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Il delitto Pasolini

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Whiteshark
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Re: Il delitto Pasolini

Messaggio da Whiteshark »

Non avevo letto nulla della produzione di Nico Naldini, lacuna che spero presto di colmare. Ma, incuriosito dalla sua illustre parentela, ho gironzolato per la rete e devo dire che, a parte le sue idee sul delitto del cugino che non giudico, ne ho ricavato un quadro di una persona di rara serietà. Mi limito a una sola osservazione perchè su altri topic il dibattito su questo argomento ha raggiunto livelli di sgradevolezza devastanti, e non intendo assolutamente fomentarli qui, ma quando ho letto che disprezzava i ritrovi "pride" definendoli "Manifestazioni esagerate ed esagitate, che non possono piacere perchè sono dei fenomeni in cui ciò che prevale è la vergogna di se stessi, camuffata da teatralità con le penne di struzzo a coprire il fondoschiena" non ho potuto fare a meno di pensare che, anche se su molte cose sono agli antipodi con le sue idee, se lo avessi incontrato gli avrei stretto la mano. Fine OT.
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Re: Il delitto Pasolini

Messaggio da Insight »

Ai Gay Pride, come in tutte le manifestazioni, non sempre, ma ovviamente ci possono essere gli esaltati e gli esagerati. Ma non sono tutti. La maggior parte delle persone manifesta e festeggia pacificamente. All'ultimo che c'e' stato due anni fa a Trieste ci sono stato anch'io e non ho visto nessuna esagerazione o ostentazione, al massimo qualche persona più variopinta delle altre, ma tutto si e' svolto abbondantemente entro i limiti del decoro. Ormai il Gay Pride e' una specie di parata dell'amore alla quale partecipano tutti, anche molti eterosessuali.

Queste manifestazioni servono e serviranno finche' ci sara' l'omofobia. E bisognerebbe anche capire che le "esagerazioni", le piume di struzzo, i deretani scoperti ecc., per quanto non vadano giustificate, sono provocazioni che non ci sarebbero se a monte non vi fossero l'odio, il disprezzo e le discriminazioni contro gli omosessuali. Dire pubblicamente, ad esempio, che il Covid e' una punizione divina scatenata dagli omosessuali (detto non solo dal Patriarca ortodosso Filaret ma anche da un consigliere comunale triestino) o che l'omosessualità è una malattia o che un omosessuale non può fare il maestro sono vergogne molto peggiori che indossare qualche piuma di struzzo a un Gay Pride.

Che non ce la faccia a capire queste cose Naldini, nato nel 1929 e cresciuto nel rurale e cattolicissimo Friuli degli anni Trenta e Quaranta, tutto sommato si puo' anche giustificare. Ma che le generazioni più giovani, nate ben dopo la guerra e cresciute nelle agiatezze del progresso e coi favori del pluralismo mediatico garantito da un sistema democratico ormai consolidato, non facciano neppure uno sforzo e si fermino alla prima penna di struzzo che vedono alla tv e' piuttosto sconsolante.
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Re: Il delitto Pasolini

Messaggio da Whiteshark »

Chiudendo con una battuta, visto che poi è rimasto contagiato, le affermazioni (o meglio in questo caso le farneticazioni) del patriarca ortodosso hanno dimostrato l'esattezza del principio fisico per il quale ad ogni azione segue una reazione :lol:
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Re: Il delitto Pasolini

Messaggio da Insight »

Almeno abbiamo la fortuna di avere il Papa più "aperto" di tutti i tempi... riconoscere le unioni civili non e' poi tanto, ma e' già un notevole passo avanti per la Chiesa cattolica. Se penso che sotto Wojtila l'alternativa per gli omosessuali era la castita' o l'inferno, sembrano passati cent'anni :)
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Re: Il delitto Pasolini

Messaggio da Whiteshark »

Naldini raccontava spesso che la morte di Pasolini aveva emozionato tante persone. Soprattutto quelle che di lui sapevano molto poco. “Per un lungo periodo, nella casa di Casarsa, c’è stato un lungo pellegrinaggio. Soprattutto di donne. Venivano lì, portavano fiori, ascoltavano le storie che raccontava mia zia, più che mia madre. Poi se ne andavano. Chissà che cosa cercavano esattamente?”.

Erano quelle che Naldini aveva soprannominato, con feroce intuito, le “vedove bianche”. Persone innamorate del mito, più che dello scrittore Pasolini reale. “Come il romanziere francese di fama che assimilò Pier Paolo – scriveva nella Breve vita di Pasolini – a sue personali vicende, ricavandone una sorta di composito rigurgito neoromantico. In questo romanzo Pasolini non era interessante per le sue opere, ma come “personaggio” e il suo assassino figurava come un angelo decaduto”. Poi, non tratteneva una delle sue bordate più pesanti: “Considero spregevole il libro sulla morte, scritto da un giovane poeta romano già da Pier Paolo lungamente beneficiato”.

