, tanto meno, "pizzate! In generale, i Settanta erano più sobri; però, la mia maestra, per tutti e cinque gli anni che ci seguì, l'ultimo giorno dell'anno ci offriva il gelato: puntualmente, al momento della ricreazione, arrivava il garzone del bar a portarci le coppette. Credimi, per un'insegnante così austera era davvero il massimo delle concessioni! Quasi non la riconoscevo, in quei momenti! Comunque, erano giorni speciali: noi, che nelle settimane precedenti avevamo raccolto i soldi per farle un regalo, glielo consegnavamo in quella occasione. Alle medie, però, non ci fu più questa usanza; comunque, gli ultimi giorni erano notevolmente più rilassati, senza l'incubo delle interrogazioni, e le insegnanti ci permettevano di chiaccherare senza più rimproverarci. Comunque, di quegli anni ricordo soprattutto la rilassatezza degli ultimi giorni di scuola: io mi riducevo sempre uno straccio
(vedi
topic sulle cure ricostituenti), però c'era la soddisfazione di avere vissuto un anno pieno di conquiste culturali e la consapevolezza di avvicinarsi, seppure a poco a poco, alla vita adulta ( e sai che bel guadagno...). Però, c'è un'ultima cosa che voglio ricordare: lo strano senso di vuoto che mi prendeva guardando le classi semi vuote e i corridoi silenziosi e sentendo il suono dell'ultima campanella dell'anno. Sarà che sono sempre stata malinconica...
...
accidenti all' effetto serra!).
) per spettacoli che avevano luogo nella nostra cupa palestra ; ma anche questi dovevano svolgersi prima, non proprio alla chiusura.
