Il delitto Pasolini

[lespaul]

Paso me lo ricordo, ma lo scrittore cattolico no...
Sorry per l'OT...

[Insight]

Nemmeno io, forse scriveva su qualche giornalino parrocchiale

[Gaetano Hardy 59]

Nemmeno io, forse scriveva su qualche giornalino parrocchiale

http://www.iu-sophia.org/it-IT/_News_1804

Una nuova cattedra intitolata a Piero Pasolini
Paul O'Hara, matematico ed epistemologo, da Chicago a Sophia


Piero Pasolini (1917-1981), nato in provincia di Rimini e morto a Nairobi in Kenya, fisico, fu tra i primi compagni di Chiara Lubich. Nella stagione postconciliare fu un pioniere nella pubblicazione di articoli e saggi di alta divulgazione scientifica, che hanno testimoniato la sua ricerca di una integrazione sapienziale tra discipline diverse, tra scienza e fede, tra teologia e vita.

[Insight]

A questo punto, allora, vorrei ricordare anche Luigi Pelosi, detto Gino, che fu un amico di gioventù di mia nonna e uno dei pochissimi superstiti della battaglia del Podgora.
Soprattutto, questo mi sembra il topic più adatto.

Ciao, Gino

[lespaul]

[Insight]

E' morto qualche giorno fa Nico Naldini, il "famoso" cugino di Pasolini, di sette anni più giovane. Non lo metto nella sezione Rip, perche' non c'entra con gli anni Settanta e io rispetto le regole del Forum. Ma mi sembra giusto ricordarlo in questo topic, nel bene e nel male.

Nel bene perche' devo ammettere che Naldini ha scritto una bella biografia di Pasolini, forse la migliore che io abbia letto, almeno per quanto riguarda gli anni giovanili del Poeta: "Pasolini, una vita", Einaudi, 1989.

Nel male perche' e' davvero incredibile come quest'uomo
sia riuscito a farsi un nome sfruttando abilmente la sua illustre parentela e splendendo per tutta la vita di luce riflessa, come una specie di "satellite" del cugino. Oggi e' ricordato come uno scrittore, un poeta, un saggista, un intellettuale, addirittura un regista (ma chi ha mai visto un suo film?)...Eppure io non credo di esagerare se dico che se non fosse stato il cugino di Pasolini, se sua madre non fosse stata la sorella di Susanna Colussi, madre di Pasolini, egli sarebbe rimasto un perfetto sconosciuto.

E fin qui a ben vedere, anche se la cosa puo' dare un certo fastidio, non ci sarebbe ancora nulla di veramente riprovevole.

Il peggio e' che quest'uomo, pur avendo mangiato abbondantemente "nel piatto" del cugino e avendolo conosciuto molto bene, non ha esitato a infangarne il nome dopo la sua morte, continuando fino in tempi recentissimi, quando ormai e' evidente a tutti che Pasolini fu massacrato da più persone, a sostenere che a ucciderlo fu soltanto Pelosi, il "ragazzo di vita".

Pasolini sarebbe morto, secondo il cugino Nico, per una squallida storia di sesso mercenario consumata nel torbido e per una questione che avrebbe a che fare con la "virilita'" di Pelosi...

Perche', insomma, c'e' un punto oltre il quale anche un marchettaro non puo' andare, quando viene messo in discussione il suo ruolo di "maschio". E siccome questo limite, Pasolini quella notte avrebbe cercato di superarlo, esigendo, pretendendo addirittura con la forza da Pelosi quella cosa innominabile, che non si puo' chiedere a un maschio (anche se si prostituisce con uomini ), allora e' scattata la reazione violenta...
"Giustamente", verrebbe quasi da aggiungere completando il ragionamento di Naldini

Non voglio nemmeno commentare questo pensiero truce e maschilista, sostenuto esclusivamente da un'ansia di visibilita' ed esternato senza uno straccio di prova, senza sapere nulla e infischiandosi di tutti gli sviluppi che il "caso Pasolini" ha avuto dal 1975 a oggi (al di la' dei fallimentari processi), delle decine di libri e di film che sono stati scritti e girati da scrittori e registi veri, che non avevano e non hanno un parente famoso...

Il cugino Nico, il "satellite", e' morto. Pace all'anima sua.

[franz75]

Vado un attimo OT, ma non troppo: sul "Giornale" di ieri (è peraltro recuperabile dal sito del quotidiano), c'era un'interessante intervista di Alessandro Gnocchi a Francesco Forte (storico collaboratore del quotidiano milanese), a proposito dell'ultimo romanzo di Pasolini, il famoso "Petrolio". In realtà poi l'intervista si allarga anche ad altri temi concernenti l'ENI degli anni di Mattei e del post-Mattei.
Magari sono cose che per chi ha seguito queste vicende sono risapute; io che non sono del tutto addentro all'argomento l'ho trovata assai interessante. Fine OT.

[Insight]

Grazie per la segnalazione, prossimamente nella sezione Letteratura dedicherò un post a Petrolio, che ho recentemente ripreso in mano

[franz75]

Ottimo, grazie!

[Insight]

Letta l'intervista... Mah, i soliti misteri. Comunque, che Cefis fosse stato il mandante dell'omicidio Mattei è ormai un'ipotesi abbastanza realistica e fatta propria non solo da Pasolini (e prima di lui da De Mauro), ma anche, in anni molto più recenti, dal sostituto procuratore Vincenzo Calia, ultimo giudice che si è occupato del caso Mattei.

Ne parlo qui, verso la fine:

viewtopic.php?f=43&t=2285