Cronaca
La notte delle matite spezzate
Durante la notte del 16 settembre 1976, a Buenos Aires, sei studenti delle scuole superiori, tra i sedici e i diciotto anni, vennero sequestrati mentre dormivano nelle loro abitazioni, da agenti della polizia argentina.
L’operazione, che si inseriva nel più vasto progetto di “Riorganizzazione nazionale” ordinato da Jorge Rafael Videla, giunto al potere con un golpe militare il 24 marzo di quello stesso anno, aveva lo scopo di reprimere ogni attività politica e di libera manifestazione del pensiero. Infatti, i sei ragazzi sequestrati appartenevano ad un movimento studentesco che nei giorni precedenti aveva rivendicato, con pacifiche manifestazioni, il diritto di tutti gli studenti ad avere uno sconto sui libri scolastici e sul biglietto degli autobus, precedentemente ottenuto sotto il passato regime.
I sei giovani sequestrati e scomparsi nella notte del 16 settembre, che si ricorda come “La notte delle matite spezzate”, non tornarono mai più. Ecco i loro nomi:
Claudio de Acha (17 anni, scomparso): sequestrato il 16 settembre in casa di Horacio Ungaro.
Horacio Ungaro (17 anni, scomparso): sequestrato il 16 settembre.
María Clara Ciocchini (18 anni, scomparsa): sequestrata il 16 settembre insieme a María Claudia Falcone.
María Claudia Falcone (16 anni, scomparsa): sequestrata il 16 settembre nella casa della nonna paterna.
Francisco López Muntaner (16 anni, scomparso): sequestrato il 16 settembre.
Daniel A. Racero (18 anni, scomparso): sequestrato il 16 settembre.