La Moto Ape

Mezzo di trasporto comunissimo negli anni 70, ma che si vede spesso anche oggi, soprattutto nei paesini e nelle periferie delle nostre città.

Prodotta dall’ormai lontano 1948, la Moto Ape è un primo tentativo di razionalizzare i costi per i piccoli artigiani e commercianti, offrendo un mezzo relativamente economico con la particolarità della presenza di tre sole ruote al posto di quattro ( anche se nel panorama motoristico non si trattava di una novità assoluta ).

L’Ape attraversa svariati decenni di storia, ma, riguardo agli anni 70, aveva un motore aspirato, la cui cubatura variava da 150 a 175 c.c.

L’alimentazione era con la classica miscela, e le prestazioni erano assolutamente aleatorie e simboliche, considerata la destinazione d’uso.

Infatti nella Moto Ape venivano di solito caricate merci alimentari e quindi deperibili, ma non era raro il caso che contenesse materiali ferrosi, o comunque pesanti.

Nei pomeriggi e nelle sere d’estate alcuni ricorderanno che si trasformava in una mitica ” gelateria ambulante “, che diventava irresistibile, in quanto veniva annunciata dalla musica, con l’altoparlante, o da uno squillo di ” tromba “, altrettanto caratteristico.

Sopravvive ancora oggi, invece, l’utilizzo come base per il commercio ambulante, soprattutto di frutta e verdura, ma anche di pesce.

Da notare che fino a un certo periodo il motore stava sotto la cabina, con potenti vibrazioni connesse, che non erano il massimo per chi stava alla guida. Fu proprio negli anni 70 che si pensò di spostare il motore stesso nella parte posteriore dell’abitacolo, con beneficio per il comfort degli occupanti.

Anche la Moto Ape, come molte auto costruite in Italia nel decennio ma non solo, fa parte del patrimonio nazionale, anche se meno strombazzato di altri ambiti, e caratterizzato da notevole stile e buon gusto.