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Cinema

Il fiore delle Mille e una notte (1974)

Il fiore delle Mille e una notte (1974)

Terzo e ultimo film della “Trilogia della vita” di Pasolini, dopo “Il Decameron (1971)” e “I racconti di Canterbury” (1972), avente lo scopo dichiarato di rappresentare il sesso come manifestazione di gioia di vivere, in polemica con la morale borghese (sia di destra che di sinistra), che invece tende a considerarlo (ipocritamente) peccaminoso e lo censura.


Ispirato questa volta alle fiabe della famosa raccolta araba, il film fu premiato dalla critica ma accolto assai più tiepidamente dal pubblico rispetto agli altri due. Decisamente il meno riuscito della trilogia e forse anche il peggior film in assoluto di Pasolini, piuttosto noioso e appesantito più del solito dalla recitazione troppo dilettantesca degli attori.

Ebbe, a ogni modo, meno tribolazioni giudiziarie rispetto agli altri film: l’immancabile denuncia per oscenità venne archiviata presto.

Tra gli attori, i soliti noti Franco Citti e Ninetto, che senza Pasolini molto probabilmente non avrebbero mai fatto cinema. Lui, invece, questa volta non compare. Le musiche (forse la cosa più bella del film) sono di Ennio Morricone.

Chiusa con questo film la trilogia, il regista stesso ne dichiarerà polemicamente “l’abiura”, ritenendo il pubblico italiano incapace di comprenderne il significato. Passerà quindi a una rappresentazione assai più corrosiva e violenta, e non gioiosa, del sesso, con il successivo suo ultimo film, “Salò o le 120 giornate di Sodoma”. Della serie: non mi avete capito, beccatevi questo ;)

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