La Terra non è che un piccolo e trascurabilissimo pianeta azzurro-verde (illuminato da un piccolo e insignificante sole giallo), che si trova all’estrema periferia di una delle spirali della Galassia, abitato da esseri discendenti dalle scimmie, che sono ancora talmente primitivi da credere che gli orologi da polso digitali siano una grande invenzione…
L’immensa Galassia è governata da un fantomatico Impero, che si serve di poteri occulti e il cui Presidente, un certo Zaphod Beeblebrox (un essere dotato di due teste), non è che un prestanome che ha il compito di distogliere l’attenzione degli abitanti della Galassia dai veri interessi dell’Impero…
L’insignificante e trascurabilissimo pianeta Terra sta per essere distrutto per opera dell’Ente Galattico Viabilità Iperspazio: c’è infatti la necessità di costruire una nuova Superstrada Galattica che dovrà fungere da collegamento con l’estrema periferia e che deve passare proprio nel punto occupato dal pianetino chiamato Terra…
Arthur Dent, che lavora a una radio britannica, assiste impotente alla demolizione della sua casa da parte di alcune ruspe; ma ancora non sa che quello è il destino dell’intero pianeta, che da quel momento ha soltanto pochi minuti di vita…
Il suo amico Ford Prefect, un extraterrestre dalle sembianze umane che vive sulla Terra da quindici anni “terrestri”, cerca di spiegarglielo al pub, davanti a un’ultima pinta di birra… Ma prima che Arthur riesca a comprendere la gravità della situazione, in cielo compaiono delle enormi astronavi gialle che annunciano attraverso dei potentissimi altoparlanti la fine imminente della Terra…
Tuttavia è proprio l’amico extraterrestre a portare in salvo il nostro “eroe”, facendogli fare insieme a lui una specie di “salto dimensionale” nello spazio, proprio pochi istanti prima che la Terra venga disintegrata…
Arthur e Ford vengono così raccattati, in quanto autostoppisti galattici, nello spazio, da un’enorme astronave di nome “Cuore d’Oro”.