Aggiungi un posto a tavola

Domenica 26/11/1978 alle 20.40 sulla Rete Due, va in onda la prima parte dello spettacolo

“Aggiungi un posto a tavola“, commedia musicale di Garinei e Giovannini. Sceneggiatura di Garinei e Giovannini e Iaia Fiastri. Musiche di Armando Trovajoli. Regia televisiva di Gino Landi.

La seconda parte viene trasmessa la domenica successiva 03/12.

Si riferisce alla seconda edizione italiana, quella del 1977, con Jenny Tamburi ad interpretare “Clementina” sostituendo Daniela Goggi della prima edizione del ’74; invariato il resto del cast con Paolo Panelli (il Sindaco), Bice Valori (Consolazione), Renato Turi (La Voce di Lassù), Christy (Ortensia), Ugo Maria Morosi (Toto) e Johnny Dorelli (Don Silvestro).

La storia si svolge “in un paese di montagna che sta qui, là, vicino, lontano” con il prete Don Silvestro che dialoga con il Padre Eterno.




La prima rappresentazione dello spettacolo fu l’08/12/1974 al Teatro Sistina di Roma, scritta da Iaia Fiastri che ha liberamente adattato il testo americano “After me the deluge” di David Forrest. Da quel momento un sacco di repliche e di successi.

Come dicevo, siamo in un paesino di montagna in cui Don Silvestro organizza lo spettacolo “Aggiungi un posto a tavola”. Durante la pausa delle prove, arriva la giovane Clementina che dice di volersi confessare, ma in realtà è una scusa per stare in compagnia di Don Silvestro di cui si è invaghita.




Dopo la confessione, Don Silvestro riceve una telefonata da Dio, in cui gli comunica che darà il via ad un secondo diluvio universale, e invita il parroco a costruire una seconda Arca per salvare gli abitanti e gli animali del suo paese. Dapprima increduli, un miracolo permette a Don Silvestro di far ricredere i suoi compaesani e tutti si impegnano a costruire la barca.




Nonostante l’opposizione del Sindaco Crispino, i lavori iniziano, ma poi arriva Consolazione, una donna di facili costumi, che istiga gli uomini del paese a passare la notte con lei invece che con le mogli. L’amico di Don Silvestro, Toto, tiene “occupata” Consolazione, e anche questo intoppo viene superato.




Nonostante il sindaco provi ancora a sabotare i lavori, l’Arca viene completata. Clementina confessa a Don Silvestro il suo amore, ma, ovviamente il prete, le ricorda il suo dovere ecclesiastico, anche se a malavoglia. Il Signore lo rassicura che dopo il diluvio le cose cambieranno anche il quel senso.

Sembra tutto a posto, ma ecco che arriva il cardinale da Roma che accusa Don Silvestro di follia, ma la pioggia comincia a cadere…