Non mi vergogno di avere idolatrato Pasolini e tanti altri”, ammetteva senza problemi. Subito dopo, gli bastava uno dei suoi irresistibili ghigni, per archiviare la faccenda: “Se voglio provare ammirazione – diceva – non mi occorre Fellini. Mi ha colpito molto di più la donna araba che faceva da mangiare sotto le fucilate di Ben Alì”.

FONTE: DOPPIOZERO
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Re: Il delitto Pasolini

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Si' si', era proprio una linguaccia, pieno di astio...Solo lui poteva parlare e scrivere di Pasolini...ha litigato anche col centro studi di Casarsa...

Il giovane poeta romano "beneficiato" da Pasolini (perche' lui no, invece...) e' Dario Bellezza, che ha scritto il breve saggio "Morte di Pasolini", nel quale in fondo non sostiene una cosa tanto diversa da Naldini, ossia che Pasolini ha cercato apposta la sua fine... Ma almeno lo fa in maniera suggestiva, analizzando le sue opere letterarie... Non come Naldini, che lo ha fatto passare per un pervertito, affamato di sesso e violento...

Ne parlo qui, in questo thread dell'ormai lontano 2014...
viewtopic.php?f=43&t=838
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Re: Il delitto Pasolini

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C'e' una nutrita schiera di intellettuali che hanno conosciuto Pasolini (e questa per me e' un'aggravante), alla quale appartiene anche Naldini, che pensano e dicono, pur con angolature e sfumature diverse, che Pasolini quella notte "se la ando' a cercare...". Il peggiore di tutti e' Ferdinando Camon (un altro miracolato da Pasolini, che deve molto a lui...sono tanti, come mai?) che ha detto: "Pasolini e' morto come tante altre volte ha rischiato di morire". E' tutta gente stupida e invidiosa, che parla solo perche' vuole mettersi in luce. Sciacalli.

Bisogna essere imbecilli per credere a quella comoda versione. Basti pensare a dove e' avvenuto l'omicidio...All'idroscalo di Ostia. Perche' mai Pasolini dopo aver tirato su uno alla Stazione Termini si sarebbe fatto tutti quei chilometri per fare sesso con lui, quando aveva tutta Roma a disposizione? Pasolini faceva sesso a Roma e non a Ostia, non c'era mai stato prima all'Idroscalo. Allora e' evidente che quella sera Pasolini non cercava sesso. Se voleva fare sesso con Pelosi lo avrebbe fatto a Roma, subito, non fino a Ostia. E' stato indotto ad andare a Ostia, e' caduto in una trappola. E' talmente logico!

Questa lettura e' illuminante, la consiglio a tutti.
viewtopic.php?f=43&t=2285
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Re: Il delitto Pasolini

Messaggio da Whiteshark »

A chi ha scritto "Un altare per la madre" si può anche perdonare una certa spietatezza di giudizio. Personalmente, e non mi ritengo uno sciacallo, chi vive in modo "estremo" come Pasolini difficilmente muore nel suo letto. Certo non possono che essere definite demenziali le esternazioni di Giuseppe Zigaina, amico (bell'amico.....) di Pasolini, che sostiene che lo scrittore avrebbe "organizzato" la propria morte per "entrare nel mito".
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Re: Il delitto Pasolini

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Bah, io l'ho gia' scritto tante volte, non la penso e non l'ho mai pensata cosi'. E' vero che girare di notte a cercare sesso mercenario comporta dei rischi, ma come tante altre cose. Anche Sandro Penna e Dario Bellezza facevano le stesse cose di Pasolini nella stessa citta', eppure non sono morti di morte violenta. E Bellezza addirittura la cercava perche' voleva fare una morte da "poeta maledetto". Eppure non riusci' a trovarla.

La vita e' piena di imprevisti. Puoi prendere la macchina e correre a 200 all'ora e tornare a casa sano e salvo, e morire di infarto quella stessa notte mentre dormi tranquillo nel tuo letto. Puoi fumare 50 sigarette al giorno e vivere fino a 90 anni, mentre conosco gente morta di tumore ai polmoni che non ha mai fumato.

Pasolini e' stato ucciso perché era Pasolini, non perché girava di notte a cercare sesso, come tanti altri, famosi e non famosi.
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Re: Il delitto Pasolini

Messaggio da Guszti »

Aggiungo che se vai in auto a 200 all'ora per la srada metti a rischio la vita di molte altre persone, e anche se fumi 50 sigarette al giorno (a meno che tu non lo faccia sempre da solo e areando dopo l'ambiente); ma se fai del sesso sfrenato, rischi del tuo solamente, tranne nel caso tu abbia una malattia trasmettibile.
"Oggi studieremo il pentagono!" "E domani il Cremlino! Così… per equilibrare" - Mafalda
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