Origami

Chi di noi non ha mai realizzato una barchetta con un foglio di carta? Anche la nobile arte dell’origami forniva spunto per i nostri giochi, solo che allora erano, semplicemente, le “figure con la carta”. Questo topic mi è stato suggerito da quello, aperto alcuni giorni fa, sulle figure con lo spago, gioco ugualmente creativo ed economico. A scuola, durante la ricreazione, era il gioco ideale: ci si sfidava con i compagni di banco a fare la barchetta più bella, talvolta più grande. Quando era piovuto, era divertente, all’uscita, fare galleggiare (si fa per dire… ) le barchette nell’acqua fangosa delle pozzanghere: si afflosciavano all’istante! I maschetti ci, o, almeno, mi surclassavano, però: erano bravissimi a creare aerei in grado di volare davvero; io non ci riuscii mai. Una mia compagnetta mi fece vedere come cavare una maglietta (una t-shirt) dalla barca: bastava “tagliare” la cima della “cabina” e…voila! Mio padre mi portò perfino un libretto sull’argomento (ahimè, perso anche quello! ), e riuscii a fare dei fiori niente male e una girandola (che non ne voleva di girare ). Una mia amica che studiava dalle suore, però, con la carta faceva cose stupende, come cestini, che regalava in occasione delle feste. Una cosa che mi sarebbe piaciuto fare, ma che non realizzai mai, poi, furono le figurine “in serie”, come avevo visto fare in tv, in uno dei programmi televisivi con “tutorial”, come si direbbe oggi, per bambini: si ripiegava più volte la carta a fisarmonica, si ritagliava la sagoma di un bambino e…veniva fuori un girotondo di almeno otto figure. Sarà forse banale, ma a me il “girotondo” non veniva mai . Forse non ho la “manualità”!